Capitolo 3

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"Sembra talco ma non è serve a darti l'allegriiiiaaaa, se lo annusi o lo respiri ti da subito l'alleeeeegriaaaa"

Sentivo canticchiare questa canzone, che cantava Pollon e che penso tutti sappiano a memoria, da lontano e man mano si avvicinava, inutile dire che il fastidio era eccessivamente TROPPO.

Provai a muovermi nel letto, ma non riuscivo davvero a farlo, ero come bloccata, i flash della sera prima tornarono e vederla ancora nel mio letto era STRANO! Ma non nego che mi fosse scappato un sorriso nel vederla rannicchiata a me.

Ma la cantilena era ricomunciata e mi distraeva, ero certa che se Sarah fosse arrivata in camera mia ne avrebbe combinata una delle sue, cercai quindi di fermarla

"Seeembraaa talco" spalancò la porta, mentre si avvicinava mi misi seduta sul letto con le mani in avanti per bloccarla "maaa nooooon è"

"Saraaahh ferm..." neanche il tempo di provarci mi arrivó un secchio pieno di farina in pieno viso per non parlare del letto e di... oh cazzo..

"Ehi.. Andrea tutto bene?" la sentivo tossire

"Chi cazzo è Andrea?!" disse Sarah sbellicandosi dalle risate

"Potevi dirmelo che volevi fare il pane il sabato mattina" disse ridendo la corvina "ah.. piacere sono io Andrea" porse la mano verso Sarah che la guardò per qualche secondo, smettendo di ridere e assumendo uno sguardo interrogativo, poi le diede la mano guardando me e infine disse

"Piacere mio Sarah e scusami per quello che sembra talco ma non è..." disse ancora confusa ma con il sorriso

"Va beh ma serve a darti l'allegria" disse Andrea ridendo "e onestamente a me ne ha data" iniziò a ridere di gusto e io e Sarah la seguimmo

"Basta che NON lo annusi e soprattutto NON lo respiri perché ti da subito il soffocamento" dissi io continuando a ridere

Poi Andrea si gelò di botto e sbarrò gli occhi e mi guardò "CAZZO" disse "penso che dovrei vestirmi"

Sarah continuò a ridere io la guardai male

"Sarah smamma!" le feci il segno di andarsene con la mano "ci vediamo in cucina, va a prepararci la colazione per farti perdonare"

Eseguì immediatamente guardandoci con un sorriso malizioso e si chiuse la porta alle spalle.

Rimanemmo io e Andrea ferme sul letto, lei mi guardava e aspettava che facessi o dicessi qualcosa

"Beeeene... allora ti prendo qualcosa da mettere, e nel frattempo io sistemo questo schifo"

"Okay, grazie" disse con un sorriso bellissimo "ma posso darti una mano"

"No tranquilla, va a farti una doccia e poi passiamo a fare colazione" dissi ricambiando il sorriso.

Mi alzai dal letto, misi la maglietta che uso per dormire, una bella XXL, che tengo sempre poggiata sulla sedia vicino al letto e andai verso l'armadio, presi un paio di short e una maglietta, ah ovviamente l'intimo e li diedi ad Andrea, che subito infilò la maglietta, anche questa XXL e andó verso il bagno.

Io cominciai a levare tutto lo schifo che quella stronza di Sarah aveva fatto, se non ci fosse stata Andrea completamente nuda le avrei tirato i capelli obbligandola a pulire DA SOLA il mio letto.

Qualche minuto dopo Andrea uscì dal bagno ed era fantastica con i miei vestiti addosso, la maglietta era ovviamente larga, ma gli short, che le si intravedevano dalla maglia, le fasciavano le cosce alla perfezione, avrei voluto tanto vedere il dietro.

"Invece di contemplarmi potresti andare a levarti la polverina magica ed io continuo qui" disse notando il mio sguardo continuo su di lei

"Già dovrei, ma non preoccuparti per questo schifo, dopo Sarah lo sistemerá con la forza, così la smette con sti scherzi di merda"

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora