Capitolo 46

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Dopo aver passato qualche altro minuto nella casetta ed essere state quasi scoperte dalle tre guastafeste, io e Andrea tornammo in casa, passammo il resto del pomeriggio a chiacchierare con le altre e poco prima di cena decidemmo di andare via.

Andrea voleva venire con noi, ma purtroppo io e Sarah dovevamo andare a lavoro e quindi alla fine ha preferito passare dell'altro tempo con la nonnina.

Verso le 22 Andrea arrivò al locale, proprio con la scusa di voler passare altro tempo insieme.

Finito il lavoro siamo tornate a casa mia.

L'indomani sarei dovuta andare in palestra per sbrigare le ultime cose, prima della partenza. Andrea era sempre insieme a me, non si staccava un attimo.

Andammo poi a salutare i suoi genitori e a pranzo andammo un po'anche dalla mia famiglia.

Avevamo ricucito il legame... o almeno ci stavamo davvero provando e partire senza salutarli mi dispiaceva, così decisi che passare qualche ora con loro non sarebbe stato male.

Nel tardo pomeriggio ritornammo verso il mio appartamento.

Io non avrei lavorato e Sarah aveva deciso di prendersi la giornata libera, per passarla insieme a noi.

Onestamente non mi dispiaceva neanche la sua intrusione, non è mai stata una tipa invadente ed ha sempre saputo distinguere i vari momenti, soprattutto quelli in cui non fare da terzo incomodo, usando anche la scusa di voler 'approfondire un dato argomento' con la sua ragazza, che ci aveva raggiunte qualche ora dopo.

Ad ora di cena ci riunimmo tutte e quattro nel salone, mangiammo una pizza e bevemmo birra, guardando un film.

La serata fu rilassante, ricordammo dettagli del viaggio, scherzammo su vecchi avvenimenti e parlammo di un futuro viaggio insieme.

Era stato tutto perfetto.

Io guardavo continuamente l'ora, vedendo come mancasse sempre meno alla mia partenza.

Cercai di non oscurarmi e di non oscurare gli animi sereni che c'erano intorno a me.

Andrea aveva deciso di godersi anche il minimo secondo insieme ed io ne ero contenta.

Avevamo deciso di non dormire e di andare direttamente in aeroporto tutte insieme.

Avrei fatto un sonnellino in aereo.

Si fecero così le 3 del mattino e dato che il mio volo partiva alle 5 decidemmo di fare un ultimo controllo e di avviarci anticipatamente verso l'aereoporto.

Entrai nella mia stanza e andai verso la valigia, che era gia pronta ad aspettarmi, carica di vestiti e di speranze.

Mentre davo un'ultima occhiata alla camera, sentii dei passi alle mie spalle che riconobbi subito.

Andrea mi abbracciò da dietro ed io mi rilassai al contatto, poggiando la mia testa sulla sua, che a sua volta era poggiata alla mia spalla.

Le sue mani circondavano il mio bacino ed io iniziai ad accarezzare le sue braccia

"Ci siamo" mi sussurrò in un orecchio

"Ci siamo" ripetei continuando ad accarezzare le sue braccia

"Prometto che verrò a controllare che Sarah non usi la nostra camera per le sue porcate" sorrise ed io insieme a lei

"Te ne sono grata" mi girai nell'abbraccio e posai le mie mani sui suoi fianchi, le sorrisi "quindi..." alzai un sopracciglio "la nostra camera?!"

"Ovvio" mi baciò "qui dentro c'è molto di noi"

"Lo so" sorrisi

"Non dirmi che vorresti farmi pagare l'affitto" mi prese in giro

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora