Ti odio ma ti amo

Capitolo 65

«Allison aspetta.» Ansima lui e io mi stacco guardandolo.
«Non ti va?» Chiedo prendendo fiato.
«Si ma ho sentito qualcosa.» Risponde alzandosi e infilandosi i pantaloni.
Sbuffo coprendomi con la coperta e mi siedo sulla sedia aspettandolo.
La porta si chiude di colpo e la finestra si spalanca, mi alzo di scatto e mi avvicino lentamente alla porta.
«Scott non è divertente.» Dico allontanandomi dalla finestra davanti a me.
Vedo degli artigli graffiare il muro e sono sicurissima che quelli non sono di Scott.
Rimango il più possibile in silenzio mentre riesco ad individuare la bestia del tutto che entra molto lentamente.
«Allison?» Mi richiama Scott da fuori ma io resto in silenzio per non far agitare la bestia.
Inizia a battere sulla porta ciò che fa girare la bestia verso di me e inizia a camminare molto lentamente.
Prendo il mio arco che non è molto lontano e lo punto verso la creatura che si ferma e resta a fissarmi come se non volesse farmi del male.
«Allison apri la porta!» Urla Scott ma io resto immobile guardando la bestia negli occhi.
Fa un piccolo ruggito, lascia una cosa a terra per poi girarsi e uscire da dove era entrata, Scott apre la porta e mi viene incontro.
«Stai bene? Ti ha fatto qualcosa? Allison?» Domanda mettendomi una mano sulla guancia e io mi giro guardandolo.
«Sto bene tranquillo. Non mi ha fatto niente e non mi voleva fare niente.» Rispondo e lui mi guarda confuso.
Mi allontano da lui e vado verso l'oggetto che ha lasciato a terra la bestia ovvero un piccolo pezzo di tessuto blu.
«Cos'è?» Mi chiede Scott.
«Non lo so. Però non mi è nuovo.» Rispondo guardandolo attentamente per poi appoggiarlo sulla scrivania.
Mi siedo sul letto guardando la finestra e Scott si mette accanto a me mettendomi una mano dietro la schiena.
«Non capisco.» Sussurro.
«Cosa?»
«Il perché non mi abbia fatto del male.» Rispondo cercando di pensare.
«Forse perché assomigli molto a Marie Jeanne e quindi si è confuso.»
«Marie Jeanne.» Sussurro alzandomi e prendendo il pezzo di stoffa blu.
«Questo è un pezzo del suo vestito, potrebbe averla...»
Non concludo la frase che metto le mani davanti alle bocca non credendoci.
«Allison potrebbe averla solo morsa oppure stava combattendo e il suo vestito si è strappato.» Dice lui per tranquillizzarmi.
«Forse, ma non sappiamo perché sia venuta qui. Che cosa voleva?» Chiedo sempre più confusa.
«Non lo so.» Risponde baciandomi la fronte.
«Devo trovarla.» Dico alzandomi dal letto e prendendo l'arco.
«Allison non a quest'ora.» Dice Scott mettendomi le mani sulle spalle e facendomi indietreggiare.
«Ci andremo domani insieme a Lydia, Stiles, Isaac e tutto il branco.» Aggiunge e io annuisco mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Promettimelo.» Sussurro guardandolo e lui alza le mani.
«Promesso.» Sussurra lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.
«No aspetta, domani devo andare a pranzo dai miei genitori.» Dico sbuffando e mettendomi le mani davanti al viso.
«Non puoi saltare?» Mi chiede.
«No, non posso saltare. Dovevo andarci oggi ma non ci sono andata perché volevo stare con te e se salto anche domani mi uccidono.» Rispondo alzando gli occhi e buttandomi a peso morto sul letto.
«Potremmo andare nel bosco appena avrai finito con i tuoi.» Propone lui e io annuisco.
«Va bene.» Sussurro per poi guardarlo e sorridere.
«Cosa c'è?» Mi chiede sdraiandosi accanto a me.
«Potresti venire con me.» Sussurro e lui spalanca gli occhi deglutendo.
«Con tutti quei cacciatori? Non se ne parla.» Dice e io scoppio a ridere guardando la sua espressione.
«Scherzavo, non ti avrei mai invitato a pranzo con i miei genitori.» Sussurro e lui tira un respiro di sollievo, abbasso le mani e levo i suoi pantaloni lanciandoli un un punto indefinito della camera.
«Dove eravamo rimasti?» Mi chiede baciandomi il collo e intrecciando le sue mani con le mie.
«Qui.» Rispondo mettendomi a cavalcioni su di lui e iniziando a baciarlo.