Capitolo 55

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«Dici che potrebbe c'entrare con la bestia?» Mi chiede Lydia guardando il disegno dall'alto al basso.
«Non lo so. Ci penseremo dopo adesso devo andare dai miei genitori.» Rispondo prendendo la giacca e aprendo la porta di casa.
«Allison aspetta.»
Mi fermo e Scott si avvicina lasciandomi un bacio a stampo e mettendo la mano per non so quale motivo nella tasca della mia giacca.
«A dopo.»
Esco iniziando a camminare, metto la mano dentro la tasca e tiro fuori un bigliettino con su scritto "ti amo".
Sorrido e lo rimetto dentro scuotendo la testa.
Faccio la strada abbastanza velocemente non vorrei incontrare bestie strane o esseri che ti controllano la mente.
Arrivo davanti la porta dei miei genitori e busso due volte, mio padre mi apre e, sorridendo, mi fa entrare.
«Come stai?» Mi chiede prendendomi la giacca.
«Bene, voi?» Domando e lui annuisce per poi rispondere con un "tutto bene".
Mi dirigo in soggiorno dove trovo mia madre, che mi guarda come se mi fossi vestita chissà come, e Kate e Gerard che mi guardano sorridendo.
«Ciao tesoro.» Mi saluta Kate abbracciandomi, sorrido e ricambio.
Dopo aver salutato anche Gerard e mia madre mi siedo accanto a Kate e mio padre.
«Dovete dirmi qualcosa in particolare?» Domando per togliermi tutti i dubbi.
«No assolutamente, volevamo solo fare un pranzo in famiglia come ai vecchi tempi, non ti va?» Chiede Gerard.
«No no, va benissimo.» Rispondo facendo un mezzo sorriso.
«Bene allora andiamo a mangiare.» Aggiunge alzandosi.
Ci disponiamo a tavola e rimaniamo in silenzio lanciandoci diverse occhiate, un silenzio abbastanza angosciante.
«Hai iniziato ad andare a scuola? Devi finire la quinta.» Mi ricorda mio padre prendendo il bicchiere di vino davanti a lui.
«No. Devo finire una cosa prima.» Rispondo appoggiando la forchetta sul tavolo.
«Cosa?» Chiede mia madre guardandomi.
«Non è importante.» Rispondo scuotendo la testa.
«Allora dovresti andare a scuola visto che non è importante.»
«Victoria.» La zittisce mio padre.
Restiamo di nuovo in silenzio e a me inizia a vibrare il telefono.
Abbasso lo sguardo e lo sblocco guardando chi mi possa aver scritto.
Notifica da Scott.
«Quindi Allison ti trovi bene a casa con quel licantropo e il suo stupido amichetto?» Domanda Gerard facendomi alzare la testa.
«Si cioè non ci parliamo molto.» Mento io.
«Parlami un po' del licantropo.» Dice Kate addentando un pezzo di carne.
Rimango un po' in silenzio mentre il mio telefono continua a vibrare.
«Che cosa dovrei dirti?» Domando e lei mi sorride.
«È carino? Provi qualcosa per lui?» Mi chiede ricevendosi una occhiataccia da mio padre e mia madre.
«Ehm, devo andare un secondo in bagno arrivo subito.» Dico alzandomi e andando di sopra in una camera qualunque.
Faccio un grosso sospiro e prendo il telefono provando a chiamare Scott.
-Allison devi venire subito qui.
-Si arrivo.
Metto giù e mi giro per uscire ma mi trovo davanti Gerard che mi guarda sorridendo.
«Questo non è il bagno.»
«Lo so, dovevo solo fare una telefonata.»
Esco dalla camera e scendo di sotto per comunicare ai miei genitori che devo andare.
«Non puoi rimanere qui ancora un po'?» Mi chiede Kate.
«No devo proprio andare, potremmo uscire a cena un giorno.» Rispondo e loro annuiscono.
«Aspetta ti prendo la giacca.» Dice mio padre alzandosi e accompagnandomi all'entrata.
Mi passa la giacca e io la metto per poi aprire la porta.
«Ti è caduto questo.»
Mi giro e vedo mio padre con il bigliettino di Scott in mano.
Lo prendo subito e lo rimetto in tasca, lo saluto e esco correndo a casa.
Appena arrivo vedo un'ambulanza andare via e io corro in casa vedendo Stiles con le mani tra i capelli e Scott che cammina avanti e indietro.
«Che è successo? Dov'è Lydia?» Domando preoccupandomi.
«Siamo stati attaccati.»

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora