CAPITOLO 39

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Restai in silenzio e aspettai che mi spiegasse.
Chiuse gli occhi e quando li riapri disse <io e Cheryl ci conosciamo da molto, mio padre e i Blossom hanno sempre avuto degli affari>.
Lo interruppi subito con una domanda <che genere di affari?>.
Alzò un sopracciglio <illegali>. Poi riprese il discorso <abbiamo sempre avuto un rapporto un po'...> si fermò e mi guardò con la coda dell'occhio.
Sospirai <ti prego Jughead, sii sincero> supplicai.
<abbiamo sempre avuto solo un rapporto fisico> disse.
<nel senso che...> iniziai a dire, ma lui scocciato concluse per me <si Betty, sto parlando di sesso> disse secco alzando il tono di voce. Sobbalzai leggermente a sentire quelle parole.
<la situazione è cambiata totalmente quando Cheryl ha iniziato a provare sentimenti più... forti per me> esclamò.
<è innamorata?> chiesi sgranando gli occhi.
Sorrise leggermente <per quanto possa sembrare strano, anche Cheryl Blossom sa provare amore>.
Deglutii <quand'è l'ultima volta che siete stati insieme?> domandai temendo la risposta.
Esitò qualche secondo <Betty non penserai che...>. Lo interruppi e ripetei la domanda più decisa <quando?> strinsi i pugni.
Si passò una mano sul volto, stava solo prendendo tempo per rispondere.
<te lo avevo detto quella sera che io non potevo... avere le stesse intenzioni che avevi tu> disse piano.
Sentii il sangue gelarmi.
Quella era la sua risposta? Mi aveva appena fatto capire che si sentiva ancora con quella ragazza dai capelli rossi?.
Per un attimo mi girò la testa.
<sei solo uno...> non riuscii a finire la frase che venni interrotta da una lacrima che subito asciugai.
<come hai potuto "toccare" me in quel modo quando poco ore prima stavi su un letto con Cheryl?> domandai sbottando.
Feci per andarmene ma Jughead mi raggiunse e mi voltò nuovamente verso di lui.
<ehi ferma un attimo> esclamò stringendo gli occhi osservandomi <non sono un completo idiota> asserì <in questi giorni Cheryl non l'ho nemmeno sfiorata>.
Mi tremavano le mani, ma quella notizia mi aveva calmata un poco.
<e allora che intendevi dire con la frase "te lo avevo detto l'altra sera che io non potevo?"?> chiesi.
<che con Cheryl c'è una storia più grande sotto, non è così facile lasciar perdere tutto> disse, e poi aggiunse subito <e non mi stavo riferendo solo a quello Betty>.
Non lo guardai più in faccia <ora andiamo. Per favore> sussurrai.
Al momento volevo solo risolvere la situazione con Lory, quella storia doveva avere la priorità.

<dove stiamo andando?> domandai fredda.
<daremo a Lory ciò che ti aveva chiesto inizialmente>.
Spalancai gli occhi <stiamo andando da uno spacciatore?> domandai.
Scoppiò a ridere <no,Betty, stiamo andando da un mio amico>.
Senza farmi notare troppo feci un respiro di sollievo.

Ci fermammo in uno spiazzo e Jughead prese in mano il telefono.
<devo fare una chiamata> mi informò.
Annuii.
Ero ancora scossa per la discussione avvenuta precedentemente.
Dopo pochi minuti la telefonata del ragazzo con il cappello finì e mi raggiunse nuovamente.
<sei ancora in tempo per tornare se vuoi> disse.
Scossi la testa.
<arriverà qui?> chiesi.
Annuì leggermente, sapevo che non era tranquillo, lo vedevo da come si guardava in giro.
<non devi essere preoccupato per me> dissi avvicinandomi ad una panchina per sedermi.
Mi guardò confuso <non mi piace che tu sia qui. Ma non ero preoccupato per quello>.
Balzai in piedi ed esclamai < "non intendevo quello", "non pensavo a quello". Ma alla fine non dici mai cosa intendevi e cosa pensavi!> non ero arrabbiata, ma probabilmente lo sembravo.
Quando Jughead stava per rispondermi, una macchina rossa parcheggiò vicino a noi interrompendoci.

Un ragazzo della nostra età si presento davanti a noi e senza neanche salutare disse <amico ho cercato di recuperare quello che mi avevi chiesto> aprì la portiera dietro dell'auto <ecco a te> esclamò lanciandogli un sacchetto della spesa, ma ovviamente dentro non ci avrei trovato l'insalata e i pomodori.
<non mi hai ancora detto che cosa vuoi in cambio> disse Jughead.
Il ragazzo sorrise <nulla, avevo già un debito con te>.
Non rispose e si limitò a mettere via il sacchetto.
<a meno che tu non voglia prestarmi questa principessa per una notte> esclamò sorridendo e facendomi l'occhiolino.
<ora vattene Ale> disse chiudendogli a dietro la portiera.
<quindi è un no?> domandò allegro.
Jughead si chinò e gli disse qualcosa all'orecchio.
Ale annuì e se ne andò.
<che gli hai detto all'orecchio?> domandai.
Mi squadrò <avrei parlato ad alta voce se avessi voluto che tu sentissi>.
Sbuffai, ero ancora arrabbiata con lui per tutta la storia di Cheryl.
<torno a casa> lo informai cercando di camuffare la voce tremante.
Restò qualche secondo a guardarmi stupito mentre io iniziavo ad indietreggiare.
Mi voltai e cominciai a camminare.
Sentivo le lacrime minacciare di scendere, ma mi costrinsi a trattenermi.
Non dovevo assolutamente piangere per quello.
"No, non devo" mi ripetei.
Mi bloccai di colpo.
Mi voltai e vidi che Jughead era rimasto ancora lì.
Con passo ancora più deciso ritornai verso di lui. Più mi avvicinavo e più sentivo il nervoso salirmi.
Lo sapevo già di Jughead e Cheryl, ma sentirlo dire dalle sue labbra mi aveva fatto mancare il respiro.
Mi trovavo davanti a lui.
Una lacrima mi rigò il volto e istintivamente tirai uno schiaffo a Jughead.
Avevo quasi il fiatone, forse era l'adrenalina per quel gesto.
Il ragazzo di fronte a me era rimasto con il volto girato dall'altra parte a causa della sberla.
Lentamente si rivoltò, aveva il segno rosso sulla guancia, mi guardò dritta negli occhi

Lentamente si rivoltò, aveva il segno rosso sulla guancia, mi guardò dritta negli occhi

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<Betty> disse <sei innamorata di me?>

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AIAI, QUA LE COSE INIZIANO A COMPLICARSI😬💓

RIVERDALE|  BETTY & JUGHEAD Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora