Capitolo 7

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"Non so se mi è venuto bene come li fai tu" mi disse Andrea porgendomi non solo il bicchiere, ma anche un sorriso timido.

Presi il bicchiere, eh si, era fatto abbastanza decentemente

"Vuoi soffiarmi il lavoro?" le chiesi, facendole capire il responso finale

"Nah... io sono solo quella che li beve" disse sorridendo.

Stavamo quasi sussurando, come se non volessimo rendere partecipi gli altri sul nostro inutile discorso, ma pur sempre nostro.

NOSTRO?! Okay lasciamo stare....

"Mi volevo scusare per prima..." continuò lei "non volevo far intendere che fosse okay il fatto che si strusciasse, ma semplicemente che non ne valesse la pena per uno come lui" disse imprigionando i suoi meravigliosi occhi nei miei e scostando un ciuffo di troppo, riportandolo dietro l'orecchio, con fare timido, ma sicuro di quello che diceva.

"Mhm... scusami anche tu... non avevo capito."

"Allora è tutto 'okay' " disse sorridendo e facendo leva su 'okay'.

Le sorrisi anche io "Sempre stronza vedo"

"Il lupo perde il pelo, ma non il vizio" mi disse strizzando l'occhio

"Ehi, pecorella smarrita... Non provare ad invertire i ruoli" alzai il sopracciglio

"Smarrita eh?! Quindi mi aiuterai a trovare la via di casa?!" sorrise maliziosamente

"Beh potrei" ricambiai il sorriso

"Comunque grazie"

"Per?!"

"Per avermi 'protetta' " disse mimando le virgolette sull'ultima parola.
Non le risposi, ma le sorrisi semplicemente, dopo un po' le dissi

"Andrea"

"Mhm?!"

"Prova a levare i tacchi e senti che bella sensazione da quest'erba fresca sui piedi"

"Se è fredda non ho intenzione di far entrare in ipotermia i miei piedi"

"Eddai prova... è una sensazione strana" mi alzai in piedi di fronte a lei

"Li ho già tenuti i piedi nudi sull'erba, bello si, ma se è fredda anche no" mi guardava fissa ed incuriosita

"Che pallosa" sbuffai e incrociai le braccia sotto il petto, non staccando i miei occhi dai suoi

"Che palle che sei" sbuffò anche lei ma si levò le scarpe.

Io, che continuavo a fissarla, mi sfilai il giubbotto di pelle, mi avvicinai piano piano a lei, la feci voltare di spalle e le levai il giubbotto e lo lancia nella sedia, proprio sopra il mio

"Vuoi farmi morire congelata?!" mi chiese incuriosita, mentre io le accarezzavo il collo spostandole i capelli da un lato delle spalle

"Shhh... rilassati" le diedi una bacio caldo sul collo scoperto, la sentì pervasa dai brividi, ma non di freddo

"Mhm.." disse rilassandosi.. "Non mi farai morire di freddo vero?" aggiunse con voce roca e sensuala

"No tranquilla" le dissi dandole un altro bacio "non" bacio "si" bacio "muore" sorrisi sul suo collo toccandole le spalle " con un po' d'acqua"

"Acq....." non le diedi il tempo di capire che cosa avessi detto che era già in piscina, con uno dei voli più belli della storia.

Io ero piegata in due dalle risate e gli altri, avendo sentito il tonfo, vennero tutti a vedere cosa stesse succedendo.

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora