Capitolo 59

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"Amore" sentii una vocina che parlava delicatamente vicino al mio orecchio "svegliati". Mi lamentai perché ero ancora completamente persa nel mondo dei sogni. "Dobbiamo alzarci" una mano mi accarezzò i capelli e sospirai di piacere. Istintivamente presi Andrea dai fianchi e la feci avvicinare a me e la sentii ridere "Alex non rendere le cose più difficili" ridacchiava "sai quanto amo stare a letto insieme, ma dobbiamo alzarci e andare in università" mi diede un dolce bacio sulle labbra ed io sorrisi ma rimasi con gli occhi chiusi

"Non voglio" risposi con voce roca

"Non fare la bambina" ridacchió ed io la strinsi ancora più forte

"Non voglio" dissi nuovamente

"Amore..." mi richiamò ma sempre con voce dolce e subito aprii gli occhi "buongiorno" mi disse con un filo di voce ed un sorriso che mi aveva già stesa

"Buongiorno splendore" ricambiai il sorriso "mi dai un bacio?!" le chiesi mettendo su una faccia da cucciolo

"Ti ho già dato un bacio" mi rispose ridacchiando

"Quello non era il mio bacio del buongiorno! Lo voglio come si deve!" mi lamentai e corrugai la fronte

"Quanto sei viziata" mi prese in giro ed io mi avvicinai più a lei e le parlai ad un soffio dalle labbra

"Non sono viziata... sono insaziabile" le sorrisi e le guardai le labbra mentre mi misi poggiata sui gomiti. Mi avvicinai piano alle sue labbra, fin quando non si sfiorarono "tanto insaziabile". Le vidi cambiare espressione come se tutto questo la stesse eccitando. I nostri occhi erano fissi e ogni tanto si spostavano sulle labbra dell'altra. Andrea sollevò leggermente la testa e provò a baciarmi, ma io mi spostai e lei corrugò la fronte. "Hai fatto la stronzetta non volendomi dare il bacio del buongiorno" sorrisi vittoriosa "cosa si prova nel sentire frustrazione già di capo mattina?!"

"Dammi un bacio!" mi ordina

"Nah" mi alzai dal letto ridacchiando.

Andrea si alzò subito e mi seguì mentre andavo verso il bagno

"Ehi! Non ti azzardare a lasciarmi così! Dammi un bacio" mi ripeteva

"Il fatto che io ti lasci dominare non implica che tu abbia perso il tuo ruolo da pecorella" le ricordai mente mi lavavo la faccia

"Non me ne frega! Voglio il mio bacio!" si piazzò alle mie spalle ed io le feci la linguaccia dallo specchio "che stronza" sbuffò e subito mi girai prendendola dai fianchi ed invertendo la posizione incastrandola così fra il mio corpo e il lavandino

"Cosa sono?!" le parlai a pochi centimetri dal viso

"Una stronza!" mi ripetè fissando le mie labbra

"Però brami un bacio da questa stronza"

"Non immagini neanche quanto" sospirò e il suo alito caldo si infranse delicatamente sulle mie labbra.

Non risistevo ad averla così vicina e mi fiondai sulle sue labbra. Il bacio fu da subito pieno di passione e finii per prenderla dal sedere ed alzarla e lei incrociò immediatamente le sue gambe alla mia vita sospirando di piacere e soddisfazione. La feci sedere sul mobiluccio e piano piano mi staccai dalle sue labbra ma rimasi con le nostre fronti attaccate

"Buongiorno pecorella" le sorrisi

"Buongiorno lupetto stronzo" ricambiò il sorriso

"Soddisfatta adesso"

"Potrei esserlo di più, ma non abbiamo tempo purtroppo" mi accarezzò la guancia e mi sorrise "ma voglio riprendere da qui questa sera"

"Non sono l'unica insaziabile allora"

L'inizo della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora