19. Solo tu.

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«Vediamo un po' cosa possiamo fare intanto che il Principe Harry riposa» studio la sua scarsa collezione di videogiochi, alla ricerca di quello  che può fare al mio caso.
Tutta roba da dilettanti.

«Gran Turismo Sport, Gran Turismo Sport, Gran Turismo Sport» gracchia Jane con la sua voce robotica, facilitandomi la scelta.
E vada per questo.

Inserisco il gioco e quando devo scegliere il mio personaggio mi trovo davanti uno nome strano.
Soffoco una risata che trattengo a stento con un morso al labbro.
Il telefono squilla, lo tiro fuori dalla tasca posteriore dei jeans e premo il tasto d'accensione.

«Che c'è Rodas?»
Muovo i pulsanti sul joystick.
Lucas1, monotono persino per un gioco, con la perenne mania megalomania di essere sempre il primo.
E poi c'è...Rodino93.

«Ciao Rodas oppure ti devo chiamare Rodino93? Cosa sei una pornostar d'alto rango?» sorrido maliziosa immaginandomi Rodas con un body a rete.

«Sarei comunque un gran fico... ma mi dispiace infrangere i tuoi sogni, quello è il nome con cui mia madre mi chiama da quando sono in culla. Mi piace, a te no? Mi fa sembrare un mafioso russo»
Ma che razza di film vede?

«Ah, Mar, non ti azzardare a distruggere il mio podio. Ci ho messo una vita a superare Lucas e non ho intenzione di ricominciare da capo, ti prego»
Accarezzo Jane che resta appollaiata sul bracciolo del divano a farmi compagnia con una tremenda voglia di porre fine a questa chiamata.

«Tranquillo amico, ho un fratello minore ossessionato di videogiochi. Con chi credi abbia fatto pratica per anni?!» sollevo gli occhi sul soffitto incantandomi sul lampadario.

«...comunque arriviamo al dunque: che ti serve?»

«ah si, niente. Volevo solo sapere se è tutto ok. Ho dieci minuti di pausa e volevo accertarmi che almeno uno di voi due fosse ancora vivo»

«Ah, ah, ah molto divertente. Il signorino dorme come un ghiro e io gioco. Ora scusami, se non hai altro da dire, c'è una partita in ballo. Devo battere Lucas una volta per tutte» attacco il telefono in faccia iniziando la corsa.

Se non lo posso fare nella vita reale, lo avrei fatto qui.

[...]

«Siiii, levati dalla pista...idiota. Dai, un ultimo sforzo... e dai Rodino93 e... che palle! No no, così... sei una schiappa, non meriti di vincere Lucas1! Si, si... oh, oh, oh, così... E daiiiiiii Stronzooo» esulto allibita scaraventando il joystick per l'aria.

«STRONZO, STRONZO, STRONZO, STRONZO, STRONZO, STRONZO, STRONZO, STRONZO...» ripete Jane.

«Shhh Jane, fai piano Lucas ci sente»
No, accipicchia.
Brava Martha, sei molto intelligente.

«Lucas non rompere i coglioni. Lucas non rompere i coglioni-»
Forse me la sono cavata.

«Martha! Vieni subito qui»
Umh.
Ha l'udito supersonico.

Metto pausa, mi sollevo dal divano strisciando i piedi a terra.
Dovevo far più piano, una sola cosa.

Apro la porta portandomi poi le mani incrociate.

«Che c'è?»

Una volta ho fatto la babysitter al figlio dei nostri vicini.
Non ricordo che fosse così difficile. Bastava solo dargli da mangiare e boom... morto stecchito fino al ritorno dei suoi genitori.
Lui deve rendere tutto sempre più complicato.

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