Capitolo 11

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Ci baciammo nuovamente ed io cominciai ad accarezzarle i fianchi e la spinsi più vicina al mio bacino, le baciai il collo e scesi via via sulle sue spalle, mentre lei faceva lo stesso.

Ansimammo insieme, colte da una passione inspiegabile.

Le levai la canotta e poco dopo lei fece lo stesso, iniziando a muovere il suo bacino sul mio.

Ansimai a quei movimenti e lo stesso fece lei, sempre più vogliose, sempre più soddisfatte, sempre più unite... sempre più noi.

Tornammo ancora a baciarci, io la presi di peso e ci alzammo dal tappeto, lei agganciò le sue gambe ai miei fianchi e mi diressi in camera, senza staccarmi dalla sua bocca.

Arrivate in camera, dopo aver chiuso la porta, la misi sul letto e mi stesi su di lei.
Andrea mi sbottonò il reggiseno e iniziò a farmi i grattini sulla schiena.

Stavo impazzendo di eccitazione.

La feci poi sedere mettendomi a cavalcioni su di lei e le levai il reggiseno, dedicandomi al suo collo, lei mandò la testa indietro permettendomi più azione.

Allungò una mano sul mio seno, iniziando a palparlo, io ansimai.

Cercò un contatto con i miei occhi, io mi allontanai dal suo collo e la guardai sapendo che voleva dirmi qualcosa

"Alex non so cosa devo fare" disse imbrazzata "sei la prima donna con cui..." le misi un dito sulle labbra per fermare ogni suo farfugliamento imbarazzato e le diedi una bacio a stampo, baciando anche il mio dito che divideva un pezzo di contatto diretto fra le nostre labbra.

"Fa ciò che senti, se ti sembra forzato non farlo, se ti sembra giusto fallo. Non voglio ti vergogni di questo, sono onorata ad essere la prima donna che tocchi. In qualsiasi modo tu lo faccia, anche solo una carezza al mio viso, per me è già 'fare l'amore'. Non sono mai stata così con nessuno e non vorrei che tu la vivessi male solo per la paura di non sapere cosa fare. Viene tutto naturale, segui il tuo istinto e fammi tua, in qualsiasi modo tu voglia. Anche solo baciandomi" non smisi di fissarla neanche per un secondo, volevo davvero rassicurarla "ma ti  prego..." dissi facendo una pausa "...fammi tua, fammi capire quanto sono stata stupida e cosa mi sono persa fino ad ora"

La vidi trasalire alle mie parole, mi stupii io stessa per quello che avevo appena detto, ma era vero.

Facevo l'amore con lei anche con gli occhi, con le carezze e con i respiri affannosi che mi provocava, facevo l'amore con lei ogni istante che fossimo insieme.

E quella volta, quell'unica e indimenticabile volta che la feci mia, non aveva fatto altro che farmi capire che con lei era... e se me lo avesse concesso ancora... sarebbe stato tutto diverso.

E di questo ne avevo avuto paura.
Per questo mi comportai da stupida e cercai di fare luce sui miei sentimenti.

"Grazie." mi accarezzò una guancia, come se mi stesse facendo capire che le avessi appena fatto tornare la calma con le mie parole "Hai appena detto le parole più dolci che io abbia mai sentito"  tornò a baciarmi.

Si staccò dalle mie labbra e si dedicò al mio collo, lasciando baci dolci ed umidi, percorse tutto il mio collo fino a arrivare al lobo dell'orecchio, che morse con dolcezza, io la lascia fare non frenando i miei mugugni di piacere.

Volevo farle capire quanto fosse vero tutto quello che le avevo appena detto.

Lei capovolse la situazione, mettendosi a cavalcioni su di me, non la fermai, la volevo lasciare libera di fare quel che sentiva giusto.

Di solito non permettevo a nessuno di dominanrmi, ma lei poteva e doveva farlo, perché io volevo mi facesse sua.

Mi baciò il petto e man mano scese fino ad arrivare al seno, che prese fra le sue bellissime mani e iniziò a palpare.

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora