capitolo 34

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Un forte dibattito ci fu tra me e me.Non sapevo se restare o andarmene via, la pura paura scorreva nelle mie vene come il sangue.Non volevo vederlo cadere o farsi male,ero preoccupata.

Sospirai e decisi di andare via. In pochi secondi la rabbia che era in me,  era evapora,  sostituita dalla paura.

"Cazzo! Ha vinto ancora lui!"Disse un uomo arrabbiato "quel basato ci sta fottendo tutti i soldi,  dai portafogli!"continuò un altro.

Lo ammetto volevo rimanere a vedere chi aveva vinto. Ma non lo feci perché avevo ancora la costante paura che fosse successo qualcosa.Mi girai,  presi i sacchetti pieni .Feci per andar via, ma delle mani sudate mi presero le buste dalle mani.

"Che diav -Oh Harry "dissi sudano freddo.

"Posso spiegare."Disse calmo."ma è meglio in un altro posto"

Ogni volta che capiva a cosa pensavo  mi spaventa.Come fa a sapere le cose che mi stavo domandano?E da quando mi vuole dare risposte , di sua spontanea volontà?Più sto con lui è più mi manda in confusione,  più vado in confusione e più mi affeziono a lui.

Rimasi ferma. Nessuna mossa,  nessuna espressione, come se mi avesse ipotizzata.

"Zayn, porta tu la moto in garage "Disse lanciando le chiavi al suo amico.

Ritornai in me e mi accorsi che aveva il cappuccio alzato come se volesse nascondere qualcosa,  o forse non voleva farsi riconoscere dalle persone che pian piano stavano andando come noi.

"La macchina è di là "Disse facendomi strada.

Annuì seguendolo.Era in un angolo ben nascosto.

"La gente viene qui a scommettere in cerca di soldi,  c'è chi lo fa perché necessita veramente i soldi e chi è solo troppo preso da questo gioco "

Lui definisce "GIOCO" queste gare clandestine?Non sono neanche moto da corsa.

Iniziò a guidare , senza fermarsi al primo rosso.

Iniziò a parlare,  la sua voce così chiara quanto fredda "Quando avevo  iniziato avevo , 19 anni.Sono passati ormai due anni.Era stato diagnosticato un tumore al cervello a mia madre , in quel periodo lavorava solo mio padre e i soldi erano pochi.Non bastavano neanche per me e lui , e le sue medicine erano costose.Un giorno incontrai zayn , gli dissi che avevo bisogno di soldi.Lui mi portò qui a scommettere , vinsi al primo turno 1000 dollari , quello che mio padre guadagnava in un mese  , lo guadagnai io , in un giorno."Si fermò a un rosso e si tolse il cappuccuo.

Mostrando un profondo taglio sul viso.Portai le mano alla bocca.

"Dove ti porto?"Chiese con lo sguardo vuoto.

"Che...oddio.A casa"Dissi sconvolta dal profondo taglio che attraversava la sua fronte.

Continuò a guidare come se nulla fosse accaduto,  come se fosse una persona normale.

Parcheggio a casa.Speravo solo che non fossero ancora tornati mamma e papà. Pensavo al modo in cui si era fatto quella ferita,  ma l'unica cosa che riuscivo a pensare era un modo veramente attroce e  molto diverso dalla beata realtà.

Entrai a casa correndo in bagno e prendendo un mini kit di auto soccorso.Scesi giù, dove lo trovai composto sul divano, scrutatori dagli occhi pieni di interesse di Clark.

"Ti disinfetterò la ferita,  per ora prega solo che non abbia bisogno di punti."Dissi prendendo del cotone con sopra del disinfettante.

"Che sia necessario o meno,  io non andrò da un dottore"Ecco il solito Harry arrogante.

"Va bene... ma almeno fammi pulire la ferita"dissi allungando la mano verso il suo viso.Annuì dandomi l'accesso.

Con la mano tremolante tamponai sulla ferita.Non c'era nessun espressione di dolore,  ma solo quella sottomissione linea delle sua fronte corrugata.

"Smettila di tenere quell'espressione,  non riesco se fai così "dissi toccando la fronte, togliendo quell'espressione dal viso.

"Puoi dirgli di smetterla di fissarmi.Non mi piace essere guardato"Disse facendo tornare l'espressione dura di prima.

"Harry.. "Dissi

"Scusa " rispose facendomi finire il lavoro.

"Okay fatto,  vanno bene questi cerotti?non sono color carne ma ho solo questi"Dissi aprendo il pacchetto di cerotti.

"Si."disse

"Bene. Finito "dissi mettendo tutto nel kit.A ruota libera mi seguì,  mi chiedevo come suo padre ora si era trovato benestante, Cioè in due anni ha fatto veramente dei gran progressi, non voglio sapere il suo conto bancario ma dalla prima volta che l'ho visto, mi è sembrato un uomo molto deciso,  proprio come Harry.

"Sta più attento"Sospirai girandomi.

Lo trovai davanti a me,  la sua altezza mi impediva di vedere la sua faccia, e fui costretta ad alzare gli occhi per incontriate i suoi occhi.Mi stava guardando.Negli occhi.

Lo spazio sembrava troppo poco per noi due.O forse per me.Più sto con lui è più mi rendo conto,  di quanto sia un ragazzo cosi affascinante.Non il solito ragazzo talmente stronzi da essere affascinante,  ma talmente misterioso da essere affasciante.

A/N:TADAAAA SCUSATE PER GLI ERRORI E A GIOVEDÌ MEL E CLA

Blame of the fate  [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora