Capitolo 23

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Sono appena arrivata a casa dei miei genitori e non trovo solo loro ma anche mia zia e Gerard.
Saluto tutti quanti e ci mettiamo a tavola.
«Allora? Come te la cavi?» Mi chiede Gerard.
«Abbastanza bene.» Rispondo sorseggiando un po' d'acqua.
«Il fidanzato?» Domanda Kate ricevendosi un'occhiataccia da mio padre.
«Per ora sto bene così.» Rispondo alzando le spalle.
«Beh, ha detto "per ora".» Dice Kate ricevendosi un'altra occhiataccia minacciosa da mio padre.
«Cambiamo discorso, hai trovato licantropi in giro?» Mi chiede Gerard.
«Ehm no.»
«Bene, allora c'è solo Scott McCall da far fuori.»
«No.» Rispondo facendo girare tutti.
Rimangono tutti in silenzio a guardami e io abbasso lo sguardo, non so perché io abbia risposto così.
«Che cosa vuol dire "no"?» Chiede mia madre.
«Lui non ha fatto niente.» Rispondo abbassando la voce.
«Allison...»
«Lo so, "lui è un lupo mannaro" ma non ha mai fatto del male a nessuno.»
Mi guardano sorpresi e io rimango zitta chiedendomi perché l'ho protetto.
Finiamo di mangiare e ci spostiamo in salotto.
«Domani potremmo andare io e te a fare qualche tiro come ai vecchi tempi.» Dice Kate e io annuisco sorridendo.
«E poi potremmo uscire a fare un po' di shopping.» Aggiunge.
«A quello ci pensa Lydia.»
Ci mettiamo a ridere e io prendo il telefono per guardare l'ora.
«Si è fatto tardi devo andare. Grazie per la cena.»
«Vuoi un passaggio a casa?» Mi chiede Gerard.
«Okay.» Rispondo.
Saluto tutti e esco salendo in macchina con Gerard.
«Tu non ci mentiresti mai, vero Allison?» Domanda e io lo guardo.
«No. Perché dovrei?»
«Non lo so. Volevo esserne sicuro.» Risponde fermando la macchina.
Esco dalla macchina e lui mi fa un cenno con la testa per poi andare via.
Attraverso la strada e nel mentre vedo Scott arrivare.
Non lo guardo neanche che entro in casa, mi tolgo la giacca e vado in cucina.
«Dov'eri?» Mi chiede.
«A cena dai miei genitori. Tu? Eri con Kira?»
«No.»
«Avete litigato? Oppure, non aveva voglia di uscire con te?»
«Allison.» Sbuffa lui.
«Beh, sei ancora in tempo ad andare a casa sua e portarle un mazzo di fiori.»
Incrocio le braccia e lui mi guarda restando zitto.
«È solo una mia amica.»
«Già, solo un'amica.»
Sto per andare di sopra ma lui mi prende la mano fermandomi.
«Allison potresti ascoltarmi solo due secondi?»
Mi metto seduta su una sedia e accavallo le gambe aspettando che inizi a parlare.
«Ieri dovevo già incontrarmi con Kira perché era appena tornata dal Giappone con i suoi genitori allora mi ha chiesto se potevo venire a salutarla. Ci siamo salutati ma poi lei ha incominciato a parlare e alla fine le ho detto di noi.»
Si siede accanto a me e io abbasso lo sguardo.
«Ma ti giuro che tra me e lei non c'è niente perché io amo solo te.»
Lo guardo negli occhi e mi metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Ripeti quello che hai detto.»
«Che tra me e lei non c'è niente.»
«No, dopo questo.»
«Non me lo ricordo.»
«Dai!»
Si mette a ridere e io aspetto che ripeta la frase.
«Che amo solo te.»
Abbasso lo sguardo sorridendo e lui me lo rialza mettendomi una mano sulla guancia.
«Scusa per non avertelo detto prima.»
«Scusami tu, dovevo ascoltarti.»
«Che cosa volevi dirmi ieri?» Mi chiede e io sorrido.
«Non mi ricordo.»
Alzo le spalle e lui si mette a ridere.
«È sulla tua famiglia?»
«Si.»
«Mi volete morto?» Domanda.
«Anche ma non è questo.» Rispondo e lui mi prende la mano.
«Vuoi un indizio?»
Prendo il suo viso con le mani e lascio un bacio a stampo sulle sue labbra.
«Qual'è il secondo indizio?» Mi chiede prendendomi per i fianchi.
«Lo sai già.» Rispondo circondandoli il collo con le braccia, mi sorride e mi bacia.

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora