CAPITOLO 54

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<Betty?> esclamò lui stringendo leggermente gli occhi.
In quel momento fui in seria difficoltà, non sapevo se dirglielo o meno.
E se l'avesse presa male?.
<s-si> risposi quella volta a voce più alta.
Sentii lo sguardo di Jughead scrutarmi con attenzione. Aveva incrociato le braccia ed era in attesa che io parlassi.
<e quindi?> domandò.
Mi guardai intorno <e quindi...> poi continuai <mi voleva chiedere di vederci>.
Alzò un sopracciglio <quindi vi siete già visti?>
Mi irrigidii <perché dici così?>.
<perché altrimenti non sembreresti una a cui stanno strappando le unghie dalle mani> disse appoggiandosi al muro.
Sorrisi nervosa <ci siamo visti questo pomeriggio>.
L'espressione di Jughead si faceva sempre più strana.
Un clacson di una macchina mi fece saltare in aria dallo spavento.
Mi voltai e vidi l'auto di mia madre accostata al marciapiede.
Sbiancai in volto, che ci faceva lì?.
Lanciai un'occhiata interrogativa al ragazzo con il cappello, che nel frattempo era rimasto impassibile.
Mia madre abbassò il finestrino <Betty, se non vuoi restare chiusa fuori casa per una settimana ti conviene salire> esclamò arrabbiata.
Notai che stava lanciando degli sguardi di fuoco a Jughead.
Capii che non potevo fare altrimenti di ascoltare mia madre.
<ci vediamo domani> dissi a Jughead per poi salire in macchina.

Appena la portiera dell'auto si chiuse chiesi <che ci fai qui mamma?>.
<volevo sapere dove ti fossi cacciata> disse.
Non passò neanche un secondo che domandò <che cosa stavi facendo con quel delinquente?>.
Strinsi le labbra <non è un delinquente>.
Si fermò ad un semaforo in attesa che il rosso tramutasse in verde.
<Betty, devi stare lontana dai Serpents> poi aggiunse <soprattutto ora che sto lavorando sopra a quell'articolo di giornale>.
Sbuffai.
Per cercare di risolvere la situazione dissi <lo avevo incontrato per caso e l'ho solo salutato>.
La discussione finì lì.
Sapevo che prima o poi avrei dovuto raccontarle della nostra relazione, e di certo sarebbe stato ancora più difficile farlo vista la sua reazione di quella sera.

<tuo padre sta dormendo> mi comunicò mia madre appena entrate in casa <vedi di non svegliarlo>.
Ubbidii e dopo essermi fatta una doccia veloce andai nella mia camera da letto.
Presi il telefono dalla tasca della giacca e scrissi a Veronica.

-da me:" Ronnie, ti prego parliamo"

-da Veronica:"domani mattina. Da Pop's"

Sorrisi, forse quella era una buona notizia.

Quella mattina faceva particolarmente freddo. Infilai il giubbotto e uscii di casa per andare da Pop's.
Il locale era ancora vuoto, ma ad un tavolino in fondo vidi Veronica.
Indossava un vestito viola scollato a mezze maniche e una giacca di pelle.
<ciao> la salutai. In risposta ottenni un cenno del capo.
Avevo già sentito la tensione che c'era nell'aria.
<chiamiamo il cameriere?> domandai incerta.
<ho già ordinato> rispose.
Sorrisi, lei conosceva perfettamente i miei gusti alla mattina.
<mi puoi spiegare per favore che cosa è successo?> domandai.
<ti avevo già detto che mi piaceva Archie, e nonostante ciò ho saputo che vi siete baciati> disse.
La interruppi subito <è stato lui a baciare me> aggiunsi <ed è accaduto prima che tu mi rivelassi la tua cotta per lui>.
Liquidò il discorso con un gesto della mano <ma non è di questo che volevo parlarti> esclamò.
Sgranai gli occhi.
Sospirò e tirò fuori dalla borsa il telefono.
Mi fece vedere una foto e subito io trasalii quando capii che si trattava di me e Jughead.
In quella foto eravamo molto vicini, si capiva benissimo che c'era stato qualcosa prima; era una foto scattata la sera in cui Jughead non mi voleva dare le patatine.
<d-da chi l'hai avuta?> balbettai rossa in volto.
Fece un mezzo sorriso <la prossima volta dovresti stare più attenta, sai che mia madre lavora in quelle zone>.
Mi misi una mano sulla faccia imbarazzata <mi stai dicendo che tua madre ci ha visti?>.
La mia reazione la fece ridere, ma poi ritornò seria.
<Betty, perché non mi hai detto nulla di te e Jughead?> chiese.
Presi in mano il frappé che il cameriere mi aveva appena portato.
<perché era una storia complicata... volevo prima che tutto fosse a posto prima di rendere la nostra storia pubblica> risposi.
<sono la tua migliore amica> esclamò <sai che puoi dirmi tutto>.
Ci fu un attimo di silenzio e poi scoppiammo a ridere entrambe <io lo sapevo che tra te e lui sarebbe finita così> sorrise felice.

Pagammo la nostra consumazione e ci rivestimmo per uscire fuori.
Avevamo già perso la prima ora di scuola.
Improvvisamente Veronica si bloccò e mi guardò con gli occhi spalancati.
<forse ho fatto un errore> esclamò; aveva la stessa espressione che hanno i bambini quando la mamma li becca a rubare le caramelle.
<che cosa?> domandai intimorita.
<ieri mi ha chiamato Caleb, mi ha raccontato del... del bacio che c'è stato fra di voi> iniziò a dire.
<cosa?!>.
<non è tutto, aspetta> disse <mi ha chiamato perché era disperato dal fatto che tu fossi scappata via in quel modo... e siccome io ero arrabbiata con te...> si sfregò la guancia, poi continuò <gli ho detto che ne avevo parlato con te e tu ricambiavi le stesse cose per lui>.
Spalancai la bocca <oddio, oddio no> sussurrai.
Fece una smorfia <scusami, non volevo complicare il tutto>.
Iniziai ad agitarmi.
Dovevo risolvere subito quella questione.
<okay> dissi gesticolando <manda un messaggio a Caleb e digli che voglio vederlo questa sera> poi aggiunsi <davanti alla scuola>.
La mia amica annuii <vengo anche io>.
Cercai di calmarmi, in fondo non era nulla, no?.

Mi parve che in un secondo si era fatta sera.
A passo svelto io e Veronica stavamo camminando verso la scuola; era impressionante come la sera diventava buio così velocemente.
Caleb sarebbe stato lì a momenti, ma la mia amica mi tirò per una manica facendomi notare una cosa.
"No, non è possibile" pensai disperata.
<che cosa ci fa qua Jughead?> sussurrò preoccupata.
Scossi la testa nervosa <non ne ho idea>.
Sperai che se ne andasse presto.

Appena Jughead ci vide venne verso di noi.
<che ci fate qua?> domandò curioso.
Veronica rispose al posto mio, mentre io cercai di vedere se Caleb stava arrivando.
la mia migliore amica mi trascinò per qualche secondo lontana dal ragazzo con il cappello.
<ti volevo solo informare del fatto che Caleb mi sembrava molto... gasato, per questo incontro>.
Ritornammo da Jughead.
Di male in peggio, sperai solo che Caleb non facesse cavolate.
Passammo altri minuti a chiacchierare.
Di colpo la mia agitazione tornò quando in lontananza vidi Caleb raggiungerci.
Appena mi notò iniziò a correre nella mia direzione sorridendo.
Feci un passo indietro e sorrisi nervosa.
Jughead non aveva ancora visto Caleb siccome era girato di spalle, mentre Veronica smise di parlare quando lo vide.
In un secondo Caleb si avvicinò a me e dopo avermi preso il volto fra le mani mi diede un lungo bacio a stampo.
Restai completamente stordita da quel gesto e spalancai gli occhi.
Guardando da sopra la spalla di Caleb vidi Jughead.
Non sembrava affatto contento, proprio no.
Alzò le sopracciglia interrogativo, aveva un'espressione incazzata

Alzò le sopracciglia interrogativo, aveva un'espressione incazzata

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Non poteva essere accaduto realmente...

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EII, CHE COSA ACCADRÀ ORA?
SPERO IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO❤️
DOMANI NUOVO CAPITOLO❤️

RIVERDALE|  BETTY & JUGHEAD Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora