TREDICI.

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In pochi minuti, giungiamo in spiaggia. Per quanto pochi fossero, in tutti quei minuti non ho fatto altro che guardare Cam (ovviamente mentre lui non mi vedeva) e constatare che la camicia gli sta proprio bene e che lui è proprio bello.

Quando mettiamo piede sulla sabbia, inizio veramente a prendere in considerazione l'idea che Cam mi piaccia. Dopotutto, mi sono sorpresa da sola mentre la notte precedente, per un breve istante, l'ho sognato.

Mi guardo intorno ma non vedo né Nash, né Sharon.

Maledetto ragazzo che forse mi piace! Mi fa correre per poi aspettare!

‹‹Forse non sei proprio tanto lumaca... sono i tuoi cari amici che lo sono!›› si lamenta Cam.

Poco dopo, vediamo spuntare gli occhi color evidenziatore azzurro di Nash in fondo alla spiaggia, seguito dalle ciocche fucsia dei capelli di Sharon. Saluto la mia amica con un abbraccio, nel quale lei riesce a dirmi, senza farsi sentire, che Nash è andato a prenderla sotto casa. 

Iniziamo a passeggiare sulla spiaggia, sotto gli ultimi raggi del sole ormai tramontato. Io e Cam stiamo dietro a Nash e Sharon, che camminano presi da una conversazione di cui non riesco a capire il filo conduttore.

Mentre passiamo davanti alla spiaggia organizzata, noto l'insegna di un chioschetto illuminata da led rosa, gialli e verdi che vende gelato. Senza volerlo, mi brontola lo stomaco. Devo smetterla di non mangiare la sera!

‹‹Mi sembra che qui qualcuno abbia fame.›› constata Cam guardando nella mia direzione.
‹‹Non è colpa mia se non esiste abbastanza tempo per fare tutto e mangiare!›› mi difendo.
‹‹Che ne dite di un bel gelato?›› propone Nash diventando un eroe per il mio stomaco.

Automaticamente, cambiamo direzione prendendo quella per il chioschetto dai led colorati. Tutti e quattro prendiamo un gelato da tre gusti. Ne avrei presi volentieri anche quattro, ma non mi andava di fare l'obesa del gruppo. Giusto per essere coerenti, riesco a finire per prima, nel giro di dieci minuti scarsi, un mega cono al cioccolato, fragola e nutella, guadagnandomi il titolo di mangiona da parte di Sharon e un bel "occhio che poi sulla trave rotoli" da parte di Cam, colui che finì il gelato tre secondi dopo di me.

Continuiamo a camminare lungo la spiaggia dove, per tutta la strada, Nash e Sharon non fanno altro che parlare tra di loro e ridere, come se non esistesse nessun'altro al di fuori di loro. Sento che presto questi due arriveranno al bacio, mentre io e Cam alle mani. Non fa altro che dirmi che domani spaccherò le parallele a causa dell'aumento eccessivo del mio peso dopo il gelato. Non mi stupirei se tra poco volasse uno schiaffo.

Per qualche minuto, direi finalmente, Cam rimane zitto.
‹‹Però c'è da dire che sarebbero proprio una bella coppia!›› mi dice Cam sottovoce indicando Nash e Sharon davanti a noi.
‹‹Sai fare anche pensieri carini?›› chiedo sorpresa.

Quando mai ho parlato! Per la non-so-che-numero volta, mi ritrovo capovolta a testa in giù, ancora una volta nel momento in cui indosso un vestito.

‹‹Oltre ai pensieri carini, sono anche molto bravo a lanciarti in acqua!›› ridacchia Cam mentre io tento di non far rovesciare la gonna del vestito.

Nash e Sharon si girano a guardarci confusi e preoccupati dalle mie urla che chiedono disperatamente di rimettermi con i piedi per terra.

‹‹Te lo dico per l'ultima volta: mettimi giù!›› dico scandendo bene le parole con tono fermo.
‹‹E dai, Cam! Mettila giù!›› dice Nash ridendo mentre la sua mano sfiora quella di Sharon. Cam fa una smorfia, ma poi mi rimette a terra.

Mi giro per regalare a Cam una delle mie occhiatacce, ma non appena lo guardo in faccia, mi accorgo che sta osservando qualcos'altro.

‹‹Pianeta Terra chiama Cameron, rispondete, passo.›› dico sventolandogli una mano davanti al viso.
‹‹Shhh!›› dice lui mettendomi una mano sulla bocca per farmi stare zitta.

RIGHT NOW (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora