Dopo poco, quando finalmente si calmarono le acque, decisi di andare insieme a Clark a scuola per le ultime due ore dopo pranzo.
-"Clark io non ce la faccio a stare da sola con loro due"-Nel mio tono c'era esasperazione, sono stufa di questi due e dei capricci di mia sorella. Vuole che tutto sia come la sua immaginazione, ma le cose mica accadono solo perche decide lei, ogni strada porta in posti diversi, non dove vuoi andare. Lei ha preso la strada sbagliata credendo che la porti nel posto in cui vuole lei.
-"Ho visto, da quanto vive con voi?"-Chiede riferendosi ad Harry.
-"In realtà non vive con noi, ma spesso lo trovo a casa nostra"-Dico frugando tra la mia borsa.-"Che ne dici di venire a vivere con me?"-Chiedo con un sorriso da ebete.
-"Anche tu sei andata a contatto con stupefacenti?"-Chiede Clark
-"Dai Clark lo sai che da sola non ce la farò, mi porteranno al suicidio e tu sei l'unico che mi può salvare da questa dolorosa morte"-Dico ridacchiando.
-"Quanto sei drammatica, tranquilla ti porterò i fiori ogni giorno"-Scherza.
-"Eddai non fare lo stronzo"-Gli tiro un pugno.
-"Modera il linguaggio, si dice cattivoneo birbantello."-Mi prende in giro. Era bello stare con lui, riuscivamo a scherzare anche sulle cose più serie
-"Mi scusi, non lo farò mai più, mi perdoni, ora se non le dispiace dovremo andare a casa sua a prendere le valige"-Dico con un leggero tono raffinato.
-"Ti stai prendendo gioco di me?"-Sposta lo sguardo dalla strada a me.
-"Non oserei"-Alzo le sopracciglia.
-"Dai va bene mi trasferisco"-Dice calmo. Lancio un urlo.
-"Si! Finalmente non vivrai in quel posto ammuffito in cui rischiavi di morire visto che a momenti ti sarebbe crollato addosso quel posto che tu definisci casa"-Era una delle case peggiori, ma costava poco e poi è la sua prima casa e non sapeva trattare.
-"Non era male"-Ribatte.
-"Era peggio"-Sorrido.
-"Hai letto qualche lettera?"-Chiede con un sorriso beffardo in faccia. Alzo gli occhi e mi gratto il mento mordendomi le labbra.
-"No"-Dico allungando il 'no'.
-"Menti"-Dice sicuro di se.
-"Non e vero "-ribatto.
-"Hai alzato gli occhi , ti sei grattata il mento e morso le labbra.Non puoi mentirmi ti conscio troppo bene"-Dice alzando un soppraciglio e guardandomi.
-"Diamine, ti odio"-Sbuffo
-"Anche io ti voglio bene Rose "-Dice con un sorriso.
-"Lo sai che amo essere chiamata così, soprattutto da te"-E diamine se quel ragazzo mi conosce bene. Si direbbe che è il mio fidanzato da quanto andiamo d'accordo.
-"Siamo arrivati"-Esordisce, scendo dall'auto, mentre un gruppetto di ragazzi più grandi mi fissano e io arrossisco.
-"Clark mi accompagni in classe?"-Dico mentre lui mi raggiunge.
-"Oh no, questi sono affari tuoi"Dice ridendo.
-"Ti odio"-Dico facendo il broncio.
-"Non mi hai mai detto cosi tante volte in poco tempo che mi odi"-Mi prende in giro.
-"Questo è perché fai lo stronzo"-Dico continuando a camminare. Un ragazzo si presenta davanti a me.
-"Che c'è?"-Dico ruotando gli occhi.
-"V-volevo aiutarti a tenere la borsa"-balbetta il ragazzo.
-"C'e la faccio da sola"-Dico rude, vedo Clark sul punto di piangere dal ridere.
-"Senti non fa ridere "-Dico continuando a camminare accanto a lui.
-"No è una scena fantastica "-Ride di gusto.
-"ora vado"-Dice scoppiando a ridere, mi da un bacio sulla guancia mentre dei ragazzi lo fulminano con gli occhi.
-"Per colpa tua non avrò un ragazzo"-Mi sussurra prima di andare via.
***
Finalmente arrivò l'ultima ora in cui facevo Yoga. Con me lo faceva anche Clark e a quanto pare anche Harry, visto che lo vidi entrare nello spogliatoio dei maschi insieme a Clark. Entrai nello spogliatoio femminile, tutte mi lanciarono occhiate ma nessuna fiatò. Misi i miei panta-collant neri, poi una maglietta grigia a mezze maniche. La tirai i giù in modo che coprisse il sedere in bella vista per colpa di quegli stupidi leggins. Legati i capelli in una cipolla disordinata e uscii con il borsone in mano.
-"Clark mettiamoci avanti, non voglio Harry vicino"-Dico tirandolo.
-"Va bene"-Dice stendendo il suo tappetino, stendo il suo accanto al mio e mi siedo incrociando le gambe.
-"Allora, benvenuti alle mie lezioni di Yoga, di solito la gente fa yoga perché crede che possa togliere lo stress, ed infatti è vero, ma solo se fatto bene ed in silenzio, quindi vi chiedo l'assoluto silenzio"- Dice la donna sussurrando.
-"Iniziamo con il rilassamento, chiudete gli occhie sdraiatevi, lasciate il corpo e la mente libera, vi sentirete leggeri"-Faccio quello che mi si dice. Ed infatti mi sento un po' più rilassata.
-"Ora il sollevamento delle gambe, respirare profondamente "-Sussurra.
-"Cazzo non ci riesco"- Impreca qualcuno, mi giro vedendo Harry sdraiato con i piedi per aria e ginocchia piegate intento a toccarsi i piedi.
Risi, era una scena esilarante. Continuò a imprecare per tutta la lezione mentre la signora lo riprendeva.
***
Dopo la fine della lezione usci andando verso lo spogliatoio.Mi scontra i con qualcuno , Harry.
-"Stai attento"- ringhio.
-"Tu devi stare attenta"-Ribatte.
-"Tu mi sei venuto addosso"-Rispondo avvicinandomi a lui.
-"Tranquilla non ti temo, noi fai paura, fai ridere"-
-"Sbaam"-La mia mano era finita a contatto con la sua faccia.Una sberla sonora gli arrivo in faccia, tutti sbarrarono gli occhi increduli.
-"Nemmeno tu mi fai paura"-Dico andandomene mentre lui mi fissava massaggiandosi la guancia rossa
AA: non ho mai aggiornato cosi in fretta ma boh mi stavo annoiando lol.
Allora a Rose staveramente sulle palle Harry. HAHAHAHAH Poi è cosi dura e sincera, mi diverto troppo a scrivere questa storia.
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Blame of the fate [h.s]
FanfictionL'amore non esiste nel ventunesimo secolo. L'amore di oggi é far sapere a tutto il mondo la propria relazione tramite un social network, condividere con gli altri il proprio amore, mettersi e lasciarsi attraverso messaggi. Amarsi per vantarsi, amars...