Capitolo 18

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Canzone

rude--magic

POV DI HARRY.

Durante la settimana non l'avevo sentita, e avevo uno strano dolore di merda al petto.

Non capivo cosa fosse, poi quando vidi Liam e Rose alla lezione di biologia il dolore si intensificò, sentivo come una spina nel cuore, e ad ogni respiro che facevo la spina andava più in profondità.Quando passai accanto a lei e sentii il suo meraviglioso odore, sembrò che che la spina stesse uscnendo, quanto fottutamente odio vederla con quella testa di cazzo.

La fissai cercando di metterla a disagio, o per il semplice fatto che mi piace guardarla. Ho notato che quando è nervosa si morde le labbra, oppure l'interno della guancia, ho notato anche che usa sempre la biro blu per i suoi appunti, e scrive i titoli col rosso, il tutto utilizzando un corsivo ordinato e scorrevole -il contrario della grafia dei dottori, ecco-.

"Odio essere fissata" sussurra girandosi verso di me, cogliendomi flagrante.

Noto che un lussurioso sorriso è comparso sul suo viso, formando un arco con le sue labbra.

"Non mi toglierò il semplice piacere di fissare qualcuno bello, solo perché quel qualcuno odia essere fissato" dico alzando un sopracciglio.

Dio, amo quando fa la fottuta stronza. Non stronza come altre, lei lo fa con classe, che quasi ti provoca. Le si addice così bene.

"Mhh" si limita a dire, moricchiando l'estremità della sua penna blu e girandosi verso la lavagna interattiva, sulla quale scorrono vari video di diversi animali.

Degli sbuffi di fastidio escono dalle labbra di Holly. Dio, non potrei avere una compagna di banco peggiore. Mi alzo dal mio posto, per andare in un altro.

"Che fai?" Chiede Holly, sta fottutamnte masticando un chewin-ga, come un cammello, mentre fa scoppiare, delle bolle ogni tanto.

"Niente" Dico ritornando al mio posto, è veramente pallosa la lezione di biologia.

Dopo un'ora, finalmente la campana suona.

Mi affretto apprendere le mie cose, per parlare con Rose. Ma lei ha ancor più fretta di me, e con la borsa aperta caricata sulle spalle, cerca di scappare prima che io riesca a parlare.

"Rose, aspetta" Dico quando ormai siamo fuori dall'aula. Non si ferma, continua a camminare -quasi correre- fuori dall'edificio.

Appena siamo fuori, mi affretto verso di lei, prendendola per il polso e fermandola.

"Che vuoi?" Sputa, cercando di liberarsi dalla mia stretta forte sul suo polso.

POV DI ROSE.

"Voglio solo parlarti.." Sospira, lasciando la presa stretta, creata sul mio polso.

E' matto, per quattro giorni di fila, non mi cerca, non mi parla non fa nulla e ora chiede di parlarmi? Perché mai dovrei dire di si?

"E di cosa? Dio Harry, finiscila, non voglio sentire nessuna delle tue parole metaforiche che mi incantano, non usare le cose che apprezzo per i tuoi sporchi giochetti" Parlo alzando leggermente la voce. Non voglio dirgli di che giochetti si tratta. Sta cercando di illudermi, si sta mostrando per quello che non è, e quella frase bellissima che mi ha detto, e solo una delle tante sue carte sul tavolo che usa per uno dei suoi giochetti, e io non voglio essere la sua carta migliore, per arrivare a qualsiasi cosa voglia arrivare.

Non risponde, mentre un lungo silenzio ci avvolge mentre io lo fisso aspettando qualcosa, ma meglio il silenzio delle sue parole. Alla fine giro i tacchi e filo a casa.

Blame of the fate  [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora