Capitolo 51

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Svegliarmi con Andrea avvinghiata a me era una delle sensazioni più belle al mondo e mi era incredibilmente mancata.

Eravamo ancora nella sua camera, eravamo riuscite a dormire pochissime ore, ma ne era veramente valsa la pena.

Le accarezzai il viso, osservando quando fosse davvero bella, la sentii farfugliare qualcosa, mentre ancora dormiva, le diedi un bacio sulla fronte

"Mhm" disse sorridendo e si strinse ancora di più a me

"Buongiorno piccola"

"Giorno a te amore" e finalmente aprì i suoi occhi verdi, che uniti al suo sorriso erano qualcosa che riusciva ad uccidermi e a riportarmi in vita ogni volta

"Hai dormito bene?!" le chiesi non smettendo di accarezzarla

"Dormire è un parolone" ridemmo "ma si, per quel poco che ho riposato... l'ho fatto divinamente, tu?"

"Anche io" e le diedi un bacio a stampo "ma adesso dobbiamo alzarci"

"Ma assolutamente no!" si strinse ancora più forte

"Beh tecnicamente tu potresti ancora 'riposare', ma io devo andare ad allenarmi per gli incontri"

"Prevedono anche massaggi questi allenamenti" puntò gli occhi sui miei

"Si" mi limitai a dire

"Oh perfetto" sbuffò e si allontanò, ma io la bloccai

"Piccola..." le presi il viso con entrambe le mani "ho gli ultimi incontri e mi serve per rilassare il corpo" accarezzai le sue guancie "e poi dopo stanotte mi sento un tantino acciaccata" le sorrisi, ma lei sbuffò nuovamente "Andrea, sul serio non succederà nulla"

"Io ti ammazzerei!" mi ringhiò mentre mi avvicinavo alle sue labbra

"Lo hai già fatto stanotte e mi hai lasciato anche un bel messaggio di avvertimento" mi indicai il collo sul quale avevo un succhiotto molto evidente

"Quello è solo l'antipasto, potrei farti qualcosa di molto ma molto peggio!"

"Lo so, ma non servirà" la baciai e dopo una sua iniziale resistenza, poco dopo finalmente cedette e ricambiò il bacio "sono solo tua" le dissi appoggiando la mia fronte sulla sua

"Ricordatelo quando ti farai fare il massaggio" mi pizzicò la guancia

"Ahi!"

"Sta zitta e baciami" e non ci misi nemmeno mezzo secondo per accontentarla.

L'allenamento era finito e mi sentivo molto stanca.

Lara era rimasta seduta ad una panchina e non aveva detto nulla per tutta la durata degli allenamenti.

Aspettava che finissimo per poi dedicarsi a noi.

La prima fu Kate, che con la scusa di aver un impegno, non appena finì il suo massaggio, scappò via lasciandoci sole.

La massaggiatrice mi guardò ed indicò il lettino, mi avvicinai e cercai di rintracciare il suo sguardo

"Potremmo smetterla con questo farsa dello sciopero del silenzio e parlare?!" le dissi nel pieno dell'esasperazione, lei mi guardò semplicemente e poi posò il suo sguardo sul mio collo e un ghigno infastidito le si formò sul volto ed io sospirai "facciamo le adulte e parliamone"

"Non abbiamo nulla di cui parlare Alex"

"E invece si, Lara" sospirai ancora e mi avvinai a lei "ascolta-..."

"No Alex non mi va di ascoltarti... ma non perché non mi importi quello che stai per dire, semplicemente perché è inutile! Tu hai una ragazza, la ami ed io lo so... è pure venita qui" sospirò e si passò nervosamente una mano fra i capelli "ho sbagliato io ad illudermi"

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora