Capitolo 8

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I giorni stavano via via passando, fra lezioni, corse, palestra e lavoro.

Con Adrea avevamo instaurato una specie di rapporto di amicizia, in cui ci raccontavamo qualcosa di noi.

Era più lei che parlava, ma mi piaceva ascoltarla, poi eravamo sempre intente a fare qualche stupido, ma divertente, scherzo.

Ovviamente doveva farmi pagare lo scherzo della piscina, così una una mattina, mentre eravamo in università, ha ben pensato di premermi la bottiglia mentre stavo bevendo.

Avrei voluto ucciserla... mi ha fatto bagnare: faccia, capelli e maglietta.

Ma onestamente ho finto di essere offesa soltanto per un po', perché mi piace scherzare con lei, mi piace la complicità che si sta creando... e mi piace averla attorno.

Non siamo più andate a letto insieme, ci stuzzichiamo, facciamo battutine, ma non andiamo mai oltre.
L'attrazione è visibile a km di distanza, ma resistiamo... seppur con una massiccia forza di volontà, per evitare complicazioni.

Non mi sono mai fatta problemi in passato, se volevo qualcosa la ottenevo, ma con lei è diverso.
Forse perché abbiamo instaurato anche un bel rapporto di amicizia o di conoscenza, non so, ma la rispetto.

Ha una grandissima intelligenza, sa quando dire o fare qualcosa ed è perennemente la cosa giusta.

Sono contenta di averla conosciuta ed il fatto che ci sia la possibilità che possa andarsene mi dispiace moltissimo.

Dalla festa in casa di Martina sono passate 2 settimane.

Ah proprio Martina ha deciso di non parlare più né con me né con Andrea.

Quest'ultima ne è rimasta dispiaciuta, era comunque una sua amica, ma ha capito che si è ingelosita, come ha ovviamente capito che fra lei e la sua amica ci sono stati dei trascorsi.
Non mi ha chiesto mai nulla, lo sa e non vuole stupide ed inutili conferme.

Nel frattempo io mi sono persa, nel senso che dall'ultima volta che sono stata a letto con Andrea, ho praticamente chiuso bottega.

Presa dalle 2mila cose da fare e dal fatto che quando potevo uscivo con Andrea o Sarah, o con entrambre... non ho avuto tempo, né tanto meno voglia, di contattare le mie 'amichette' o di trovarne di nuove.

Sarah mi ha detto "era ora chiudessi un po' quelle gambe"... testuali parole... anche se sa che raramente permetto a qualcuno di toccarmi, sono io che domini, soprattutto nel sesso.

Ma so perché lo dice, lei vorrebbe che io mi riprendessi una volta per tutte e vede in Andrea quella persona in grado di farlo.

Io sminuisco sempre la cosa, perché per quanto le voglia bene e ci stia oggettivamente benissimo con lei, non voglio andare troppo oltre.
Sarah rispetta la cosa e apprezza il fatto che, almeno con la corvina, non stia facendo la stronza mantenendo la distanza o sfruttandola a mio piacimento.

Ma francamente sono arrivata al limite di sopportazione.

Sia a causa della frustazione che il continuo punzecchiarmi con Andrea, per poi non concludere, mi provoca, sia per il troppo tempo che è passato dall'ultima volta.

Oggi è venerdì e al solito il pub è pieno già dalle 21 e adesso che sono le 23, il locale sta letteralmente esplodendo.

Andrea mi ha detto che stasera sarebbe rimasta a casa a completare dei compiti lasciati per troppo tempo in sospeso.

Io sono intenta nel mio lavoro e da qualche minuto mi sento 'leggermente' osservata.

Mi volto verso degli occi neri intenti a divorarmi letteralmente.
È una bella ragazza con i capelli biondi, acconciati in una coda alta e ben fatta.

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora