Capitolo 26

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CANZONI

Sia-chandelier

Maroon 5 - Maps

           POV DI ROSE

"Che si fa ora?" Chiede Harry accendendo il motore.

"Niente. Non si fa niente ora se non tornarea casa" Sospiro appoggiando la testa sullo schienale, nella speranza che per una volta mi dia retta.

"Sapevo avresti detto qualcosa del genere" si lecca le labbra, curvando metà labbro in un mezzo sorriso "quindi ora verrai con me" Allaccia la cintura e parte, chiude subito la serratura automatica della portiera bloccandomi li con lui.

"Non-Non l'avrai mica fatto?" Il tono sembra divertito, ma è tutt'altro.

"Forse..." Sogghigna, tiro il manico della portiera ma niente, l'ha davvero bloccata.

"Tu e i tuoi forse!" dico con lo stesso tono di quando qualcuno impreca.

"A casa tua non ci puoi andare" risponde serio.

"Sentiamo il perchè.." sbuffo, lasciandogli la parola.

"Perchè Jamie è sicuramente là ad aspettarti, per farti un mucchio di domande, per insultarti e chissà che altro" risponde, e non ha del tutto torto , non posso far a meno di notare di come ha detto le cose , come se lo conoscesse.

"Bene, e allora dove vado? Dormo su una panchina al parco come una barbona?" non sono arrabbiata, solo mi infastidisce il fatto di essere rinchiusa qua e non ho più i nervi saldi, insomma, non posso nemmeno andare a casa mia.

"Puoi venire a casa mia, con me" sorride, palesemente divertito.

"Che?! Preferisco fare la barbona al parco"  sto iniziando ad alzare il volume della voce e incrocio le braccia al petto, furiosa.

"Okay" continua a mantenere lo sguardo fisso sulla strada, mentre io mi stupisco che si sia arreso così facilmente.

Dopo nemmeno trecento metri si ferma, davanti ad un parco, e sblocca le portiere.

"Scendi pure" e con gesto quasi teatrale mi indica una panchina sotto ad un lampione con la mano aperta.

"Non sarai serio." sono piuttosto confusa.

"Nient'affatto. Dai scendi" insiste.

Prenderò un pullman, la fermata è qui vicino. "Mh, ok, buonanotte"

Scendo dall'auto e mi dirigo verso il marciapiede, Harry riparte e fisso l'auto, finchè non esce dalla mia visuale. Non ci posso credere. Mi ha davvero lasciata qui, sotto la luce di un lampione, al freddo, con un vestito da sera tutto scollato, da sola. No , non è possibile. Mi siedo sul ciglio della strada -nel frattempo la panchina è stata occupata da un vero barbone, almeno lui ha una coperta però-.

Guardo attorno ma non c'è nulla, a parte il senzatetto e i corvi -pare siano ovunque-. Il resto delle cose spaventose non mi spaventa, o almeno non tanto come mezz'ora fa, ora so che sono per halloween.

Si è fatto tardi e gli autobus ormai non passano più. Passa qualche macchina, ogni tanto, e sfrecciano tutte dritto, senza neanche fermarsi prima del cartello 'stop' che c'è all'incrocio. Tranne una. Si ferma, ma non riparte. Rimane lì.

La fisso perplessa e poi la metto a fuoco, è quell'auto, non un'auto. Il finestrino sul lato del guidatore si abbassa, e una persona dalla chioma riccia mi chiede se ho davvero intenzione di dormire lì. Mi fa cenno di salire, e così faccio.

Blame of the fate  [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora