Capitolo 31

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Ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo due caffè.
Guardo fuori dalla grandissima vetrata mentre penso ancora a Scott e a come possa avermi fatto questo.
Scuoto la testa e guardo Lydia che muove l'indice in giù e in su sullo schermo del telefono.
«Che fai?» Domando curiosa mentre la cameriera ci porta i caffè.
«Niente.» Risponde senza distogliere lo sguardo dal cellulare.
Alzo le spalle e sorseggio un po' di caffè.
«Tombola!»
Appoggio la tazzina sul tavolo e la guardo sorridendo.
«Ma che cosa?»
«Sono andata a cercare Kira su internet.»
Alzo gli occhi e lei si alza dalla sedia mettendosi accanto a me.
«È lei.»
Mi mostra delle foto e io le guardo molto attentamente.
«Però non ha mai messo foto con Scott.»
Continua a trascinare il dito sullo schermo ma non vediamo niente di insolito.
Ci sono solo foto di lei che tiene una katana oppure lei con i suoi genitori.
«Non l'hai mai vista?» Chiede e io nego.
«Sicura che non sia un Argent? Ha una bella spada.»
«Lydia noi non usiamo spade. E poi quella non è una spada ma una katana.» Puntualizzo.
«È sempre una spada.» Sussurra alzando gli occhi.
Finisco di bere il mio caffè mentre Lydia continua a controllare le foto di Kira.
«Lydia smettila. Ormai non mi interessa più.»
«A me interessa. Devo rompere la faccia a Scott e per farlo mi serve una prova.»
Mi metto a ridere e mi alzo prendendo Lydia per un braccio trascinandola fuori dal bar.
«Va bene se passiamo un attimo dai miei genitori?» Chiedo e lei annuisce.
Ci avviamo verso casa dei miei e una volta arrivate busso alla grande porta d'entrata.
«Mi mette sempre un sacco di ansia bussare a casa tua.» Sussurra lei e io sorrido.
Aprono la porta e vedo mio padre sorriderci e farci entrare.
«Come mai qui?» Ci chiede.
«Volevamo chiederti una cosa.» Rispondo.
«Voleva chiederti una cosa.» Mi corregge Lydia.
Sorride e ci fa sedere sul divano offrendoci un bicchiere d'acqua.
«Sai se esistono creature che controllano la mente degli altri?» Chiedo e lui spalanca gli occhi.
«Non che io sappia.» Risponde.
«Vuoi dire gli esseri con occhi bianchi e con artigli più lunghi di quelli dei licantropi?»
Mi giro e vedo Gerard scendere le scale e sedersi sul divano.
«Si.»
«Nessuno ha mai scoperto i loro nomi ma sappiamo cosa vogliono.»
Io e Lydia ci lanciamo un'occhiata e subito dopo ci giriamo guardando Gerard attentamente per saperne di più.
«Ovvero?»
«Questi esseri sono stati creati....»
«Sono stati creati?!» Chiede Lydia.
«Si. Se mi lasci finire ti dirò tutto.» Risponde Gerard e lei annuisce.
«Come stavo dicendo queste creature sono state create per far fare alle persone ciò che non vogliono fare. Possono far perdere ai licantropi il controllo per uccidere il loro branco come possono far perdere i sensi agli umani per uccidere la propria famiglia. Esiste solo un fluido al mondo per uccidere questi esseri ma che nessuno ha mai trovato. Certe leggende dicono che il fluido si trovi in una grotta e altre leggende dicono che si trovi in una città abbandonata. Solo una Banshee può trovarlo.»
Guardo Lydia per mezzo secondo e ripongo lo sguardo su Gerard.
«Ma non capisco, perché sono state create?» Domando.
«È partito tutto da un uomo che si fidava troppo delle persone ma che poi le ha distrutte creando queste creature.»
«Concordo pienamente.» Sussurra Lydia e io le tiro una gomitata.
«Quindi per distruggerle bisogna trovare questo "fluido"?»
«Si.» Risponde e io mi metto le mani sulla fronte.
«Ma ricordati Allison, se dovresti mai incontrarle non toccarle e non guardarle negli occhi.»

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora