Capitolo 54

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Finalmente abbiamo sconfitto quelle creature ora ci manca solo la bestia del Gévaudan infatti domani andremo da Derek.
Stiamo ritornando a casa per andare a dormire "in pace" e per stare tranquilli.
Appena entro in casa tiro un sospiro di sollievo e mi sdraio a pancia in su sul divano.
«Io vado a dormire.» Ci comunica Lydia andando direttamente in camera.
«Io anche.» Dico alzandomi e facendo un cenno a Scott di venire di sopra.
«Mi lasciate da solo?!» Domanda Stiles incrociando le braccia.
«Dai fratello, stai qui un po'.» Lo supplica.
«Okay.» Sbuffa Scott sedendosi accanto a Stiles.
Vado di sopra ridendo e entro in camera chiudendo la porta alle mie spalle.
Non faccio in tempo a distendermi sul letto che il mio telefono inizia a squillare.
Guardo lo schermo per vedere chi mi stia chiamando a quest'ora.
Papà.
Lo guardo tre secondi per poi prenderlo e rispondendo.
-Ciao papà, come mai mi hai chiamato a quest'ora? È successo qualcosa?
-No tranquilla, io e tua madre volevamo sapere se domani ti andrebbe di venire un po' da noi.
-Ehm okay, per che ora?
-Quando vuoi, noi ti aspettiamo.
-Okay a domani.
Metto giù e mi siedo sul letto guardando il cellulare.
Da quando mio padre mi chiama per venire da lui?
Mi faccio mille domande per poi appoggiare il telefono sul comodino e togliermi la maglietta per mettermi una canotta e dei pantaloncini.
Sento la porta aprirsi e vedo Scott camminare sulle punte ed entrare.
«Ti ha lasciato andare?» Domando sorridendo.
«Si è addormentato.» Risponde ridendo e mettendomi le mani sui fianchi.
Mi alzo sulle punte per arrivare alle sue labbra per unirle e mettere le mani dietro al suo collo.
«Allison.» Mi sussurra e io mi fermo guardandolo negli occhi.
«Tu mi ami?» Mi chiede.
«Certo che ti amo, scemo.» Rispondo sorridendo e lui mi riprende a baciare.
«Perché mi hai fatto questa domanda?» Aggiungo fermandomi una seconda volta.
«Così.» Risponde e io lo guardo confusa.
«Forse è meglio se andiamo a dormire.» Suggerisco sdraiandomi sul letto.
Si mette accanto a me appoggiando le braccia sui miei fianchi mentre io appoggio la testa sul suo petto.
«Domani devo andare dai miei genitori.» Dico e lui annuisce baciandomi la fronte.
«Come farò con Derek?»
«Tranquilla ci parlerò io.» Mi sussurra e io chiudo gli occhi.

Mi sveglio con mezzo braccio addormentato e con tutti i capelli disordinati.
Sbuffo e con la mano cerco Scott che sta dormendo ancora.
Mi stropiccio gli occhi e mi alzo andando in bagno, mi faccio una doccia veloce e mi vesto di già per andare dai miei genitori.
Apro le finestre facendo entrare un po' di luce e Scott si mette un braccio davanti agli occhi mugugnando.
«Alzati dormiglione.» Dico scuotendolo un po'.
«Sembri mia madre.» Borbotta e io mi metto a ridere.
Scendo di sotto trovandomi Lydia con una tazza di caffè in mano e tutti i capelli scompigliati guardarmi e sorridermi.
«Dormito bene?» Chiedo.
«Benissimo.» Risponde appoggiando la tazzina sul tavolo e disegnando qualcosa su un foglio.
Prendo anche io un po' di caffè e mi siedo accanto a lei.
«Che cos'è?» Chiedo e lei sposta il braccio mostrandomi il disegno ovvero ancora quel maledettissimo albero, il Nemeton.
«Lydia stai ancora disegnando questo albero. Perché?» Dico e lei alza le spalle.
«Senti qualcosa?» Domando e lei mi guarda.
«Si che mi stai facendo troppe domande.» Risponde e io alzo gli occhi sorridendo.
«Dai Lydia.» La supplico io.
«No non sento niente, è solo da qualche giorno che continuo a disegnare questo e non so che cosa voglia dirmi.»
«Forse c'entra qualcosa con la bestia.»

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora