CAPITOLO 23

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Cheryl tirò uno schiaffo in pieno volto a Jughead; quel gesto mi fece sobbalzare e istintivamente portai una mano sulla bocca.
Che cosa stava succedendo?.
Nella stanza era calato il silenzio, ora tutti avevano spostato l'attenzione sui due ragazzi in centro alla stanza.
La ragazza dai capelli rossi e lo sguardo agghiacciante tenne gli occhi fissi su Jughead, in quel momento capii, Cheryl sembrava come... ferita? Frustrata?.
Nessuno dei due spiaccicò più parola.
Jughead aveva notato la mia presenza, e senza voltare il capo mi guardò con la coda dell'occhio.
Sentii in corridoio il rumore dei passi affrettati di Archie.
Il ragazzo con il cappello senza dire nulla si voltò e andò verso l'uscita. Senza neanche guardarmi tenne lo sguardo fisso fuori dall'aula con la mascella contratta e dopo avermi urtata con una spalla sparì in corridoio.
Io non mi ero ancora mossa.
Cheryl si passò delicatamente l'indice sotto gli occhi come per constatare che il trucco fosse okay, e poi con il suo solito sorriso falso esclamò <non c'è niente da guardare qui>.
Quando uscii in dalla mensa vidi Jughead e Archie uscire dalla scuola. Pensai di raggiungerli; ma poi cambiai idea, sarebbe stato inutile.

Non feci neanche in tempo a mettere piede dentro casa che la voce di mia madre mi riprese <Betty Cooper, sei in ritardo di quasi un'ora>.
<scusami mamma, dovevo recuperare del materiale in biblioteca> mi giustificai.
Mi guardò con la sua solita espressione ed esclamò <spero per te che tu non ci stia nascondendo qualcosa>.
Scossi la testa sbalordita e andai a prepararmi il pranzo.
Sentii borbottare mio padre in salone <sapevo che si sarebbe lasciata influenzare dagli altri>.
Decisi di ignorare quei commenti; non volevo litigare nuovamente.

Passai del gran tempo in camera a studiare, ma poi mia madre mi chiamò per mandarmi a fare la spesa.
Il sole non era ancora calato, così non misi la giacca.

Era la terza volta che passavo per quegli scaffali, ma non riuscivo a trovare il latte scremato.
<forse dovresti guardare nel reparto frigo all'entrata> mi consigliò una voce che subito riconobbi: Archie.
Mi voltai verso di lui con un sorriso, ma che scomparve subito quando vidi un livido viola contornare il suo occhio.
<ma che hai fatto?> dissi con un filo di voce allungando una mano sul suo volto.
<nulla> rispose lui distratto.
Aggrottai le sopracciglia <è successo oggi?> domandai.
Scosse la testa <è stato solo un incidente Betty, nulla di grave> sorrise.
Sembrava volesse troncare li quel discorso e io lo assecondai anche se in disaccordo.
<sei qui da solo?> chiesi. Stavo facendo di tutto per far finta che il bacio della sera prima non fosse successo.
<no, Jughead mi sta aspettando fuori> e poi aggiunse <non è tipo da fare la spesa>.
<immaginavo> risi.
Andai dove Archie mi aveva consigliato di prendere il latte e dopo aver pagato uscii.
Tirai un sospiro di sollievo.
<sei agitata in questo modo perché hai trovato uno scaffale fuori posto?> mi schernì Jughead.
Ma da dove cavolo era apparso?.
Presi la palla al balzo e mentii <sono solo un po' preoccupata per il livido di Archie>.
Si sistemò il cappello <avrà litigato con qualcuno> rispose poco interessato.
Mi avvicinai a lui <ne sai qualcosa tu?>.
<Betty, Jughead> ci chiamò Archie che nel frattempo era uscito dal supermercato.
Prima che ci raggiungesse dissi rivolta a Jughead <ho bisogno che mi aiuti a fare una cosa> e poi aggiunsi frettolosamente <se riesci a venire mi trovi domani mattina nella biblioteca. appena apre la scuola>.
Senza ascoltare la sua risposta corsi via.
Probabilmente non sarebbe mai venuto a quell'incontro; ma qualcosa mi diceva che lui poteva aiutarmi con i miei genitori.

La sveglia suonò ancora prima del solito.
Mi misi il mio maglione preferito e mi diressi a scuola.
Entrai silenziosa in biblioteca e mi sedetti sul bordo di un tavolo.
Erano le sei di mattina, ma la convinzione che non si sarebbe mai presentato era sempre più forte.
Quando iniziai a tormentarmi le mani la porta della stanza si aprì rivelando un Jughead assonnato.
Si avvicinò a me lentamente.
<hai una faccia sorpresa> esclamò stringendo leggermente gli occhi.
<pensavo non saresti venuto> poi aggiunsi <con tutti... i casini che ci sono ultimamente...> mi guardai intorno.
<grazie per essere venuto comunque> dissi poi felice provocando in lui un sorriso.
Dio quanto era bello quando sorrideva... "aspetta cosa ho appena pensato?!".
<che cosa vuoi da me? Betty> chiese lui con un tono di voce basso.
<i-io> balbettai quando fece un passo verso di me <volevo chiederti in realtà se tu avessi qualche idea da darmi>.
Alzò un sopracciglio.
Lo guardai e mi venne in mente una domanda <che cosa è successo oggi in mensa?>.
Si lasciò scappare uno sbuffo <nulla>.
Sgranai gli occhi <non puoi dirmi "nulla">lo ripresi <Cheryl ti ha tirato uno schiaffo in faccia> esclamai quasi arrabbiata. Istintivamente mentre dicevo quella frase appoggiai una mano sulla sua guancia dove ancora si intravedeva il segno rosso.
<che cosa è successo ad Archie?> chiesi poi.
Rise <stai cercando di estrarre informazioni giocando sporco signorina Cooper?> disse riferendosi alla nostra vicinanza e alla mia mano sul suo volto.
Arrossii.
<n-no> balbettai togliendo la mano.
Lui sorrise e fece un ulteriore passo verso di me.
In quel momento mi resi improvvisamente conto che eravamo incredibilmente vicini.
I nostri volti erano incredibilmente vicini...
Fece un altro passo verso di me...
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SCUSATE SE IL CAPITOLO NON È DEI MIGLIORI MA QUELLO CHE AVEVO SCRITTO IERI MI SI ERA CANCELLATO, SPERO VI SIA PIACIUTO LO STESSO❤️❤️

RIVERDALE|  BETTY & JUGHEAD Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora