Capitolo 50

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«Scott?»
Li metto una mano sulla spalla e lui si gira di scatto con gli occhi rossi facendomi fare un balzo.
«Vai via!»
Non me lo faccio ripetere un'altra volta che esco dalla camera correndo e iniziando a battere ripetutamente sulla porta della camera di Stiles.
Mi aprono subito e io entro chiudendo la porta a chiave.
«Allison, cos'hai?» Mi chiede Lydia spaventata.
«Scott ha perso il controllo un'altra volta.» Rispondo ansimando.
«Dov'è il tuo arco?» Domanda Stiles.
«L'ho lasciato in camera.»
Sentiamo battere sulla porta e ci guardiamo restando zitti.
«Che facciamo?» Sussurra Lydia.
«Devo cercare di fermarlo.» Sussurro avvicinandomi ma vengo fermata da Stiles.
«Sei fuori di testa? Tu resti qui. Adesso chiamo Derek.» Sussurra lui allontanandomi dalla porta.
Prende il telefono e si gira verso Lydia digitando il numero di Derek.
Prendo una felpa dalla sedia e mi avvicino lentamente alla finestra aprendola.
Lo so che non dovrei ma devo farlo, non voglio che faccia del male a Stiles o a Lydia.
«Allison!»
Esco dalla finestra e faccio un salto atterrando nel giardino.
«Scott! Vieni a prendermi!» Grido iniziando a correre verso il bosco.
Sto correndo come non mai, le gambe mi fanno male e ho il cuore che accelera sempre di più.
Mi nascondo dietro un albero e mi appoggio per riprende fiato.
«Allison, dove sei?»
Trattengo il respiro mettendomi una mano davanti alla bocca e sbircio per guardare dove sia.
Lo vedo a pochi metri di distanza con i suoi occhi rossi cercarmi e i suoi artigli graffiare i tronchi degli alberi.
Non posso continuare a correre mi raggiungerebbe subito.
Mi guardo attorno cercando qualcosa e il mio sguardo si ferma su una trappola per orsi.
Non voglio fargli del male ma devo fermarlo in qualche modo.
Prendo un bel respiro e inizio a correre verso la trappola, lui se ne accorge e mi viene dietro.
Faccio un salto per non finirci dentro mentre la gamba di Scott finisce proprio nella trappola che si chiude a sua volta.
Inizia a ruggire e ad urlare dal dolore mentre la sua gamba inizia a sanguinare.
«Te ne pentirai!» Mi urla cercando di liberarsi.
«Scusami.» Sussurro per poi correre via da lì.
Continuo a correre finché non sento e non vedo più niente ma solo e solamente alberi e foglie secche a terra.
Mi guardo attorno disorientata e mi accuccio mettendomi le mani tra i capelli.
«Allison!» Ruggisce Scott.
Mi tappo le orecchie e mi metto a piangere non potendone più.
Sento qualcosa toccarmi la spalla e io faccio un balzo cadendo a terra.
Vedo Isaac davanti a me e io mi alzo abbracciandolo.
«Che succede?» Mi chiede confuso.
«Scott ha perso il controllo un'altra volta, io non ne posso più!» Rispondo tra un singhiozzo e l'altro.
Sentiamo un forte ruggito e Isaac si mette davanti a me trasformandosi.
Vediamo Scott arrivare con la gamba praticamente guarita con solo i Jeans strappati e io mi nascondo dietro a Isaac.
«Spostati.» Dice Scott ma lui rimane fermo davanti a me.
«Spostati!» Ruggisce successivamente mostrando gli occhi da Alpha e Isaac risponde ruggendo e non spostandosi da lì.
«Bene, allora ucciderò anche te.»
Si avvicina a noi sempre di più ma sviene a pochi metri.
Ci guardiamo abbastanza confusi e noto Marie Jeanne con l'arco puntato verso di noi e una sua freccia sulla schiena di Scott.
«Si riprenderà?» Domanda Isaac e lei fa un cenno con la testa per poi andarsene.
Mi avvicino a Scott avvicinandomi e mettendo la sua testa sulle mie gambe mentre Isaac mi mette una mano sulla spalla.
«Non puoi continuare così, Allison.» Mi dice e io abbasso lo sguardo.
«Lo so.» Sussurro mettendo una mano sul viso di Scott.
«Se continuerà a perdere il controllo qualcuno dovrà ucciderlo prima che uccida te.»
«Non mi farebbe mai del male.» Continuo a ripetermi.
«Lo so che Scott non ti farebbe mai del male ma finché è sotto il controllo di quelle creature nessuno può fermarlo.»
Rimango a fissarlo mentre faccio scendere delle lacrime.
«Neanche tu.» Aggiunge.

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora