Capitolo 39

175 5 0
                                    

«Aspetta! Hai sentito?»
Mi giro verso il Nemeton e mi avvicino per vedere da dove venisse quella voce.
«Lydia sei tu?»
«Allison.» Sento dire con una voce che viene quasi coperta dal forte vento.
«Isaac aiutami!»
Iniziamo a spostare le foglie secche dal terreno ed a un certo punto vediamo una piccola botola.
Cerco di aprirla ma inutilmente, Isaac mi sposta con una mano e con un pugno la apre.
Vedo Lydia con solo una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini seduta a terra tremante.
«Lydia!»
La tiriamo fuori è una volta uscita mi butto tra le sue braccia delicatamente per non farla cadere.
«Scusa per non essere rimasta lì con te, quando quelle creature ti hanno preso.»
Si stacca dal l'abbraccio e mi guarda scuotendo la testa.
«Devo raccontarvi tantissime cose ma prima passatemi una felpa!» Dice e io mi metto a ridere passandole la maglia.
«Ho trovato il fluido.» Mi sussurra passandomi una boccetta con un liquido nero al suo interno.
Isaac fa un forte ruggito per chiamare gli altri che arrivano in meno di cinque minuti.
«Vi prego possiamo andare?» Domanda Lydia tremando come una foglia.
«Si.» Rispondo abbracciandola.
Saliamo sulla Jeep e ci avviamo verso casa con il branco per sentire che cosa ha da dirci.
Entriamo e ci disponiamo in soggiorno guardando, senza far nessun rumore, Lydia.
«Voi pensiate che io sia stata presa da quelle creature, giusto?» Ci chiede e noi annuiamo.
«Beh, non sono stata presa da loro anzi mi volevano aiutare a cercare il fluido.» Risponde e noi ci guardiamo abbastanza confusi.
«Tu ci stai dicendo che quelle "cose" non sono cattive?» Domanda Cora.
«Esatto.» Risponde Lydia annuendo.
«Allora perché ci fanno perdere il controllo per ucciderci tra di noi?»
«Non è colpa loro.» Dice Lydia confondendoci ancora di più.
«Di chi allora?» Domanda Stiles non capendoci più niente.
«Anche loro sono sotto il controllo di una persona ovvero la persona che li ha creati.» Risponde lei.
«Ma è morta da tempo ormai.» Ci ricorda Scott.
«È ritornata in vita.»
«Come?» Chiede Stiles.
«Non lo so.»
«Siamo a Beacon Hills.» Li ricorda Cora.
«Ma è impossibile!» Dice Stiles.
«Infatti, siamo a Beacon Hills.» Li ricorda, una seconda volta, Cora e Stiles sbuffa.
«Questi esseri ci controllano, non per colpa loro ma per colpa della persona che li ha creati?» Domando e Lydia annuisce.
«Mi hanno dato loro il fluido. Mi hanno detto che, quella persona, è più forte con le creature.» Aggiunge.
«Quindi vogliono che li uccidiamo?» Domanda Stiles.
«Si.» Risponde Lydia.
«Aspetta, ma tu come fai a capirli?» Chiede Erica.
«Non lo so è come se parlassero come le persone normali.»
Restiamo a parlare quasi tutta la notte e alla fine il branco se ne va e restiamo solo noi quattro.
«Potrei immergere le punte delle mie frecce nel fluido.» Suggerisco.
«Si, potresti fare così.» Dice Stiles annuendo e sbadigliando contemporaneamente.
«Okay.» Dico alzandomi e andando di sopra in camera.
Appoggio il fluido sulla scrivania e prendo le mie frecce da sotto il letto.
Mi giro e mi ritrovo Scott davanti, che mi fa fare un balzo facendo cadere le frecce a terra.
«Scott!» Dico mentre mi accuccio a terra per raccogliere le frecce cadute.
«Tu mi vuoi far prendere un infarto?» Domando e lui fa una piccola risatina prendendo una freccia.
Metto le frecce sulla scrivania per poi girarmi verso Scott aprendo la mano davanti a lui.
«Posso riaverla?» Chiedo e lui nega alzando il braccio in alto.
Sbuffo e mi avvicino alzandomi sulle punte per cercare di raggiungerla ma ovviamente non ci arrivo.
«Dai Scott!» Grido come una bambina e lui si mette a ridere.
«Va bene, tieni.»
Abbassa la mano e io faccio per prenderla ma lui mi prende i fianchi e mi bacia.
«Scemo.» Prendo la freccia ridendo e mi siedo su una sedia accanto a lui. 

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora