Capitolo 45

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«Ci stai dicendo che forse una tua antenata è ritornata in vita e sta cercando questa bestia?» Mi chiede Lydia.
«Si.» Rispondo annuendo.
«Perfetto, abbiamo anche un secondo problema adesso.» Dice Stiles sbuffando.
«Non credo che sia un problema, non vuole farci del male.» Dico.
«Nooo! Ha lanciato una freccia sulla mia Jeep e ha colpito il branco di Derek ma non vuole farci del male.» Ironizza lui.
«Perché forse il branco di Derek la ha attaccata? Lo ha fatto per proteggersi.»
«E allora come spieghi il fatto della Jeep?» Mi chiede alzando un sopracciglio.
«Forse stava mirando alla bestia e per sbaglio l'ha lanciata sulla Jeep.» Rispondo.
«Si, potrebbe essere.» Sussurra e io mi metto a ridere.
«Quindi abbiamo anche la bestia da cercare?» Domanda Scott.
«Si, potrei cercare di parlare con Marie Jeanne.» Rispondo e lui annuisce.
«Cosa le dici? "Ciao, sono un Argent e voglio aiutarti con la bestia." Lo sai che parlerà francese?» Chiede Stiles.
«Beh, un po' lo capisco.» Rispondo e lui scuote la testa.
«Devo solo cercarla.» Aggiungo.
«Sicura che sia ritornata in vita?» Domanda Lydia.
«Non lo so, ma devo provarci.» Rispondo alzandomi dalla poltrona.
«Scusate ragazzi ma sono stanchissima.» Dico.
«Tranquilla.» Mi dice Lydia.
Sorrido e vado di sopra in camera, sdraiandomi sul letto e guardando il soffitto.
Metto le mani sulla pancia e faccio un sospiro spostando i capelli dal viso.
Mi giro e chiudo gli occhi provando ad addormentarmi ma delle mani mi circondano i fianchi prima che possa farlo.
Mi giro di colpo per lo spavento e vedo Scott che mi sorride lasciandomi un bacio sulla guancia.
«Scusa.» Sussurra lui e io mi metto a ridere.
«Sei molto silenzioso.» Sussurro rigirandomi.
«Già.» Sussurra appoggiando la testa sulla mia spalla.
Rimango così per un po' ma alla fine mi giro e lo abbraccio.
«Hey. Tutto bene?» Mi chiede accarezzandomi il fianco.
«Si.» Rispondo mettendo le mani sul suo petto.
«Sicura?»
Annuisco e lui mi sposta i capelli dal viso per poi baciarmi la fronte.
Lo guardo negli occhi e li prendo il viso tra le mani baciandolo.
Ricambia prendendomi per i fianchi e mettendomi sopra di lui.
Sentiamo un telefono squillare e Scott prende il suo rispondendo.
«Dimmi mamma.» Risponde mentre mi accarezza la schiena alzandomi appena la maglietta e lasciandomi dei brividi lungo tutto il corpo.
«Si tutto bene, tu?»
Nel frattempo che parla con sua madre mi appoggio al suo petto mettendo le mani sotto la sua maglietta.
«Okay, a domani.»
Spegne il telefono e lo rimette sul comodino, mettendolo in silenzioso.
«Mia madre ci ha invitati a cena, per te va bene?» Mi chiede.
«Certo.» Rispondo e lui sorride.
«Dove eravamo rimasti?»
Si avvicina unendo le nostre labbra e io li metto le mani dietro al collo ricambiando.
Mi prende la maglietta e la leva buttandola a terra e io faccio la stessa cosa con la sua canotta.
Mi prende per i fianchi e si gira mettendomi sotto di lui.
Affondo le dita nei suoi capelli e lo avvicino a me facendolo poggiare sugli avambracci e approfondendo di più il bacio.
Sposto le mani dal collo fino ad arrivare ai suoi Jeans e toglierli.
Inizia a baciarmi lentamente dal collo fino alla pancia che mi fa andare in palla totale, lui se ne accorge e sorride.
Incrocia le mani con le mie mentre mi bacia e mi mordicchia la pancia.
«Mi fai il solletico così.»
Sorride e ritorna sulle mie labbra rimettendo le mani sui miei fianchi.
Veniamo fermati di colpo da un rumore e io mi stacco da Scott.
«Cos'era?» Chiedo spalancando gli occhi e spostandomi andando a controllare.
Vedo una freccia poco più in basso dalla finestra, alzo lo sguardo e vedo la figura di prima guardarmi.
«È lei.»

Ti odio ma ti amo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora