NOVE.

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Appena entro nella mia palestra, il tempo di appoggiare l’acqua e il libro di storia, inizia il riscaldamento: corsa, scioltezza (spaccate, ponti e cose terribili simili) e salti.

Dopo aver finito questa prima parte del riscaldamento, la nuova allenatrice si presenta: ‹‹Ciao a tutte ragazze, io mi chiamo Marylin, Marylin Miller. Non so se lo sapete, ma ho una sorella di là in corso base. Si chiama Michelle, mi ha detto che vi conosce. In ogni caso, io sarò la vostra nuova allenatrice insieme a Patty.›› dice.

La guardo bene: è esattamente identica a Michelle. Abbronzata, alta, truccata come la Barbie fashionista. L’unica cosa che la distingue dalla sorella sono i capelli: se Michelle ce li ha biondi, lunghi e con i boccoli, Marylin ce li ha castani e lisci, lunghi fino alle spalle.

Continuiamo con il riscaldamento, poi Marylin ci divide nei soliti gruppi.

‹‹Voi dovreste essere Julia, Samantha, Carly e Jenna, giusto?›› chiede Marylin alle ragazze del gruppo da quattro, che annuiscono tutte e quattro contemporaneamente. ‹‹Okay, voi quattro andate alla trave. Voi tre invece dovreste essere Taylor, Sharon e… Sidney?›› chiede con una nota di disprezzo.

Taylor annuisce a nome di tutte.

‹‹Ah-ah… tu sei quella in classe con Mich, dico bene?›› chiede ancora Marylin indicando Taylor.
‹‹Si, e loro due invece hanno due anni meno di me. Sidney è l’ultima arrivata, però è molto brava.›› spiega Taylor.
‹‹Sidney… ah si, ci sono, sei quella italiana. Mich mi ha detto che hai qualche problema di equilibrio e le parallele sono il tuo punto debole. Corretto?›› dice Marylin.

Ma come fa a sapere Michelle dei miei problemi con le parallele?

‹‹Ti ha sentito mentre raccontavi al suo ragazzo della ginnastica.›› dice Marylin, come se mi avesse letto nel pensiero.

Non ci posso credere.

‹‹Bene, voi tre allora alle parallele!›› esclama entusiasta la Barbie 2. Ecco lo sapevo.

Io e Sharon ci dirigiamo verso gli spogliatoi per prendere i paracalli, quelli che Taylor, da persona intelligente ha portato dentro all’inizio.

‹‹Sharon, ti dico che di storia non capisco una mazza! Cosa c’entra Napoleone con l’Italia? E chi caspita ha vinto alla fine la battaglia di Waterloo?›› mi lamento sfogliando il libro di storia mentre vado negli spogliatoi.
‹‹Sidney, ti ho già detto sei volte che Napoleone viveva in Italia e aveva una casa sull’isola d’Elba! E poi la battaglia l’ha vinta la Settima Coalizione!›› mi ripete per la settima volta Sharon.
‹‹E adesso da dove salta fuori sta Coalizione?›› chiedo esasperata. ‹‹Ma aveva vinto l’ammiraglio Nelson!››
‹‹Sid, quello stava nella battaglia di Trafalgar! Non so più come spiegartelo!›› esclama Sharon.

Lo so, sono senza speranze in storia.

In questo momento stiamo dando uno spettacolo alle ragazze del corso base e ovviamente tra il pubblico c’è anche Cam, che ci guarda ridendo sotto i baffi.

‹‹Va beh, comunque, sta cosa poi finisce nel 1914?›› chiedo mentre cerco ancora la pagina giusta.
‹‹Nooo! Assolutamente no. Nel 1914 inizia la Prima Guerra Mondiale! La battaglia di Waterloo finisce nel 1815!›› ripete Sharon.

Lancio un’occhiata verso Cam e, non appena mi accorgo che sta ridendo, lo fulmino con lo sguardo.

Io e Sharon raggiungiamo gli spogliatoi e, senza mai smettere di discutere a proposito di storia, prendiamo i paracalli e torniamo in palestra.

‹‹Buongiorno eh?›› dice Taylor ironica dato che ci abbiamo messo dieci minuti buoni per prendere i paracalli.

‹‹Alla fine siete arrivate alla conclusione della battaglia di Waterloo?›› chiede ridacchiando.

RIGHT NOW (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora