Capitolo 6

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Dovrei parlare con Scott ma non so come iniziare.
Sto camminando avanti e indietro per farmi venire qualche idea mentre Lydia sta leggendo un libro.
«Ti puoi sedere? Mi stai mettendo ansia.»
La guardo e mi sdraio sul letto guardando il soffitto.
«Devi solo dirgli che cosa provi.»
«Questo lo avevo capito, grazie. Potrei aspettare che venga lui a parlarmi.»
«No Allison. Adesso prova con me. Fai finta che io sia Scott.»
Si siede sul letto e accavalla una gamba sull'altra aspettando che inizi a parlare.
«Non so come cominciare.»
Lydia sbuffa e si mette le mani sul viso.
«Allison usa quella maledetta testa almeno una volta!»
«Okay okay, ci sono. Scott, lo so che non sarai d'accordo ma....»
«No! No! No! »
Sbuffo e sbatto le mani sul letto.
«Allora come dovrei fare?»
«Ti faccio un piccolo esempio. "Scott, mi dispiace per ieri sera ma sono un stupida". Lascio continuare a te. Se tutto va bene, vi bacerete e farete moltissime scintille ma quello dipende tutto da te.»
Sorride e io mi metto a ridere.
«Lo so che ti piace.»
«No, non mi piace.»
«Ci credono tutti.»
Giro la testa e la guardo mettendo le mani sulla pancia.
«E anche se mi piacesse non voglio stare con lui.»
«Proprio.»
Siamo rimaste tutto il pomeriggio a parlare e ormai si è fatta sera.
«È meglio se ci vai a parlare adesso.»
«Ci parlerò domani.»
Sentiamo bussare e vediamo Scott entrare.
«Lunedì inizieremo a lavorare per il caso.» Ci comunica.
«Perfetto.»
Provo a non incrociare lo sguardo di Scott con il mio ma inutilmente.
«Dov'è Stiles?»
«È di sotto, sta guardando Star Wars.»
Vedo Lydia alzarsi e prendere il suo pigiama.
«Perché hai preso il pigiama?» Domando non capendo.
«Se non vi vedo uscire e sento rumori abbastanza strani provenire da questa camera io vado a dormire in salotto.»
«Lydia!»
Corre fuori chiudendo la porta alle sue spalle e io e Scott facciamo una piccola risata.
Rimango da sola insieme a lui e rimaniamo in silenzio scontrando i nostri sguardi due o tre volte.
Guardo in basso e disegno con le dita cose a caso sulle mie gambe.
«Possiamo parlare?»
Annuisco e lui si siede sul letto di Lydia guardandomi.
«Perché sei andata via ieri?»
«Mi stavi per baciare.»
«Che c'è di male?»
«Lo sai.»
Lo guardo e lui rimane in silenzio.
«Non capisco perché adesso che siamo partiti per questo stupido viaggio ti piaccio così tanto.»
«Mi sei sempre piaciuta.»
Rimango in silenzio non sapendo che altro dire, guardo in basso e faccio un minuscolo sorriso.
«Io ti piaccio?»
Non so che dire, sono in palla. Potrei ascoltare le parole di Lydia o rimanere sulla mia idea di rimanere amici.
«Preferisco rimanere amici.»
«Perché non mi dici quello che provi?»
«Sai che non posso.»
Lui si alza e si mette affianco a me.
«Non sarà per la tua famiglia?»
«Mi sono promessa di non fare cavolate durante il viaggio e questa è una di quelle.»
Incrocio le gambe e lui guarda in basso.
«Allison tuo padre non è qui e neanche tua madre. Hai diciott'anni puoi fare quello che vuoi anche scegliere con chi stare.»
«Tu la fai facile ma non sai cosa vuol dire stare in una famiglia di cacciatori.»
«Hai ragione, ma tu non sai come ci si sente quando una persona non vuole dirti ciò che prova.»
So che si sta riferendo a me ma io non voglio cambiare idea quindi rimango zitta.
«Proverò a tutti i costi a farti cambiare idea.»
Si alza e va verso la porta.
Sta per andarsene ma la mia voce esce dalla mia bocca fermandolo a pochi centimetri dalla maniglia.

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora