Capitolo 3

343 10 6
                                    

«Allison svegliati!»
Lydia inizia a spingermi e alla fine mi butta giù dal letto.
«Ma sono le sette!»
Mi alzo e mi rimetto sul letto a pancia in giù.
«Appunto, la colazione è alle sette e mezza.»
Sbuffo e mi giro guardando il soffitto e mettendo le mani dietro la testa.
«Beh, io vado a farmi una doccia.»
Prendo il telefono dal comodino e guardo se ho nuove notifiche ma niente neanche dai miei genitori.
Mi alzo e mi vesto mettendomi una gonna nera e una maglietta corta bianca.
Mi sistemo un po' i capelli e mi siedo sul letto aspettando Lydia.
Dopo un quarto d'ora finalmente esce già vestita e truccata.
«Già pronta?» Mi domanda e io annuisco.
Prendo il telefono e andiamo di sotto a fare colazione.
La prima cosa che vedo è Scott che parla con Stiles.
Lydia mi prende per un braccio e mi porta al loro tavolo.
Ci sediamo e ovviamente io sono vicina a Scott.
«Appena svegliate?» Domanda Stiles dando un morso alla sua brioche.
«Si, Allison è lentissima a vestirsi.» Risponde Lydia sorseggiando una tazza di caffè.
«Immagino.» Dice Stiles ridendo.
«L'autista ha detto che ci dobbiamo muovere.» Ci comunica Scott.
«Ah allora sa parlare!» Dico e lui si mette a ridere.
«Ha sorriso alla sua battuta.» Sussurra Lydia e Stiles annuisce sorridendo.
«Smettetela.» Dico alzando gli occhi.
«Vado in camera a prendere la valigia.»
Mi alzo e Lydia mi ferma per un braccio.
«Prendi anche la mia?» Mi domanda e io sbuffo per poi annuire.
Vado di sopra e apro la camera lasciando la porta aperta.
Vedo tutti i vestiti di Lydia buttati a terra, mi metto una mano sul viso e inizio a raccoglierli.
«Vuoi una mano?»
Faccio un balzo e mi giro trovando Scott appoggiato alla porta.
«No grazie.»
Mi giro ma lui non mi ascolta e mi aiuta comunque.
Rimaniamo in silenzio e raccogliamo tutti i vestiti.
Chiudo tutte le valigie e provo a portarle fuori.
«Aspetta ti aiuto.»
Sta per prendere le valigie ma lo fermo.
«Faccio da sola.» Dico e lui alza le mani in aria.
Le trascino un po' e subito dopo mi giro guardandolo.
«Spostati faccio io.»
Prende le valigie e le porta al pulmino.
Chiudo la porta dietro di me e vado di sotto a chiamare Lydia e Stiles.
«Lydia dobbiamo andare.»
Si alzano dai divanetti e raggiungiamo il pulmino dove Scott ci sta aspettando.
Saliamo e ci mettiamo nei posti di ieri ovvero io e Scott vicini mentre dall'altra parte Lydia e Stiles.
«Hai intenzione di rimetterti le cuffiette e spararti il volume a mille o parlare?» Mi domanda e io mi fermo prima di mettermi le cuffie.
«Credo la prima.» Rispondo facendo un sorriso e lui sbuffa.
«Non abbiamo mai parlato molto, potremmo farlo qui.»
Ci penso un po' e alla fine decido di appoggiare le cuffie sulle mie gambe e girarmi verso di lui per sentire che cosa vuole dirmi di così interessante.
«Di che cosa vuoi parlare?» Domando incrociando in qualche modo le gambe.
«Potremmo dire tutti i difetti buoni e cattivi della persona che abbiamo di fronte a noi.» Suggerisce lui.
«Passo.»
«Dai, puoi dire tutto quello che vuoi.»
«Va bene. Posso farti delle domande?» Chiedo e lui annuisce.
«Perché da un giorno all'altro decidi di parlarmi e di fare il "carino" con me?»
«Non sto facendo il carino, cioè io sono fatto così e credo che anche la Allison che c'è dietro questo muro che ti sei creata sia così.» Dice e io lo guardo mordendomi il labbro inferiore.
«Non c'è nessun muro.»
«Invece si, tu non sei così "malvagia".» Dice ridendo e io faccio un piccolo sorriso
«Un'altra cosa.» Dice e io intreccio il mio sguardo con il suo.
«Non smettere mai di sorridere.»

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora