Entro in palestra con ben un minuto di anticipo. Ad allenarci oggi c’è ancora Patty per fortuna. Ho sentito dire alla segretaria che Marylin, a causa dell’imminente viaggio per le Hawaii, ha preferito rimanere a casa. Che peccato! Patty non perde tempo e ci fa iniziare subito a correre per tutta la palestra. ‹‹Ragazze, tutte qui!›› ci chiama dopo un po’. Corriamo tutte verso di lei e ci sediamo in cerchio. ‹‹Capisco che è l’ultimo allenamento prima di Natale, ma qui non si fa festa. Fate riscaldamento intanto!›› ordina l’allenatrice. Eseguiamo l’ordine mentre lei controlla alcuni fogli. ‹‹So che la maggior parte di voi va via in queste vacanze… dove andate di bello?›› chiede Patty. ‹‹Tennesse!›› esclama Sharon. ‹‹Italia!›› dico io. ‹‹Messico!›› aggiunge Julia. ‹‹Las Vegas!›› dice Jenna. ‹‹Io e Taylor andiamo a Cabo San Lucas. Te Patty?›› chiede Taylor. ‹‹Non faccio grandi vacanze quest’anno, vado un weekend a sciare ad Aspen. Quella che invidio di più tra voi è Carly… carly, racconta alle tue amiche dove vaii.›› dice Patty. ‹‹Andiamo in Polinesia.›› dice Carly fiera della sua meta natalizia. Fortunata lei! ‹‹Ma il punto non sono le vostre vacanze o le mie. Oggi mi è arrivato il calendario delle gare del prossimo anno. Tenetevi forte, ci sono anche le qualificazioni per le Olimpiadi!›› annuncia Patty. Sono agitata. Non vedo l’ora di sapere quando e dove saranno. ‹‹La prima gara si terrà a san Diego e saranno le selezioni per la squadra californiana da schierare alle selezioni delle olimpiadi. La seconda si terrà a Salt Lake City ed è il campionato per decidere chi andrà alle selezioni delle olimpiadi e parteciperà solo la squadra scelta. Poi abbiamo i pacific rim a Medellin, in Colombia. Dopo abbiamo il trofeo della città di Jesolo e subito dopo i mondiali a Toronto. Poi ci saranno le vere e proprie selezioni per le Olimpiadi. Si terranno a Miami e ne passeranno solo 10. Per questo motivo voglio che lavoriate benissimo tutto l’anno prossimo. Tra quelle dieci voglio vedere voi sette.›› spiega Patty. Sono super emozionata all’idea di partecipare a tutte queste gare! Se dovessi vincerle avrei un biglietto per le Olimpiadi!
Ci alziamo tutte e sette sciogliendo il cerchio che si era creato inotrno a Patty. ‹‹Ferme! Prima di iniziare l’allenamento vi devo dare alcune cose.›› dice l’allenatrice. Tutte ci giriamo nuovamente verso di lei curiose di sapere cosa ci deve dare. ‹‹Spero che sia un regalo di Natale e non una seduta stressante di parallele senza fine.›› sussurra Sharon al mio orecchio. Già, lo spero anche io. Patty sorride e prende una busta bianca che era appoggiata a terra sulla quale era sistemato il calendario delle gare. Ce la mostra sorridendo. ‹‹Secondo te cosa me ne faccio di una busta bianca? La riciclo? La uso per spedire lettere a mia nonna che abita in Minnesota?›› si lamenta Sharon. ‹‹Sharon Alice Smith? E’ possibile che tu abbia sempre da dire? E da quando tua nonna abita in Minnesota? Ero rimasta che abitava in centro.›› la rimprovera Patty. ‹‹Ha ragione, sissignora! Mia nonna non abita in Minnesota, signora.›› risponde Sharon mettendosi sull’attenti come un soldato. Patty la guarda e scuote la testa. ‹‹Menomale che non ti vedo fino a Gennaio…›› dice poi tra sé e sé.
Ritorniamo alla busta bianca: Patty la apre e ci fa avvicinare a lei di nuovo. ‹‹Se Sharon Alice Smith mi fa il piacere di non commentare subito ogni cosa che vede, vi do quello che ho qui. Altrimenti la nostra cara Smith finisce per tre ore di seguito a fare granvolte sulle parallele fino a che non sta male.›› avvisa Patty. Sharon improvvisamente serra la bocca e non proferisce parola. ‹‹Ritornando a noi, care ragazze, stavo dicendo che ho qui una busta. Dentro ci sono alcune cose per voi. Mi è arrivata qualche giorno dopo le gare di Houston e ho pensato che potevo tenervelo come regalo di Natale. Quindi eccomi qui. Finalmente ho il piacere di darvi le vostre prime lettere da parte dei vostri fan!›› continua Patty emozionata. Mi ritrovo a sorridere: non pensavo di avere davvero dei fan a parte la mia famiglia. Patty inizia a estrarre dalla busta fogli su fogli e piccoli pacchettini. ‹‹Allora… queste sono per Carly… Samantha… Julia… Queste sono di Taylor e queste di Jenna… poi abbiamo Sharon Alice Smith e infine la campionessa americana, Sidney.›› borbotta Patty mentre divide i fogli. Ognuna di noi afferra il proprio blocco e inizia a leggerlo.
‹‹Questa è la bimba con cui ho fatto la foto, me la ricordo!›› esclama Jenna guardando uno dei fogli con un’immagine attaccata. ‹‹Nooo, non ci credo! Pure il ragazzo bellissimo mi ha scritto! Ti ricordi, Sam? Quello con il cappello da cowboy!›› urla soddisfatta Julia. ‹‹Possibile che la prima lettera di tutte sia da parte di qualcuno di interessante mentre l’unica che ho preso in mano me l’abbia spedita mia nonna?›› si lamenta Sharon. ‹‹Sul serio? Tua nonna ti ha spedito una lettera nonostante abiti a due passi da casa tua?›› chiede Taylor. ‹‹Si, e senti anche cosa dice: “Cara nipotina, è da un po’ che non ti vedo. Questa settimana io e il nonno siamo partiti per una vacanza di Natale anticipata, indovina dove siamo? In Minnesota! È un posto bellissimo, ma purtroppo domani abbiamo l’aereo per la seconda tappa del viaggio, andremo in Arkansas”. Ora spiegami cosa è andata a fare mia nonna là. Neanche mi ha detto che partiva!›› continua Sharon. Scoppiamo tutti a ridere.
Continuo a sfogliare tutte le lettere che mi ha appena dato Patty. Sono quasi tutte dediche, complimenti, ringraziamenti e qualcuna ha allegata qualche foto. E’ una cosa davvero carina da parte di tutti quelli che Patty ha chiamato i miei fan. È un po’ strano pensare di avere dei fan, persone che ti ammirano e ti prendono come esempio, però è sicuramente una bella sensazione. ‹‹Adesso però è ora di lavorare, basta leggere le lettere e mettiamoci al lavoro!›› dice Patty. Uffa, me ne mancavano solo tre! Lasciamo le lettere su una panca vicino alla porta eci dividiamo sui diversi attrezzi. Io, Taylor e Sharon andiamo alla trave, mentre le altre al tappeto elastico.
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RIGHT NOW (in revisione)
Fanfiction"Dear me, one day I'll make you proud". Sidney, una ginnasta sedicenne italo-americana, dopo le mille delusioni avute dal suo sport in Italia, decide di trasferirsi a Los Angeles nella casa dove abitava la madre con la sua famiglia per avere nuove o...