Capitolo 5

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Domenica era passata, una normale domenica in cui ero andata a correre verso le 11, per poi tornare a casa alla 13.

Mi  sono rilassata moltissimo e onestamente ci voleva.

Non ho grandissimi motivi di stress, ma faccio davvero tante, anzi tantissime cose, quindi quando posso mi concedo il mio meritatissimo relax.

Tornata a casa andai a rinfrescarmi con una bella doccia gelida e poi ho pranzato.

Di pomeriggio per forza di cose mi sono dovuta dedicare allo studio. Avevo molto da recuperare, ma al contrario di quel che potrebbe sembrare, per me non è un peso o un fastidio dedicarmi allo studio.

"Per oggi ho dato" urlò Sarah dalla sua camera

"Ah si?! UNA è a casa da noi?!" chiesi sorridendo

"Coglionazza, ho detto 'ho dato', non 'l'ho data' " dice divertita e poi aggiunge "purtroppo..."

"Andiamo Sah, devi dirmi ancora di lei" le dico avvicinandomi alla sua stanza e buttandomi sul suo letto

"Lei è..." mi guarda con occhi a cuoricino, che se non la conoscessi direi che è ormai bella che cotta "SESSOOO" disse urlando e sorridendo maliziosamente.

Ecco appunto, lo sapevo.

Sarah è molto simile a me, ama divertirsi, ma senza impegno, anche se lei ha avuto più storie serie di me e quando ama qualcuno AMA e basta. Non ama avere troppe ragazze e/o ragazzi in una volta, cioè se va con una e/o uno per sesso non ne vede altri per un po', non pretendendo nulla dall'altra parte, è una cosa più per se stessa.
L'ho vista soffrire per un ragazzo e idem per una ragazza. Ha toccato tutte e due volte il fondo per tutto l'amore che ha dato, ma è risalita più forte di prima.

Al contrario suo io ho realmente amato una sola volta, ma quella persona mi ha distrutta fuori e soprattutto dentro.
Così decisi di divertirmi, senza investire più nulla, senza permettere di essere io quella che alla fine veniva investita da tutto, come un tir in piena faccia in pratica.

Oggi il lavoro è più tanquillo, non abbiamo feste, non abbiamo serata disco e siamo tutti più rilassati, dopo aver vissuto un venerdì ed un sabato di piena caos.

Il pub la domenica resta aperto fino a mezzanotte, poi tutti a casa che domani si va a studiar.

Oggi non ho sentito Andrea, non ho ricevuto, nè tanto meno inviato messaggi.

Al contrario si è fatta sentire Lorena, torturandomi per vederci dopo lavoro e incazzandosi perché secondo lei ho una cotta per la corvina con occhi verdi.

T'z.. tutte rotture di palle perché la lascio con la bocca asciutta!

Andai a letto poco dopo essere tornata a casa.

Era 'finalmente' arrivato lunedì, quel lunedì che rompe le palle a mezzo mondo, dopo un weekend di relax e/o divertimento, nel mio caso lavoro, ma non mi pesa, amo il mio lavoro e quello che faccio, soprattutto dove lo faccio, dato che un posto da rimorchio facile.
E poi mi permette di essere indipendente e affrontare sia le spese universitarie, sia quelle personali.

Mi alzai prima del suono della sveglia e decisi di andare ad offrire un po'di amore a Sarah.

"Tesooooroooo alzatiii che ci sono le goccioleee" le urlai in un orecchio e lei sobbalzó di colpo sbarrando gli occhi.

"Minchia quanto ti odiooo" mi urlò contro

"Non solo ti ho chiamata 'tesoro', sai che non lo faccio con nessuna" le dissi fra le risate

"Considerami 'nessuna' allora, non farlo più stronza"

"Alzati zuccherino, dobbiamo mangiare le gocciole"

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora