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Jughead si voltò lentamente e guardò il padre, sembrava incazzato, e non mi sbagliavo.
<che c'è Jughead? L'idea non ti va?> disse con un sorrisino amaro per provocarlo.
<andiamo Betty, sali con noi?> propose guardando me.
Indecisa su come comportarmi accettai, dall'occhiata che mi lanciò Jughead non fui sicura di aver fatto la scelta giusta.
<se proprio non ti va questa cosa, puoi anche lasciarci soli> disse FP rivolto al figlio.
Il ragazzo con il cappello lo squadrò e poi si incamminò dentro al locale diretto alla stanza del padre.FP mi fece accomodare sul divano di casa sua e mi disse di aspettare comoda mentre lui andava a preparare il caffè.
Jughead non era lì con noi, probabilmente però ero in casa.
Il capo dei Serpents mi raggiunse in salone pochi minuti dopo con una tazza.
<allora, Betty, che ci facevi da queste parti?> mi chiese.
Non mi lasciò il tempo di rispondere che fece un'altra domanda <hai per caso simpatizzato con qualche ragazzo del bar?> domandò.
In quel momento capii che FP mi aveva invitato solamente per farmi delle domande, una sorta di interrogatorio che a me iniziava a non piacere.
Mi guardai intorno sperando di vedere la testa di Jughead spuntare dal corridoio per venire a darmi una mano, ma era come sparito.
<n-no io... ero venuta perché mi trovavo da queste parti> risposi mentendo.
<non mi sembra il tipo di locale per una ragazza come te>.
Mi morsi un'unghia nervosa.
Fece un sorrisino <eri venuta anche per Jughead?> domandò quella volta veramente per una curiosità personale.
Divenni paonazza <è un mio amico...>
Passarono altri minuti in cui FP mi fece altre domande, sembrava stesse girando intorno a qualcosa.
<come sta tua madre?> chiese.
<bene> risposi incerta.
Mi osservò con uno strano sguardo.
Mi alzai dal divano e dissi <posso usare un secondo il bagno?>.
<lo trovi dentro la stanza degli ospiti>.Appena il padre di Jughead si voltò dalla parte opposta, provai ad entrare nella stanza prima di quella degli ospiti, e finalmente trovai quello che stavo cercando: il ragazzo con il cappello.
<Betty Cooper, non ti hanno insegnato a bussare?> esclamò con un mezzo sorriso infastidito.
<perché sei sparito?>.
Non rispose.
<ti prego> dissi con un filo di voce <devi darmi una mano>.
<sei stata tu a voler accettare questo invito con mio padre> disse puntandomi il dito contro.
Con gli occhi sbarrati esclamai <non pensavo che mi avrebbe fatto un interrogatorio>.
Andò verso la finestra, sembrava quasi non darmi retta.
<ma che cosa ti prende?> domandai esasperata.
Si girò e mi guardò senza proferire parola.
<stai dicendo che devo andarmene così? Non hai intenzione di fare nulla?>.
Tenne lo sguardo basso, sembrava si stesse sforzando di fare qualcosa, aveva un'aria triste.
<esattamente, vai> rispose.Uscii di scatto dalla stanza impegnandomi di non sbattere la porta.
Con le lacrime agli occhi corsi in salone <mi scusi devo andare ora> farfugliai rivolta ad FP senza nemmeno guardarlo.
Scesi velocemente le scale e schivai tutti i ragazzi che mi venivano incontro.
In un minuto fui fuori da quel bar.
Scoppiai a piangere e tornai a casa.Una macchina mi affiancò mentre stavo tornando a casa a piedi.
Il finestrino si abbassò e rivelò l'immagine di Cheryl.
<incontrarti mi ha fatto venire la voglia di buttarmi sotto ad un treno> scherzò acida.
Forse si stava riferendo alla mia espressione afflitta.
<non mi interessa sapere come Jughead o qualche suo amico ti abbiano deriso> esclamò <volevo solo informarti che momentaneamente sei fuori dalle cheerleader> poi aggiunse <a meno che tu non mi faccia un piccolo favore> sorrise malefica.
<che cosa vuoi?> domandai asciugandomi una lacrima caduta per sbaglio.
<voglio che tu porti questo ad un certo... Lory>.
Il cuore prese a battere più velocemente.
<devi mandargli un messaggio da parte mia> disse.
<io non... non posso> dissi con poca voce.
Le scappò una risata amara <se ci tieni tanto alle cheerleader ti conviene accettare>.
Prima di andarsene esclamò <ti dirò più avanti il messaggio che dovrai portargli. Posso solo dirti che potrebbe arrabbiarsi molto> rise.
Se ne andò lasciando dietro di se una scia di gas.
Calciai un sasso e raggiunsi casa mia.Appena entrai l'atmosfera non fu delle migliori.
Polly stava litigando con i miei genitori.
Mia sorella ad un certo punto uscì di casa arrabbiata e lasciò me da sola ad affrontare i miei.
Cercai di avviarmi silenziosa verso la camera ma ovviamente non feci in tempo.
<è anche colpa tua se ora stiamo litigando tutti> tuonò mia madre.
<che cosa ho fatto?> chiesi confusa.
<sei cambiata Betty, stai diventando una disgraziata come tua sorella> urlò.
Inspirai a fondo e cercai di non rispondere.
La discussione andò avanti per tutta la sera, senza lasciarmi pace.Mi chiusi in camera e mi buttai sul letto distrutta bagnando il cuscino con le lacrime.
Lessi un messaggio da parte dei miei due migliori amici.-da Archie:" Betty so che forse non dovrei dirtelo ma... nonostante io mi stia sentendo con altre ragazze non riesco a smettere di pensarti..."
-da Veronica:" ho bisogno di parlarti, e tu mi devi spiegazioni su delle cose che ho scoperto!"
Avevo anche una chiamata persa da Caleb.
Stava andando tutto a rotoli:
Rischiavo di perdere il mio posto fra le cheerleader, dovevo tornare a rischiare con Lory, Archie continuava ad avere una cotta per me, Veronica aveva fatto delle scoperte che non avrebbe dovuto fare, Caleb era sempre più presente, la tensione in famiglia cresceva sempre di più e...
E Jughead non era con me.
"Dove sei Jughead ora che ho bisogno di te?"...* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
EI, QUESTA SERA HO POSTATO ALL'ORARIO CHE VOI MI AVETE DETTO DI PREFERIRE E CREDO SARÀ COSÌ PER TUTTE LE PROSSIME VOLTE🔥
DOMANI NUOVO CAPITOLO❤️
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RIVERDALE| BETTY & JUGHEAD
FanfictionBetty è una ragazza che cerca sempre la perfezione. I suoi due migliori amici sono Veronica e Archie... ma le cose cambieranno quando Betty inizierà a far conoscenza con Jughead: il miglior amico di Archie a lei sempre stato sconosciuto. Nonostante...