Capitolo 16

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Il pranzo con Clark e Tyler è andato bene.Il suo ragazzo era veramente adorabile.Aveva un'aria sofisticata , calma e di classe , devo ammettere che alcune volte mi sono sentita un po' intimidita da tutta quell'aria dominante di Tyler.Abbiamo pranzato a casa sua , più che casa era una villa , eravamo seduti noi tre in un tavolo nero di vetro , c'erano all'incirca più di tre posate , un sacco di forchette e coltelli che era , più il tempo in cui decidevi quale posata usare che il tempo che impieghi per mangiare.

Oggi è lunedì mattina , e sono veramente esausta.Mi sento indolenzita , ho visto il meteo , si prevede pioggia

'fantastico' pensai.

In più Clark si è pure malato , gli è venuto il mal di pancia ieri sera , quindi mi toccherà , andare a scuola a piedi.

Mi alzo dal letto , appena i miei piedi sono a contatto con il pavimento freddo trasalisco.Mi stiracchio un po' poi vado in bagno , mi lavo la faccia e i denti , poi cerco di sistemare i miei lunghi capelli indisciplinati.

"Giuro che un giorno via taglio se , non la smettete di combattere con me"Mi rivolgo minacciosa ai miei capelli , è una guerra tutte le mattine , tra me e i miei capelli.Dopo esser riuscita a sistemarli , per modo di dire , ero presentabile quindi andava più che bene.

Infilò i miei jeans neri attillati con una camicia a scacchi blu e verde.Metto le creepers nere di mia sorella-L'unica cosa che mi piacciono del suo guardaroba -.

Prendo il mio cappotto ed esco con l'ombrello sotto mano.

Il cielo mattutino , cosi cupo e freddo , ma io amo il freddo.Ha qualcosa di magico e potente che , mi trascina in posti sperduti , lontana da tutto e tutti.Il che è difficile quando si tratta di Seattle , visto che è pieno di lavoratori , ma spesso è anche facile trovare posti abbandonati appena si esce poco più dal centro.

Amo andare il pomeriggio a leggermi un libro fuori una casa abbandonata , mentre i corvi svolazzano sopra il cielo cupo e tetro.Amo camminare con la testa rivolta verso il cielo , mentre i miei piedi mi portano in un nuovo posto , in qui rilassarmi.

Per la gente appare strano il rilassarsi in posti del genere , ma l'essere strani per alcuni è il normale.

Siamo noi che decidiamo cos'è normale , si e cosa normale , no.Ma in realtà è tutto normale , siamo condizionati molto dalla nostra mente che essendo codarda ritiene le cose diverse anormali , perciò pericolose o strane.

Molte nostre paure sono solo la nostra immaginazione , quel minimo di paura per qualcosa , viene ingrandita dalla nostra mente , pensando alle cose peggiori , forse in realtà , ci mette in alletta per qualcosa di infantile.

La mia mente è diversa , la mia mente vede la paura come un'avversaria da sfidare giorno dopo giorno.

La vera paura non è solo l'infrangere le regole scolastiche o l'arrivare a casa tardi con la paura della ramanzina dei genitori.

La vera paura è quella che ti intriga , che ti spinge ad affrontare le cose , quella che guardi con ammirazione e il cuore a mille.Quella che ti fa mancare il fiato , quella che sai che prima o poi arriverà , la vera paura dev'essere la morte , non ci deve spaventare , ma ci deve far imparare a guardare le cose attentamente , perché forse sarà l'ultima volta che potremo vederla.La paura non è sinonimo di codardia , la paura e quella cosa che tutti hanno bisogno di affrontare , mentre la codardia non è altro che un immaginazione sbagliata fatta del nostro cervello , la codardia non è paura di far le cose , è paura di non riuscire ad affrontare le cose per la codardia che dopo diventi paura.Ma se non sai cos'è veramente la paura , se non l'hai vissuta colpa della codardia , non potrai capire la differenza tra e due cose se non le affronti .

Blame of the fate  [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora