CAPITOLO 4

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Neanche Jughead sembrava entusiasta all'idea.
Mi girai nuovamente verso Archie <e come potrebbe aiutarmi lui?>
<Jughead è un abile scrittore. Scrive da quando è piccolo> disse tranquillo <può darti una grande mano>
Mi resi conto in quel momento che il ragazzo dal cappello strano si era affiancato a me.
<sarà anche un'occasione per conoscervi meglio... siete i miei due migliori amici; non potete restare estranei> esclamò felice.
Jughead si voltò leggermente nella mia direzione e socchiudendo gli occhi disse <oh tranquillo, abbiamo già avuto modo di conoscerci>
Mi irrigidii.
<bene> dissi costringendomi a sorridere.
<tu quando... quando sei disponib..> iniziai a dire.
<il lunedì, il giovedì e il venerdì sera> mi precedette lui. Poi si affrettò ad aggiungere <e anche il mercoledì. Pomeriggio però>
<okay, mi sembra perfetto> balbettai.
<a domani pomeriggio allora> disse, e poi se ne andò.
Guardai Archie <sicuro che può aiutarmi?> chiesi nervosa.
<potresti provare>
<non sembra che io gli vada molto a genio> dissi.
Sorrise <Jughead è strano, ma non penso che ti odi>, se ne andò anche lui, lasciandomi sola, in piedi davanti al cancello.

Tornai a casa e chiamai Veronica.
<quindi domani pomeriggio passerai un pomeriggio chiusa in un'aula con Jughead Jonson?> esclamò lei divertita dopo che le ebbi raccontato tutto.
<non ridere> cercai di rimproverala <non lo conosco neanche> mi lamentai.
<com'è possibile che tu sia la migliore amica di Archie e non abbia mai conosciuto il suo migliore amico?> chiese curiosa.
Ci fu un attimo di silenzio.
<non ne ho idea> sospirai <forse perché Archie sa che siamo completamente l'opposto>
<non andrà così male dai> disse Veronica per tranquillizzarmi.
<sarà un disastro> mi lamentai nuovamente.

Scesi di sotto per cenare con i miei genitori.
<come è andata la giornata a scuola?> chiese mia madre fissandomi.
<bene> risposi schiva.
Ne approfittai e dissi <domani dovrò fermarmi il pomeriggio per un progetto>
<che progetto?> chiese mio padre.
<il giornale della scuola> risposi.

La mattina dopo venni fermata nei corridoi di scuola da Cheryl.
<Betty, devi farmi un favore> esordì.
<che cosa vuoi ancora?> chiesi sbuffando.
<so che sei l'addetta al giornalino> si spostò i capelli dalla spalla <e voglio che tu parli del mio gruppo delle cheerleader... ovviamente mettendomi in evidenza>
La guardai storto <e perché dovrei farlo?>
<perché ti conviene. Ecco perché> rispose trafiggendomi con lo sguardo.
<devi parlare di me!> disse un'ultima volta scandendo bene le parole prima di andarsene.
Non avevo molta scelta.

<perfetto> dissi raggiungendo Veronica <ora sono pure stata costretta da Cheryl a parlare di lei nel giornalino>
Scosse la testa <con cosa ti ha ricattata?> mi chiese.
<non è servito dicesse niente> dissi.

<aula 3, aula 3> continuai a ripetermi sottovoce mentre raggiungevo l'aula.
Quasi mi venne un colpo quando entrai e vidi Jughead seduto alla scrivania con davanti un portatile.
<sei.. in orario?> chiesi stupita.
<lo sono sempre> disse squadrandomi con un'espressione a mio parere buffa. <comunque> disse <vogliamo iniziare?>.
Annuii.
<quali sono gli argomenti principali di questa settimana?> chiese.
Gli porsi un foglietto con scritto i 4 temi principali: il football, il ballo d'inverno, il nuovo professore e le voci di corridoio.
<perché bisogna parlare del ballo d'inverno se è ha fra più di un mese?> disse divertito lui.
<perché è stato organizzato questa settimana. E poi bisogna iniziare a pubblicizzarlo. Deve partecipare il più gente possibile>risposi.
Scosse la testa.
<se ti va possiamo dividerci il lavoro> proposi.

Mi sedetti nella scrivania davanti a lui e iniziai a scrivere del ballo d'inverno.
Dovevo cercar di far finta che Jughead non ci fosse, che fossi da sola.

Ero molto soddisfatta del mio lavoro; avevo quasi finito quando sentii richiamarmi.
<Betty>
Mi voltai e notai che Jughead era appoggiato sui gomiti al suo banco e mi stava osservando con un'espressione strana.
<che c'è?> domandai
<perché sono qui?> chiese.
Sorrisi nervosa <per darmi una mano con il lavoro>
Indicò lo schermo alle mie spalle <uno con il blocco dello scrittore non scrive in quella maniera>
Aveva già letto tutto?
<e comunque dovresti prima mettere l'annuncio e poi la descrizione> mi disse.
Arrossii, come avevo fatto a invertire le due cose?
<cos'hai detto ad Archie?> mi chiese alzandosi dalla sedia e vendendo nella mia direzione.
<ho veramente il blocco dello scrittore... o almeno, pensavo> dissi nervosa stringendomi i lembi del maglione.
Alzò un sopracciglio e fece un mezzo sorriso.
Alla fine cedetti. <era un'improvvisata> dissi guardandolo negli occhi.
<stavo... cercando di dire ad Archie una cosa ma poi ho cambiato idea> restai vaga, non volevo confermargli che avevo una cotta per il mio migliore amico.
<quindi detta in parole semplici: hai provato a dichiararti ma poi ti sei tirata indietro> sembrava scocciato.
Mi guardai la punta delle scarpe.
<non fa niente> sospirò <sapere tutti i pettegolezzi della scuola in anticipo no mi dispiace>.
Sorrisi.

Avevo letto il lavoro di Jughead, e dovetti ammettere che era veramente bravo.
Stavo scrivendo l'articolo sul football, quando improvvisamente mi venne in mente ciò che mi aveva detto Cheryl.
<Oh no> dissi fra me e me coprendomi il volto con le mani.
<che c'è?> chiese Jughead venendo di fianco a me.
<mi sono appena ricordata che Cheryl mi ha chiesto di dedicarle un articolo intero> mi lamentai.
<te l'ha "chiesto"?> disse lui ironico.
Poi si sedette sulla scrivania da parte al pc e disse <bene, vuole un articolo?>
Annuii.
Sul suo volto apparve un sorrisetto malefico <allora facciamoglielo> e poi aggiunse <a modo nostro però>
Si sistemò meglio sulla scrivania e disse <forza, scrivi :Cheryl Blossom, capitana delle cheerleader e dirigente del gruppo ES"
Sorrisi e lo guardai.

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RIVERDALE|  BETTY & JUGHEAD Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora