Capitolo 21

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                  MUSICA
||IF I LOSE MYSELF-ONE REPUBLIC
||TEAM-LORDE

  POV DI HARRY.

Quando ritorno a casa,  sembra che la rabbia si sia disciolta come il sale nell'acqua. Butto le chiavi sul divano,  tolgo le scarpe e mi siedo comodamente sul divano. La casa sembra così...vuota senza Rose.Senza il suo continuo curiosare per la casa. Il suo ficcare il naso ovunque può,  il suo guardare,  ascoltare con interesse tutto di tutti. Quella ragazza è troppo sveglia per le persone, coglie ogni minimo dettaglio, ogni dettaglio insignificante. Come me, mi soffermo sulle piccole cose,  perchè poi saranno proprio quelle piccole cose-e insignificanti-quelle ad ingrandirsi, e se sai tutto già dalla radice ancor meglio. Apro il cassetto accanto al divano, trovando il mio vecchio diario.

Il cuoio ricopre essa.

Il cuoio raggrinzito.

Vecchie pagine gialle, piene di scritte che fuoriescono.

Un aeroplanino di carta è disegnato su di esso.

Questo piccolo diario , che appare insignificante , che in realtà è molto di più che un diario di cuoio. Allento il cinturino, aprendo completamente il diario, parole, note, disegni, segni di rabbia, di   felicità, di tristezza e solidarietà sono con tenute tutte in questo diario. Un piccolo diario, che ha su di esso inciso tutto di me, tutti i miei ventun anni di vita.

Scrivo su di esso da quando sono bambino, ricordo ancora la voce di mia madre che eccheggia nella mia testa, rimbomba, il suono dolce della sua voce, lei.

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"Lo sai che ora non siamo nella posizione economica per comprarti dei giocattoli" Sospirò accarezzandomi il viso, all'epoca ero un bambino dagli occhi verdi luminosi e profondi, con un caschetto biondo che mi ricadeva sulla fronte.
"Ti abbiamo preso questo...qui scriverai la tua vita, inizierai da adesso fino a quando non sarai abbastanza vecchio, da rileggere il tutto quando ormai sarai un angelo" Sorrise caldamente al bambino debole e indifeso, che ormai non sono più.

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Aprii la prima pagina.

11 novembre 1999

La mamma mi a regalato te, non ti daro un nome troppo infantile ma per uno come me io sono grande.Sono forte sono capace di diffendere la mamma. Lo sai a me mi piaci tanto sembri tanto simmpatico sono felice di averti con me per sempre intedo.

Ridacchio per gli errori grammaticali, per le virgole quasi inesistenti, per gli accenti mancanti e per le doppie molteplici di volte presenti. Ricordo di essere arrabbiato quando scrissi questa cosa, ero arrabbiato con qualcuno, ho calcato molto la penna su di essa. Sopprattuto sul 'sempre'.

Come se avessi paura che quel sempre, non sarebbe durato a lungo, come se con quel sempre, volevo convincere qualcuno, ma non ero riuscito neanche  me stesso, figuriamoci gli altri.

I miei pensieri tranquilli della mia infanzia vengono interrotti dal suono del mio telefono che inizia a emettere la musichetta della suoneria.

                     POV DI ROSE.

Quando Harry tornò a casa sua, mi ritrovai da sola a casa.

Carly era fuori con i suoi "amici ", Clark con Tyler, dimenticandosi della nostra serata.

Blame of the fate  [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora