Capitolo 36

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Morì! Sono sicura che in quel momento Alexandra Walker morì.

Mi mancò il fiato, mi mancarono le forze, mi mancò tutto!

Non volevo una pausa, non volevo allontanarmi da lei, non volevo perderla.

Lei iniziò a piangere, non uscivano più solamente sporadiche lacrime dai suoi occhi, ma fiumi in piena.

"NON ESISTE!" le urlai praticamente

"Non ti sto lasciando, non ti voglio allonare da me, semplicemente ti sto lasciando il tuo spazio. Sono giorni che lo 'chiedi' e solo adesso ho capito. Prenditi il tempo che ti serve, io sarò qui... se lo vorrai."

"Ma non voglio il mio spazio io voglio te... CAZZO! Andrea ma che stai dic-..."

"Ti prego non lo rendere più difficile di così" mi interruppe continuando a piangere "io ti sento lontana, e non fisicamente, sei distante Alex, hai bisogno di capire... ed io non so come aiutarti.. ho provato a starti vicina, ad aspettarti, ma niente cambia. Sei nervosa e sento che la cosa giusta e prenderci del tempo... e non credere che la cosa mi piaccia!"

"Non servirebbe a nulla starti lontana quando il MIO problema NON sei TU!" feci forza su determinate parole proprio per farle capire il concetto

"E allora qual è il problema?!" disse stanca "se non sono io, se non è la nostra storia... QUALE CAZZO È IL PROBLEMA" vidi che si stava agitando, ma onestamente preferivo questo al suo silenzio "VEDI ME E TI AMMUTOLISCI, VEDI LA TUA EX CI VAI E LE PARLI E ALLA FINE CI RIDI PURE" ecco finalmente aveva del tutto tirato fuori la sua rabbia

"Lei non c'entra è stata una fatalità trovarcela li oggi"

"Infatti a lei non do nessuna colpa... solo il merito di avermi fatto capire che probabilmente il prob-..."

"NON.TI.AZZARDARE.A.RIPETERLO" le ringhiai avvicinandomi al suo viso

Lei rimase in silenzio e mi guardò, cercava di capire la cosa giusta da dirmi, mentre io cercavo di trasmetterle un po'di tranquillità

Eravamo vicine, talmente tanto che i nostri respiri erano ormai uno solo

"Non lasciarmi" le dissi poi poggiando la mia fronte nella sua e sospirando "non farmi uscire da questa stanza con la paura di aver perso la cosa più preziosa che ho" iniziai a sentire i miei occhi lucidi e li tenni chiusi per evitare di dare il via ad un fiume che ormai era pronta ad uscire "non voglio spazio, non quando il mio spazio è destinato a diventare un vuoto senza te"

Ed eccola... una lacrima uscì dal mio viso e lo rigó.

Andrea sussultò. Non mi aveva mai vista piangere.

In realtà pochissime persone mi avevano visto farlo.

Forse solamente Sarah.

"Alex non pian-..."

"Io ti amo Andrea" le dissi aprendo gli occhi e fissandola intensamente, mentre le mie lacrime ormai erano inarrestabili.

Lei si bloccó, mi guardò anche lei con gli occhi pieni di lacrime e con un leggero sorriso sulle sue bellissime labbra.

"Ti amo Andrea... ti amo come non ho mai amato! Ti amo da quella prima volta, ti amo e ti ho amata sin da subito. Ti amo quando fai la gelosa, quando tiri pugni a chiunque per difendermi. Ti amo perché la mattina i tuoi occhi sono la cosa più familiare che io veda, nonostante praticamente viviamo nel mio appartamento. Ti amo quando sorridi, ti amo quando mi tieni testa, ti amo persino quando non me la dai vinta e ti impunti. Ti amo e giuro che non sei tu il mio problema. Ti amo e non ti voglio neanche un secondo lontano dalla mia vita! Ti amo piccola mia. Ti amo con tutta me stessa"

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora