Capitolo 26

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Dopo una lunghissima mattinata di solo shopping io e Lydia stiamo ritornando a casa con quattro sacchetti pieni di vestiti, trucchi e scarpe.
«Hai visto quel ragazzo carino che ci guardava?» Mi domanda.
«No.» Rispondo e lei sbuffa.
«Con Isaac ci hai parlato però.» Mi ricorda.
«Si, ma lui si è seduto accanto a me. Invece il ragazzo che mi stai dicendo tu no.»
Continuiamo a camminare lungo il marciapiede fino a che Cora non ci viene incontro.
«Hey Cora, tutto bene?» Chiede Lydia guardandola dal basso verso l'alto.
«No, Malia ha perso il controllo e non riusciamo a trovarla. Dovete darci una mano.» Risponde correndo verso il bosco.
«Vai a chiamare Scott.»
«E tu che farai Allison?»
Tiro fuori dalla mia borsa un coltello e le lo mostro.
«Ehm okay. Non so se possa fermare un coyote mannaro.» Dice guardando il coltello insicura.
«Infatti tu andrai a chiamare Scott. Muoviti!» Le ordino.
Inizia a correre facendo attenzione a non cadere dai tacchi e io seguo Cora.
«Aveva mai perso il controllo prima?»
«No, è molto strano.»
Vediamo una figura venire verso di noi e lo guardiamo identificandolo.
«È Isaac.»
Corriamo verso di lui, che ha dei graffi abbastanza profondi, e lo sorreggiamo tenendolo in piedi.
«Non sono riuscito a fermarla. È forte.»
«Molto forte.» Si corregge lui.
«Sta arrivando.» Sussurra Cora guardandosi attorno e tirando fuori i suoi artigli.
«La vedo.» Dice prima di lasciare Isaac e correre tra gli alberi.
«Quanto ci metti a guarire!»
Lo faccio sedere vicino ad un albero e aspetto che venga qualcuno ad aiutarmi.
«Sta guarendo.»
Si guarda il petto e i graffi si ristringono fino a scomparire.
«Un gioco da ragazzi.»
Si alza ma viene scaraventato a terra da Malia e subito dopo vengo scaraventata anche io.
«Ma non c'è la luna piena, perché perde il controllo?!» Domando prendendo il coltello dalla tasca.
«Forse è per la troppa rabbia!» Risponde Isaac trasformandosi.
«Scusami Malia.» Dico prima di lanciare il coltello sulla sua gamba facendola cadere a terra.
Si rialza come se non fosse successo niente e si toglie il coltello lanciandolo il più lontano possibile.
Pagherei per avere qui il mio arco.
Si sta avvicinando pian piano a me ma un ruggito la ferma a pochi passi.
Mi giro e vedo Scott catapultarsi contro Malia.
«Stai bene?» Mi chiede Lydia porgendomi la mano.
«Si, per fortuna.» Rispondo cercando il mio coltello tra le foglie secche.
Lo trovo ma non faccio in tempo a girarmi per colpirla una seconda volta che Scott la tiene per il collo attaccata ad un albero.
Ruggisce il suo nome e lei smette di colpo di dimenarsi.
La lascia appoggiandola per terra e io, Lydia, Isaac, Cora e Stiles ci avviciniamo lentamente.
«Che cosa state facendo? Che cosa ci faccio qui? Perché ho una gamba che mi sanguina?!»
«Scusa.» Sussurro alzando le mani.
«Malia, hai perso il controllo.» Dice Scott aiutandola ad alzarsi.
«È impossibile so benissimo controllarmi.»
«Anche io lo pensavo.» Dice Scott.
«Scusate, non so se vi siete accorti che è pomeriggio. Non c'è la luna piena in cielo.» Ci ricorda Lydia.
«Già.» Dice Stiles annuendo.
«Malia ti ricordi che cosa stavi facendo prima di perdere il controllo?» Chiede Scott.
«Mi stavo esercitando come tutti i giorni con Cora nella riserva.» Risponde lei.
«Hai notato qualcosa di strano rispetto ai giorni precedenti?» Domando e lei nega.
«Aspettate, una cosa l'ho vista.»
«Ovvero?!» Chiede Stiles impaziente.
«Una sagoma tra gli alberi. Mi ricordo che aveva gli occhi color ghiaccio.» Risponde e noi ci guardiamo non capendo.
«Tutto qui?» Domanda Cora.
«Ha detto una frase e alla fine mi sono ritrovata qui.» Risponde lei.
«Andiamo da Derek.»

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora