Capitolo 77

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Sono passati ormai dieci minuti e io non ho ancora detto una parola, ho la schiena a pezzi e le mie urla diminuiscono di volume fino a che non diventano soltanto un sospiro.
Mi frusta una quindicesima volta mentre io stringo le catene nei palmi delle mie mani e chiudo gli occhi facendo scendere delle lacrime dal dolore che mi sta provocando.
Vorrei urlare quella frase al mondo intero ma non voglio rispettare le sue regole e nemmeno stare sotto al suo controllo.
«Cosa devo fare con te?» Chiede fermandosi ormai stufo per non aver detto completamente niente e appoggiandosi al tavolo mentre io faccio dei respiri profondi mettendo la testa sul muro.
«Devo usare delle maniere più forti?» Domanda e io scuoto la testa.
«Togliamo questa fascia, il braccio ti sta diventando viola.» Dice mettendo una mano sul mio braccio ma io lo sposto.
«Dovrai amputartelo se continui a tenerlo.»
Con gli artigli strappa la fascia e io la guardo non facendoci caso.
Non mi importa più niente ormai, voglio solo tornare a casa e non vedere mai più la sua odiosissima faccia.
«Quindi ti arrendi così?» Domanda sorridendo e io annuisco esausta e dolorante.
«Mi stai piacendo sempre di più Allison, lo sai questo?»
Alzo la testa per pochissimi secondi guardandolo negli occhi per poi riabbassarla.
Mi lascia un bacio sulla fronte e esce, subito dopo, chiudendo la porta alle sue spalle.
Chiudo gli occhi e mi addormento non potendone più.
Mi sveglio dopo non molto, almeno credo, da un rumore abbastanza famigliare.
«Dannata Jeep!» Urla qualcuno da fuori che riconosco immediatamente.
«Stiles dovremmo guardare qui dentro.»
Spalanco gli occhi sentendo la voce di Scott e inizio ad emettere dei suoni con la mia voce visto che non posso urlare per via dello scotch sulla mia bocca.
«Hai sentito? Andiamo!»
Spalancano la porta e una luce accecante entra nella stanza facendomi socchiudere gli occhi.
«Allison!»
Sento e apro gli occhi vedendo Lydia davanti alla porta.
«Scott!» Grida lei mentre si avvicina e mi toglie lo scotch dalla bocca.
Vedo Scott correre nella stanza e catapultarsi accanto a me e rompere le catene che mi tenevano ferme le mani e i piedi.
Inizio a piangere e mi catapulto tra le sue braccia, ricambia mettendomi le mani sulla schiena e io faccio un sussulto allontanandomi.
«Che hai?» Mi chiede e io stringo i denti per il dolore.
Mi guarda dietro la schiena e vede tutti i segni lasciati da Theo.
«Oddio Allison!» Dice Lydia mettendosi le mani davanti alla bocca.
«Che diavolo è successo qui?» Chiede Theo facendo finta di niente.
«Qualcuno ha attaccato Allison.» Risponde Scott mettendomi una coperta sulle spalle visto che sono solo in reggiseno.
«S-Scott.» Sussurro e lui si gira verso di me.
«No, non parlare Allison.» Sussurra lui prendendomi in braccio per portarmi alla  Jeep.
Inizia a camminare fino fuori seguito da Lydia, Stiles e tutto il branco, pure Theo.
Mi fa sedere tra i sedili della macchina, sta per girarsi ma io prendo la sua mano fermandolo.
«Sto per diventare una di voi. Devi aiutarmi, ti prego.» Lo supplico io con le lacrime agli occhi.
«Cosa? Come?» Domanda lui confuso e aggrottando le sopracciglia.
«Non so quanto tempo mi resta, ti prego aiutami.» Rispondo quasi in un sussurro e lui annuisce avvertendo il branco.
«Ma come faremo?» Domanda Stiles posizionandosi al posto di guida mentre Scott mi tiene stretto a se.
«Conosco qualcuno.» Risponde lui per poi girarsi verso di me e lasciarmi un bacio casto sulla fronte.
Non so perché ma ho questa sensazione che si senta in colpa.
Metto la mia mano sopra la sua stringendola con le ultime forze che mi rimangono e lo sento rilassarsi.
«Resisti.»

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