Capitolo 19

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Andrea improvvisamente iniziò ad accarezzarmi la coscia con la sua mano, fortunatamente la tovaglia abbastanza lunga non faceva vedere nulla, ma la stronzetta iniziava ad essere piuttosto audace.

Si avvicinava sempre più al mio inguine e al mio interno coscia.

Cercai di rimanere tranquilla e tentai di levarle la mano, ma qualcuno richiamò la mia attenzione

"Alex?!"

"Mhm?" dissi voltandomi verso la voce che notai fosse della cugina... Serena se non sbaglio "scusami ero sovrappensiero, dicevi?!"

"Tranquilla" mi sorrise "dicevo che Andrea ci ha detto che andate nella stessa università" io annuii "e in che facoltà vai tu?"

"Beh" mi schiarii la voce perché quella stronza ancora non aveva finito di torturarmi " vedi il mio sogno è quello di aprirmi una palestra con la mia migliore amica, amo lo sport e tutto quello che è collegato ad esso..."

"Ecco perché hai un fisico pazzesco" urlò un cugino di cui non ricordo il nome

"Steve, vedi di tenere occhi e mani a posto e ti ammazzo stasera stesso" ringhiò Andrea al cugino. Tutti la guardarono "sapete che sono gelosa delle mie amiche" disse scrollando le spalle "prego Alex continua" mi sorrise

Ricambia il sorriso e continuai a raccontare di me e degli studi che faccio.
Raccontai anche del lavoro e del fatto che avevo da poco vinto una moto.

"Andrea puoi pure uccidermi stanotte stessa, ma la tua amica è pazzesca... una donna su una moto?! Oddio posso morire felice" disse ridendo Steve.

La mia ragazza gli lanciò il tovagliolo addosso " ti salvi solo perché è Natale stronzetto"

Si erano fatte le 23 ed eravamo tutti abbastanza pieni, dopo aver sparecchiato gli adulti andaro in salone e noi ragazzi rimanemmo a parlare in cucina.

"Alex mi potresti preparare qualcosa di  forte?!" mi chiese la cugina indicandomi il piano bar.

"Mhm.. fammi vedere cosa riesco a fare" inizia a vedere cosa avessero "si, si può fare... qualcun altro lo vuole?!" vidi Andrea che mi guardava infastidita... 'forse non dovrei far bere la cugina', pensai.

E adesso cosa avrei dovuto fare?! "Ah Serena scusa un attimo, vado in bagno e torno... Andrea potresti ricordarmi dov'è il bagno?!" speravo capisse la mia bugia e mi spalleggiasse.

"Vieni ti accompagno" fortunatamente capì.

Arrivate davanti la porta mi sbattè dentro e chiuse la porta a chiave

"Che succede?!" le chiesi "mi hai fulminata poco fa"

"Si, ma non ce l'ho con te... è che mi manchi e mi ha dato fastidio Serena. È da tutta la sera che non fa che attirare la tua attenzione" sospirò.

"Piccola... lo sai che io voglio stare solo con te" le accarezzai il braccio e man mano salii fino al suo collo e alla sua mascella, le guardai le labbra e lei guardò le mie.

Lei mi baciò intensamente e mi strinse dai fianchi, eravamo sempre più un corpo solo

"Mi sei mancata e mi manchi" mi disse poggiando la sua fronte alla mia.

"Anche tu piccola e anche tanto, ti stavo saltando addosso quando sono entrata a casa tua.. poi in camera... e a tavola... quanto te la farò pagare questa non lo puoi neanche immagina... ma dobbiamo aspettare, lo sai..." le dissi facendole un sorriso per rassicurarla che comunque andava tutto bene

"Lo so" sospirò di nuovo " e so anche che è tutta colpa mia" disse abbassando lo sguardo

"Ehi" le disssi alzando il suo viso mettendole una mano sul mento "Non è colpa tua... non sei pronta ed è okay... posso viverti fuori da questa casa per tutto il tempo che voglio... quindi non fare così... anzi che ne pensi se stasera vieni a dormire da me?!" le si illiminarono gli occhi

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora