Stiamo girando a vuoto per almeno un quarto d'ora per cercare questo maledettissimo portale ma non riusciamo a trovarlo.
«Ragazzi si sta facendo buio, forse è meglio se andiamo a casa.» Ci comunica Stiles.
«Si.» Rispondo dando un'ultima occhiata in giro.
Salgo sulla Jeep e ci avviamo verso casa parlando di come potremmo trovarlo e di come potesse essere fatto.
«E se si trovasse vicino al Nemeton?» Domando.
«Può darsi.» Risponde Scott guardando fuori dal finestrino.
Appena arriviamo scendiamo dalla Jeep mentre Stiles rimane seduto e Scott lo guarda come per dire "che cosa stai facendo?".
«Devo andare da Lydia. Non mi fido a lasciarla da sola.» Dice e noi annuiamo entrando in casa.
«Secondo me il portale si trova vicino o nei dintorni del Nemeton, ne sono sicura.» Dico guardando Scott.
«Domani andremo a vedere.» Dice sedendosi sul divano e guardando il soffitto.
«Mi spieghi perché tuo nonno non ha cercato di uccidermi come fa la gran parte delle volte?» Domanda e io mi metto a ridere.
«Non lo so. Forse perché c'erano i medici e delle persone.» Rispondo mettendo la giacca sulla sedia.
«Probabile.» Alza le spalle lui e a me viene in mente di quando mio padre aveva preso il bigliettino che Scott mi aveva lasciato in tasca.
«Non ne sono sicura ma forse mio padre sa che stiamo insieme.» Sussurro e lui spalanca gli occhi.
«Te lo ha detto? Ci ha visti?» Domanda preoccupandosi.
«No però ha preso il bigliettino che mi avevi lasciato dentro la tasca.» Rispondo e lui butta la testa all'indietro mettendosi le mani sul viso.
«Mi ucciderà.» Sussurra e io mi siedo accanto a lui.
«L'ho tolto prima che potesse leggerlo a meno che non lo abbia letto prima.»
«Spero di no.» Sussurra guardandomi.
Rimango zitta guardando in basso e giocherellando con le dita.
«Scusa.» Mugugno.
«Non è colpa tua, sono io uno stupido a metterti bigliettini nelle tasche.» Dice e io mi metto a ridere.
Mi prende il viso con le mani facendomelo alzare e incrociare il suo sguardo con il suo.
«Sorridi un'altra volta ti prego.» Mi supplica lui e io cerca di far la più seria possibile.
«Dai!» Dice con la vocina da bambino offeso.
Alzo gli occhi sbuffando per poi fare un sorriso che a lui fa impazzire.
«Va bene?» Domando e lui annuisce avvicinandosi a me.
Do un leggero schiaffetto sulla sua adorabile faccia e mi allontano ridendo, rimane a bocca aperta mentre io continuo a ridere.
«Chiudi gli occhi e conta fino a dieci.» Dico e lui mi guarda sorridendo.
«Vuoi giocare a nascondino?» Mi chiede e io annuisco.
«Ti troverò in meno di venti secondi.» Aggiunge chiudendo gli occhi.
«Contaci!» Rispondo correndo di sopra e cercando un posto dove nascondermi.
Alla fine entro nel bagno e mi metto dentro la vasca chiudendo la tendina e restando il più possibile in silenzio.
«Arrivo!» Grida lui dal piano di sotto mentre io inizio a contare quanto ci metterà.
Sento le porte che si chiudono e gli scalini cigolare.
«Ma dove potrà mai essere?» Si domanda e io mi metto la mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere.
Apre la porta del bagno e io trattengo il respiro, si avvicina molto lentamente per poi aprire di scatto la tendina e urlare un "trovata!".
«Ci hai messo venticinque secondi.» Dico e lui sorride entrando nella vasca e prendendomi per i fianchi.
«Però ti ho trovata.» Dice e io circondo il suo collo con le braccia.
«Perché hai sentito il mio cuore, vero?» Domando e lui alza le spalle sorridendo.
«Imbroglione.» Sbuffo io e lui si avvicina unendo le mie labbra con le sue.
Mi fa mettere le gambe su i suoi fianchi e si toglie la maglietta.
Appoggio la schiena al muro mentre lui cerca di togliermi la maglia ma finisce con aprire la manopola dell'acqua fredda.
La chiude subito ma ormai ci siamo completamente lavati, lo guardo a bocca aperta e lui scoppia a ridere.
«Ups.» Sussurra e io mi metto a ridere per poi riprenderlo a baciare.
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Ti odio ma ti amo
FanfictionAllison Argent, una cacciatrice di lupi mannari e Scott Mccall, lupo mannaro Alfa: Due ragazzi che non si sopportano ma si conoscono da una vita dovranno partire con i propri migliori amici per risolvere un caso stranissimo in un paesino di nome Be...