Capitolo 24

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I nostri baci sempre più affannosi.
I nostri corpi sudati.
E le nostre mani che si intrecciano e si lasciano più e più volte.
Vorrei che fosse sempre così, solo io e lui.
Ci stacchiamo ormai distrutti e fissiamo il soffitto con solo i nostri respiri che riempiono il silenzio in questa camera buia.
«È vero che mi volete morto?» Mi chiede Scott con ancora il fiatone.
«Io no ma i miei genitori si.» Rispondo.
«Forse è meglio se ci lasciassimo e mi mettessi con Kira.»
Giro la testa guardandolo e lui si mette a ridere.
Prendo il cuscino da sotto la mia testa e le lo lancio in faccia.
«Non ti sopporto.»
Mi giro verso il muro e metto il broncio.
«Stavo scherzando.» Sussurra mettendomi le mani sui fianchi e lasciandomi dei piccoli baci sulle spalle.
«Non ti sopporto comunque.»
Fa una piccola risatina e mi gira verso di lui lasciandomi un bacio a stampo.
Scuoto la testa sorridendo e la metto sul suo petto che ormai è diventato il mio cuscino personale.
Prende le coperte coprendoci e mi lascia un bacio sulla testa mentre sfiora il mio braccio con la mano.
Mi addormento tra le sue braccia ma vengo svegliata subito dopo da un fortissimo rumore.
«Aspetta qui.» Mi dice infilandosi dei pantaloni e andando di sotto.
Metto un maglia e mi siedo sul letto guardando fuori dalla finestra.
Non vedo niente di insolito ma solo alberi e i lampioni che illuminano la strada.
Dopo cinque minuti rientra Scott e si siede sul letto.
«Cos'era?»
«Non lo so, non c'era niente.»
«Sarà caduto qualcosa.»
«Probabile.»
Mi rimetto sotto le coperte e aspetto che venga anche lui.
«Vieni?»
Batto la mano vicino a me per farlo girare ma inutilmente.
«Sembri un cane da guardia.»
Si mette a ridere e si gira mettendosi sotto le coperte.
«Anche ad un chihuahua.» Sussurro.
«Mi stai dando del chihuahua?»
«No.»
Provo a non ridere e lui mi prende i fianchi.
«Adesso ti faccio vedere di cos'è capace il chihuahua.»
Fa illuminare i suoi occhi di rosso e mi bacia e mi mordicchia molto lentamente dal collo fino alla pancia mentre con gli artigli mi sfiora i fianchi.
Fa diventare i suoi occhi marroni e mi guarda sorridendo.
«Eh va bene ti sei aggiudicato il lupetto.»
Si mette a ridere e io mi rimetto nella posizione di prima ovvero la mia testa sul suo petto e le sue mani sui miei fianchi.
«Notte Allison.»
«Notte "lupetto".»

Apro gli occhi con fatica per la troppa luce nella stanza e alzo la testa guardando Scott che dorme ancora.
La porta si apre di colpo e Scott cade dal letto.
«Oggi è sabato!» Grida Lydia e io scoppio a ridere.
«Quindi?» Domanda Scott rialzandosi da terra.
«Come quindi?! Oggi si fa shopping!» Risponde Lydia.
Sta per uscire ma si ferma girandosi verso di noi.
«Voi due state di nuovo insieme?»
«Si.»
«Non ci sto capendo più niente.»
Scuote la testa e esce chiudendo la porta.
«Oggi viene mia zia con noi quindi è meglio se non vieni a meno che tu non voglia vedere sul tuo bellissimo petto scolpito una pallottola d'argento.»
«Tranquilla devo andare con Stiles.»
Li lascio un bacio a stampo e mi alzo vestendomi.
«Voglio andare a fare colazione muoviti!»
Prendo la sua mano e lo alzo dal letto portandolo di sotto.
«Scott secondo te.... Allison! Ciao!» Mi saluta Stiles nascondendo il telefono dietro la schiena.
«Ciao anche a te, Stiles.» Sorrido io e Lydia tira una leggera pacca sulla spalla di Stiles.
«Avete sentito anche voi il fortissimo rumore questa notte?» Chiede Scott.
«Ehm no. Nessun rumore.» Risponde Lydia.
«Sicuri di stare bene?» Domanda Stiles ridendo.
«Sicurissimi.» Risponde Scott guardandomi non capendo.

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora