Capitolo 12

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La notte appena trascorsa era stata la migliore in tutta la mia vita, non una delle migliori, ma la migliore.

Avevo avuto la fortuna di trovare Andrea, ero riuscita a trovare una persona tanto simile a me, quanto diversa, ed era mia.

Non dovevo condividerla e non volevo farlo, come non volevo essere toccata da nessun altro che non fosse lei.

Mi svegliai prima del suono della sveglia perché volevo anticipare una delle cazzate che sicuramente Sarahgano avesse pensato già dalla sera prima.

Prima di svegliare Andrea e archittare qualcosa per vendicarci, rimasi qualche secondo, forse minuto, forse più di qualche minuto... okay... dicevo, rimasi ad osservare la sua bellezza.

Era ancora avvinghiata a me, mi teneva stretta anche nel sonno, non voleva andassi via.

Le avevo fatto del male facendo la stronza e usando quelle parole, ma lei era li con me, lei mi aveva perdonata ed io non potevo che essere al settimo cielo.

"Piccola?!" le dissi piano

"Mhm?!" disse ancora dormendo

"Ohi.. svegliati" le cominciai a carrezzare la guancia

"Mhm mhm" annuì ma non si mosse

"Non sapevo di stare con una mucca" dissi scherzosamente

"Stare?!" chiese lei alzando di botto la testa e incontrando i nostri occhi

"Beh, sei mia, quindi stai con me" le dissi facendo spallucce

"Quindi io e tu stiamo insieme?!" chiese ancora con dei dubbi

"Già" le dissi soddisfatta, poi però ci pensai, magari lei non voleva affrettare i tempi, c'era anche la questione 'Nick' da risolvere "sempre se a te sta bene..."

Mi baciò a stampo "va più che bene" disse sorridendomi

"E Nick?" chiesi curiosa

"Nick chi?" rispose lei con una rumorosa risata e risi anche io stando al suo gioco "con Nick non c'è mai stato nulla, è un bravo ragazzo, ma non fa per me e lui lo sa, ci vedevamo in amicizia. Gli ho parlato chiaramente sin da subito e lui ha accettato la situazione"

"Mhm.. beh io vi vedevo spesso vicini" le dissi non ancora convinta dagli atteggiamenti del ragazzo

"Mamma mia che stalker che sei" disse dandomi uno schiaffo scherzoso sulla spalla. "Eravamo vicini perché abbiamo deciso di mantenere un rapporto di amicizia"

"Ho capito"

"Tu piuttosto?!"

"Mhm?" chiesi non capendo a cosa si riferisse

"Con le tue 'amichette' dico"

"Sai che le vedevo solo quando volevo IO"

"Dovrebbe confortarmi la cosa?! No perché veramente non mi sento molto tranquilla"

"Stai tranquilla nessuna di loro farà più parte della mia vita"

"E Lorena?!"

"Lorena è una cosa diversa..." dissi sospirando

"Diversa?!" ripetè lei mentre incastrò i suoi occhi nei miei per capire al meglio le mie parole

"Si. Vedi a lei voglio bene, non è come le altre ed è proprio perché le voglio bene che non ci vado a letto da un sacco di tempo"

"Non provi altro a parte affetto?!

"Cosa?! Ma no, certo che no. Te l'ho detto, le voglio bene e mi dispiace che si comporti così.. prima era diversa, stava al mio gioco perché era anche il suo, poi di colpo è cambiato tutto e si è trasformata fuori e dentro" dissi dispiaciuta e ripensando ai vari cambiamenti che ha fatto per essere ciò che è adesso.

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora