Capitolo 33

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[Canzoni]

Out of minde - to love (Ascoltate :) )

               Pov Di Rose.

Il vento oggi era talmente forte che il fruscio delle foglie era udibile , anche dalle finestre chiuse della classe.

"Quindi ragazzi , cercate di impegnarvi , questo è un lavoro che dev'essere concluso entro la prossima settimana , so che è difficile ma devo sapere quanto siete in grado di fare"Disse la professoressa di Arte , prima di chiudere il libro e aspettare che tutti uscissero dalla classe , al suono della campanella.

Andai verso il mio armadietto , e lo stesso ragazzo che durante la lezione di arte mi fissava , anche ora era , nascosto dietro il suo armadietto -che è davanti al mio- era intento a  spiarmi .

"Senti , non so perché mi trovi così interessante. Ma placa un po' la tua curiosità "Dissi con voce abbastanza alta per farmi sentire dal ragazzo.Sbattei forte l'armadietto mentre andavo al bar , borbottando qualcosa tra me e me.

"Hei , siamo qui!"Urlo Clark con Liam accanto.Li raggiunsi velocemente , e mi sedetti comodamente sulla sedia.

"Allora , chi era quel ragazzo dai capelli verdi dietro di te?"Chiese Clark bevendo una tazza di caffè fumante.

"Che?Mi sta ancora seguendo?"Chiesi

"Non lo so , ma è probabile che tu abbia un nuovo e carino Stalker" Mi prese in giro Clark

"Non è divertente.Se continua così , gli farò veramente passare la voglia della carriera da stalker"Dissi con un tono profondo e basso.

"Sarà solo uno del primo anno , lascialo stare..."lo difese liam

"Già hai ragione"Non mi andava di andare ad indagare , per quale stranissima ragione mi trovasse così interessante  , da fissarmi per ore , proprio perché  avevo troppe cose per la testa , troppe cose e poco spazio e se anche lui riusciva ad entrava tra i miei pensieri ,  sarei finita per avere una crisi.

"Quindi che vogliamo fare oggi?"Chiede Clark girando la cannuccia all'interno del suo tè freddo.

"Io dovrei...."sentì solo quelle parole di Liam, prima di essere inghiottita tra i miei caotici pensieri , il suono del mondo esterno era attuito , e le uniche cose che sentivo erano voci incomprensibili rimbombare nella mia mentre.

Perché mi sento così sola?nel senso ho tante persone attorno , ma mi sento così strana , diversa , e incompresa , mentre quando sono con lui , sono così a mio agio , amo ascoltarlo , passare ogni mio secondo a fissare ogni suo piccolo dettaglio , che lo raffigura.

"Rose , ci sei ?"Chiede Cark tirando una pacca sulla mia spalla , come per risvegliarmi dal mio stato.

"Mh...si ci sono , comunque non ho voglia di uscire oggi , e ho troppo compiti , ho filosofia che riscucchierà un sacco del mio tempo , quindi ora e meglio che vado."Dico alzandomi e afferrando la borsa pesante , che caricai subito sulla spalla.

"Ciao ragazzi"Salutai un'ultima volta prima di uscire dal bar , per  poi dirigermi fuori della grande struttura.

Aspettai il pullman impazientemente per un intero quarto d'ora , infine decisi di andare a piedi.Passai attraverso un parco , le foglie erano tutte colorate , dall'arancione scuro , all'oro , dal rosso  , al verde marcio...era il mio periodo preferito dell'anno , amo vedere tutti questi colori spettacolari.Riuscivano a catturare la mia attenzione così velocemente ; la cosa che rese tutto ancor più interessante , fu il ragazzo che prima mi stalkerava seduto su una panchina a sfogliare un libro tutto consumato dal tempo , sfogliava le pagine gialle e poi , cautamente con matita e righello sottolineava qualche frase , il modo in cui era delicato con quel libro era affascinante , lo toccava con cura , come se avesse paura che a momenti il vento avrebbe strappato tutte le pagine e ridotto in un mucchio di fogli volanti per il cielo.

Ad un tratto alzò lo sguardo , cogliendomi

flagrante  , mentre lo fissavo con attenzione  , c'era qualcosa di misterioso e intrigante sotto il suo sguardo disinteressanto di colpo nei miei confronti , ritornò a leggere il suo libro come se nulla fosse con un sorrisino beffardo.

Il telefono nella tasca posteriore iniziò a vibrare.

Lo presi , e controllai cosa fosse.Un messaggio da in numero sconosciuto , il ragazzo davanti a me non poteva essere , chi era?Una strana e stupida preoccupazione si impossessò di me.

Sconosciuto :

"Tu dici di amare la pioggia, ma quando piove apri l'ombrello. Tu dici di amare il sole, ma quando splende cerchi l'ombra. Tu dici di amare il vento, ma quando soffia chiudi la finestra. Per questo ho paura quando dici che mi ami."

Questo cosa voleva dire?Chi era ad avere scritto queste cose ? Perché non aveva lasciato almeno una sigla del suo nome?E poi perché citare  proprio questa frase di Shakespeare?

Diamine Rose , diamine.

Rimisi il telefono in tasca , e continua a incamminarmi , sotto lo sguardo del ragazzo , che sembrava avermi ridato importanza.

In meno di un quarto d'ora arrivai a casa.Non c'erano nessuno , probabilmente saranno usciti per delle commissioni , ma non mi hanno lasciato nessun biglietto.

Sospirai e mi accomodai sul divano   mentre il silenzio  rimbombava  nelle mie  orecchie , stranamente il silenzio ora non mi conforta più di tanto.Guardai nel frigo , per vedere le cose che ci mancavano , feci una lista e poi uscì di casa.

Decisi di andare al supermercato più vicino , per mia fortuna non c'era molta gente a fare la spesa , valeva a dire fila più corta.

Presi alcune cose , tra cui verdure , peperoni , pollo , acqua gasata e varie cose alimentari.Infine andai nel reparto che meno frequento.Passai vicino al primo scaffale , bagno schiuma , poi dentifricio e infine , nella parte più esposta c'erano trucchi : ombretti , mascara , lucidalabbra e rossetti.

Uno rosso scuro mi attirò particolarmente tanto , ho sempre amato le cose scure , quindi decisi di fare una prova e lo buttai nel carrello , non presi altro tranne della cera depilatoria e delle pinzette.

Continuai a camminare e infine presi anche degli assorbenti , non sono mai toppo quelli.Andai alla cassa pagai tutto ed uscì.

Feci il tragitto a piedi  , ormai le strade erano diventate buie, e si era formata una leggere nebbia che impediva un ampia vista , continuai a camminare , e senza accorgermene stavo andando dalla parte opposta rispetto dove si trovava  casa mia ,  c'era una strada abbandonata.

Per quanto la paura stesse aumentando continuai a camminare in quella direzione , nonostante i lampioni emettevano una luce debole e qualche volta si spegnevano pure , dopo poco mi trovai in una stradina in cui voce di persone acclamanti erano forti , potevo sentire anche il rumore di alcune moto.

Gare clandestine.

Ecco la gente scommetteva su delle persone che commettevano questo reato.Invece di ritornare indietro , dopo aver sfamato la mia curiosità continuai a camminare , per scoprire chi erano quei delinquenti.Misi la busta della spesa dietro un angolo ben nascosto , e dopo mi inccamminai verso le urla.

"Dai , aumenta!"Urlò un ragazzo poco più grande di me

"Lo sta battendo , è invincibile quel ragazzo!"continuò un altro.

"Di chi state parlando?"Chiesi avvicinandomi più a loro.

Si girarono di scatto , e mi guardarono come se fosse così ovvio il ragazzo di cui stessero parlando.Non ero convincente , così feci una sguardo serio , inarcando le sopracciglia.

"Quello"mi indicò una moto che andava a tutta velocità "Styles , il ragazzo sulla Harley"Specificò

Rimasi pietrificata a quella risposta , la mia mente elaborava troppe cose per dire qualcosa o pensare qualcosa di sensato.Rimasi ferma , con un espressione di Shock sul volto.

A/N:Scusate se vi abbiamo fatto aspettare ma ogni volta che prometto qualcosa succede qualcosa che cambia tutto il mio programma.Va beh spero che comunque l'attesa sia ripagata con questo capitolo che spero vi piaccia.Baci e grazie per essere pazienti

Blame of the fate  [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora