Capitolo 75

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Inizio a piangere non sapendo che altro fare mentre il liquido sta pian piano entrando in tutto il corpo.
Tra pochi minuti diventerò una come loro, un licantropo.
«Dai Allison.» Dico tra me e me trattenendo le lacrime.
«Devo trovare qualcosa che fermi il liquido prima che mi trasformi.» Dico cercando di far uscire la mia mano dalla catena.
Continuo a tirare mentre la mia mano inizia a sanguinare, stringo i denti dal dolore e tiro ancora più forte facendola uscire del tutto.
Alzo la manica della mia felpa e la slaccio.
Strappo un pezzo della mia maglietta, e la allaccio intorno al mio braccio così da fermarlo per poi tirare giù la manica per non far notare a Theo che ho fermato il liquido.
Inizio a star male e a vedere tutto sfocato, chiudo gli occhi e faccio dei respiri profondi per riprendermi.
«Che hai adesso?» Domando tra me e me.
Dopo un paio di minuti mi riprendo e inizio a tirare l'altra mano per farla uscire.
«Dai!»
Tiro più forte e la faccio uscire, mi sanguinano tutte due ma io cerco di non farci caso visto che adesso devo liberare i piedi.
Vedo un mazzetto di chiavi poggiato sul tavolo, provo ad avvicinarmi ma mi fermo a due centimetri per via delle catene.
Mi allungo più che posso ma inutilmente non riesco a prenderle.
Mi tolgo la scarpa velocemente e la lancio facendole cadere a terra.
Sento la porta aprirsi e dei passi farsi sempre più vicini, prendo le chiavi velocemente e le metto dietro la schiena.
«Ti ho portato da mangiare.» Dice Theo facendomi vedere un sacchetto.
«Ti sei liberata.» Dice indicandomi le mani che hanno sporcato di sangue la felpa.
«Lo sapevo che lo avresti fatto.»
Alza le spalle lui porgendomi un'altra maglia.
«No, tengo questa.» Rispondo e lui aggrotta le sopracciglia passandomi un piatto con della pasta.
La guardo per cinque secondi per poi tirarli un calcio rovesciandola.
Mi guarda ridendo e io faccio un sorrisetto di sfida.
«Devi mangiare.» Dice lui girandosi verso un armadio mentre io prendo il coltello che aveva messo accanto alla pasta.
«Non mi piace.» Mento io e lui si gira per poi accucciarsi davanti a me.
«Dovresti saperlo visto che vorrai stare con me.» Sussurro io.
«E cosa ti piace mangiare?» Mi chiede avvicinandosi e io alzo le spalle.
«Vedo che sta già funzionando.» Aggiunge riferendosi al liquido e io sorrido avvicinando il mio viso al suo per baciarlo.
Circondo il suo collo con le braccia per farlo avvicinare più a me, mette le sue mani sui miei fianchi e mi bacia, stacco un braccio mettendolo dietro la schiena e prendo il coltello impiantandolo nella sua spalla che lo fa alzare di colpo.
Rimetto la mano dietro la schiena e prendo le chiavi aprendo le catene il più velocemente possibile.
Mi alzo e esco dalla porta iniziando a correre per il lungo corridoio buio in cerca dell'uscita.
Vedo una porta di ferro molto grande davanti a me con della luce che fuoriesce da sotto.
«Allison!» Sento ringhiare ma io non mi fermo e apro la grande porta uscendo e ritrovandomi isolata da tutto e da tutti con solo alberi e alberi.
Mi guardo intorno senza mai fermarmi e cerco di individuare una strada o una casa.
Dopo non molto riesco a vedere una strada a pochi passi e io, sempre correndo, la raggiungo.
Vedo una macchina arrivare, sto per alzare le mani per farmi notare ma Theo mi prende per le gambe facendomi cadere.
«Hai fatto la cattiva Allison!» Ringhia lui trascinandomi verso quella casa abbandonata mentre io mi dimeno e urlo chiamando Scott.

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora