"Jiiiiiingle beeeeeells, jiiiiingle beeeeeells
Jiiiiingle all the waaaaaaaaayyyyy.
Oh, what fuuuuun it is to riiiideeee
iiiiiiin a oooone-horse open sleeeeeigh" canticchiava Sarah"Non la smetterà?!" mi chiese esasperata Vanessa buttandosi nel divano
"No!" rispondemmo con lo stesso stato d'animo sia io che Andrea, mentre mettevamo le ultime palle sull'albero
"Fa così da quando ha aperto gli occhi... mi ha svegliata cantando e lanciandomi la farina, urlando 'neviiiiicaaa'... io la amo, ma non sta bene"
"Mi dispiace per te" scoppiai a ridere "te la sei presa con tutto il pacchetto"
"Potrei sempre mollarla" sbuffò e scoppiammo di nuovo a ridere
"Oooh ecco lo spirito giusto!" disse Sarah sedendosi vicino alla sua ragazza "Tra poco sarà Natale, non è emozionante?!"
"Lo sarebbe se la smettessi di cantare" la ripresi "e ti avviso che hai appena spaventato Vanessa"
Sarah si girò a guardare la sua ragazza in maniera interrogativa
"Amore" iniziò quest'ultima "tu hai un problema!"
"Sono solo contenta... è il nostro primo natale insieme... l'anno scorso non avevamo ancora definito il nostro rapporto, mentre quest'anno so per certo che staremo insieme" le sorrise e subito l'altra ricambiò
"Aww" Vanessa si avvinghiò alla mia amica "quanto sei dolce" e la baciò... bacio che subito diventò più focoso
"Andrea!" richiamai la mia ragazza che assisteva alla scena vicino a me
"Si, concordo... andiamo via!" mi prese per mano e mi portò nella mia camera, lasciando così quelle due psicopatiche alle loro effusioni.
"Cosa faremo la vigilia?!" mi chiese lei, dopo che entrammo in camera
"Non ne ho idea" mi andai a sedere nel letto "I miei ci hanno invitate, come hanno fatto anche i tuoi... non so che fare onestamente"
"Non possiamo neanche riunirle a casa nostra, dato che è ancora un cantiere aperto" sbuffò lei, sedendosi al mio fianco
"Già..." mi sdraiai sul letto mettendo un braccio dietro la testa "ma potreste venire tutti a casa dei miei... lì c'è spazio per tutti... i tuoi potrebbero rimanere a dormire e potremmo sfruttarla come occasione per farli conoscere"
"Vorresti far conoscere mia nonna a tua madre?!" scoppiò a ridere "la traumatizzerebbe" continuò mentre si poggiò alla mia spalla e avvinghiò la mia vita con il suo braccio destro
"Immagino già la sua faccia" scoppiai a ridere, mentre con la mano libera le accarezzavo i capelli "tua nonna che inveisce contro te, dicendo cose assurde e mi madre pietrificata che cerca di capire se la figlia abbia o meno sedotto e abbandonato la signora"
"Dovrò montare delle telecamere! Sarà da immortalare e ricordare a vita" scoppiammo a ridere
"Però sarebbe carino farli conoscere" dissi
"Tecnicamente sarebbe anche ora" mi sorrise
"Beh si... siamo una famiglia ormai"
"Sai..." disse mentre si alzava dalla mia spalla poggiando un gomito sul materasso e la testa nella sua mano, mi guardò negli occhi "mi fa ancora strano sentirti dire queste cose, credevo che non sarei mai riuscita a farti innamorare di me, credevo di non riuscire ad essere ciò che volevi, credevo che mai e poi mai saremmo arrivate a questo punto" le sorrisi e le accarezzai una guancia
"Nel punto esatto in cui siamo ora" continuai io per lei "nel punto in cui tu sei tutto ciò che voglio e che combatterò con le unghie e con i denti per far si che nessuno ci possa mettere i bastoni fra le ruote. Nel punto esatto in cui ho mandato a cagare il mio essere stronza, perché ho capito che non potrei lasciarti a nessun altro, se non a me stessa. Sembra egoista, detto così, ma ti sento mia più di qualsiasi altra cosa"
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L'inizo della fine
RomanceAlex: ossigenata, lesbica dichiarata,tatuata, ama divertirsi e far divertire. Va in università la mattina, studia o pratica sport il pomeriggio, lavora come barlady in un locale. In poche parole si tiene molte impegnata per evitare di pensare troppo...