<Betty, che ci fai qui?> chiese lui.
Quella sera avrei finalmente detto della mia cotta ad Archie.
<tu non dovresti essere alla festa?> domandai.
<si, dovevo. Ma poi la ragazza che mi interessa se ne è andata> sospirò.
Sentii una scossa: io me ne ero andata da quella festa, potevo essere io.
<dovrei... parlarti Archie> dissi decisa.
<ti ascolto> sorrise.
Anche se lo stavo nascondendo, in fondo ci speravo che mi rispondesse "un'altra volta, ora devo andare", ma invece ero costretta a farlo veramente.
<è una cosa che ti volevo dire da tanto tempo ma ho sempre avuto la paura di... rovinare tutto> iniziai con un filo di voce.
Alzò un sopracciglio non capendo <rovinare che cosa?>
<la nostra amicizia> risposi.
<Betty, devo iniziare a preoccuparmi?> chiese alzandosi.
<no, no... ecco, si ma> venni interrotta da un forte 'bip' di un clacson.
Mi voltai e vidi Jughead premere sul volante con uno sguardo annoiato.
Fece una smorfia e mi fece cenno che si stava facendo tardi.
<sei venuta con Jughead?> domandò Archie stupito.
<si... mi ha dato un passaggio a casa> dissi frettolosa omettendo tutta la storia del bar.
Rise <spero non abbia parlato del suo computer per tutto il viaggio>
<no, non l'ha mai fatto> sorrisi io.
<è solo questione di minuti> scherzò Archie.
<ci tiene così tanto a quel computer?> chiesi.
<penso proprio di sì>
<strano> dissi scuotendo la testa divertita.
<lui è strano> esclamò il mio migliore amico.
Mi picchiettai una mano sulla fronte "com'è che dal dichiararsi ad Archie sei arrivata a parlare di Jughead?" Mi chiesi nella mia mente.
<cosa mi stavi dicendo prima?> domandò Archie risedendosi ancora divertito per il computer di Jughead. Chissà poi perché gli faceva così ridere.
<tu mi hai parlato di una ragazza che ti interessa, beh anche a me ne interessa uno> arrossii.
<davvero?>
Non feci in tempo a rispondere che sentii una presenza al mio fianco; mi voltai e vidi Jughead con le mani in tasca.
Lo guardai male.
<di che parlate?> domandò <anzi no, non me lo dite, devo tornare a casa>.
Mi prese per un braccio e mi trascinò via.
<ma che fai?> domandai rivolta a Jughead cercando di liberarmi.
<devo tornare a casa> ripetè nuovamente.
Archie ci guardò perplesso.
<scusa amico, qualsiasi cosa ti stesse dicendo la dirà domani> disse Jughead.
Fulminai Jughead con lo sguardo <ma non puoi aspettare un attimo?>
<se vuoi tornare a piedi resta pure> rispose avviandosi verso la macchina.
Guardai prima lui e poi Archie; feci un sorriso veloce a quest'ultimo e poi salii in auto.Sbattei la portiera.
<hai rovinato tutto> dissi incrociando le braccia.
<intendi la tua 'meravigliosa' dichiarazione d'amore?> disse ridendo.
<fino a l'altro giorno lo stavi per fare tu al posto mio> dissi.
<in realtà questa è un'idea che ti sei messa in testa da sola> si voltò a guardarmi <non l'ho mai fatto>
<ma tu volevi che io glielo dicessi> protestai.
<non pensavo la mia opinione contasse così tanto, Betty Cooper> disse sogghignando.
Arrossii leggermente <era la cosa giusta da fare e basta> risposi.
<era la cosa giusta da fare in un altro momento> e poi aggiunse <non quando dovevo andare a casa>.
<5 minuti non ti avrebbero cambiato la vita> protestai.
<non sono il tuo tassista> disse stringendo leggermente gli occhi.
<pensaci Betty, se dirglielo ti causa tutti questi problemi forse non ne sei veramente così presa>
<che intendi dire?>
<che inculcarti nella testa ciò che tu ritieni giusto fino ad auto-convincertene non è una bella idea e non rende la tua vita più perfetta e programmata>.
A quelle parole restai come pietrificata.
Per qualche minuto restammo in silenzio, ma poi decisi di cambiare argomento.
<Archie mi ha detto che hai un'ossessione per il tuo computer> dissi divertita.
<non è un'ossessione> rispose lui <il mio computer è quello che è> poi aggiunse <ovvero il migliore fra tutti>.
Risi <è un semplicissimo computer>.
<no non lo è>rispose fingendosi offeso.Fino a casa mia continuò a parlare del suo computer, Archie aveva perfettamente ragione, e in quel momento capii anche perché gli faceva così ridere quella storia.
<grazie del passaggio> dissi una volta arrivati.
<Betty> mi richiamò lui <scusami se prima sono stato un po' troppo duro, quello che volevo dire è che se Archie ti piaceva prima, non deve per forza continuare a piacerti per il resto della tua vita perché così tu ti senti meglio e senti di avere un percorso lineare>.
Deglutii, quella volta il suo tono di voce era più calmo, ma le parole arrivarono comunque forti.
Sorrisi <comunque non fa nulla... per prima intendo>.
Feci per richiudere la portiera ma poi dissi <ah e ricordati che prima o poi dovrai riportarmi al bar per chiarire i dubbi a quei ragazzi>.
<vedremo> rispose lui sorridendo alzando leggermente la testa.Andai in camera mia e distrutta mi buttai sul letto.
Guardai l'orologio e rimasi scioccata; tra una cosa e l'altra erano quasi le 3 di notte.
Non mi era mai successa una cosa del genere.
Mi infilai sotto le coperte e cercai di chiudere gli occhi, dovevo dormire, era già troppo tardi.
Ma c'era qualcosa che mi stuzzicava la mente non facendomi dormire.
E quella cosa si chiamava Jughead.* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
PROSSIMO CAPITOLO DOMANI O VENERDÌ?🖤
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RIVERDALE| BETTY & JUGHEAD
FanfictionBetty è una ragazza che cerca sempre la perfezione. I suoi due migliori amici sono Veronica e Archie... ma le cose cambieranno quando Betty inizierà a far conoscenza con Jughead: il miglior amico di Archie a lei sempre stato sconosciuto. Nonostante...