Capitolo 55

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"Beh... ha del potenziale" dissi divertita e subito Andrea mi spintonò giocosamente

"Dai non è così male" mi sorrise "ci saranno dei lavoretti da fare ma-..."

"Dei lavoretti?!" scoppiai a ridere

"Si, insomma... sai cosa intendo" mi guardò e poi abbassò lo sguardo "non ti piace?!"

"Stavo scherzando piccola" le alzai il viso poggiando le mie mani sulle sue guancie e subito allacciammo i nostri sguardi "amo questo posto, ed il fatto che lo ricostruiremo insieme è senza dubbio la cosa che mi elettrizza maggiormente" le baciai il naso e lei sorrise

"Davvero?!"

"Devvero" confermai annuendo "soprattutto in quell'angolo" indicai una zona in cui una particolare luce entrava dalle finestre "li ci vedo un angolo bar che sarà utile per le feste che organizzeremo"

"Pensavo stessi dicendo qualcosa di romantico" mi spintonò e rise

"L'alcol è romantico... e sexy" sorrisi maliziosa "soprattutto quando lo ingerisci tu e ti trasformi nella divinità del sesso" alzai il sopracciglio e lei scoppiò a ridere

"Ammettilo che la prima cosa che hai pensato, entrando qui, è stata: 'lì mi farò Andrea... anche lì... si pure lì... oh là di sicuro... per non parlare di qull'angolo...' " mi imitò malamente, ma era inutile negarlo... la mia ragazza mi conosceva benissimo.

Scoppiai a ridere confermandole la cosa e lei sbuffò fingendosi infastidita

"Ma ho anche pensato che sarà bellissimo tornare a casa... nella nostra casa... e trovarti lì ad aspettarmi" l'abbracciai dai fianchi avvicinandola e subito le sue braccia si strinsero al mio collo "mi aspetterai proprio lì... lì dove ti scop-..." Andrea mi tappò la bocca con una mano e sorrise

"Ho capito il concetto" le baciai la mano.

Andammo ancora in giro per il loft.

Onestamente era molto trasandato, aveva le pareti sbiadiate, il pavimento impolverato, le finestre oscurate dalla sporcizia... ma lo amavo veramente.

Mi piaceva il fatto che fosse un open space, che la cucina ed il salotto fossero unite, che delle travi in mattoni spezzassero gli spazzi, senza dividerli del tutto... avevo già in mente molte idee e non vedevo l'ora di metterle in atto.

La camera da letto aveva un bagno privato, ve ne era un altro per gli ospiti ed un'altra stanza, che avremo arredato per ospitare qualcuno... sicuramente Sarah e Vanessa.

Tutto era circondato da finestroni, dai quali la luce entrava illuminando tutti gli spazi... beh sarebbe entrata una volta che li avessimo puliti.

C'era quindi: da pulire, pitturare, ridefinire, disinfettare, comprare mobili, buttare scatoloni sparsi qui e lì, ma non vedevo l'ora di far diventare quel disastro il nsotro capolavoro.

"Abbiamo tempo per renderlo perfetto" le dissi "e lo sarà davvero" sorrisi e Andrea mi abbracciò.

"Voglio che tu ne sia sicura però"

"Lo sono piccola" le accarezzai la guancia e subito lei si accoccolò alla mia mano "ma devo dirti una cosa" abbassai il capo e lei mi guardò curiosa "mi ami vero?!"

"Devo preoccuparmi?!" si distaccò leggermente

"Rispondi alla mia domanda... per favore"

"Certo che ti amo"

"Prometti di non uccidermi?!"

"Alex, mi stai facendo preoccupare" disse trattenendo il respiro, la guardai aspettando una risposta "non ti ucciderò, ma in questo momento sei tu che lo stai facendo... dimmi cosa c'è che non va..."

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora