L'ultima settimana e mezza è passata con una velocità stupefacente.
Mi sento come una condannata a morte che aspetta il suo aguzzino per niente preparata psicologicamente.Negli ultimi giorni ho cercato di mettere da parte quel senso di sfatta e rimboccarmi le maniche.
Ed è stato più facile senza la presenza di Lucas.
Di lui non c'è traccia.
Non lo vedo da quella benedetta sera.Dopo avermi detto categorico Assolutamente No, quel vile, mi ha dato giusto il tempo di salire in auto, di parcheggiarmi sotto casa di Alice e un minuto esatto per farmi scendere.
Per tutto il tragitto ho provato a convincerlo inscenando un pianto greco con lo scopo di impietosirlo.
Invece ha esordito dicendo:«Devi esser impazzita! Non lo farò. Non so neanche dove hai trovato il coraggio pensare ad una fesseria simile considerato che non riusciamo a tollerarci neanche per cinque secondi consecutivi!»
I suoi occhi erano così incrollabili oltre al suo tono che non ammetteva neanche lontanamente un si, da palesarmi solamente rassegnazione.
«Ma non è vero. Sei un bravo...» ero intervenuta per elencare un aggettivo carino da affibbiargli.
Ma quale?
Mi aveva colpo alla sprovvista e in quel momento mi venivano solo cose per niente carine.Il suo sguardo sapientone mi ha fatto salire l'ansia al che ho detto la prima stupidaggine che mi è passata per la mente.
«Ci sono! Sei un bravo datore di lavoro, più che altro dispotico e cavilloso da far schifo, cioè, volevo dire che-»
Magari l'ultima parte era meglio l'ometterla.
Mi sono data la zappa sui piedi.«Fossi in te non proseguirei oltre. Hai detto fin troppo, e sinceramente, ho bisogno di mollarti e prendere immediatamente le distanze da te. Tra noi non c'è lealtà e tanto meno amicizia. Te la dovrai cavare da sola» sentenzia duro non ammettendo repliche.
Parla di lealtà, quando lui è il primo che è pronto a pugnalarmi alle spalle.
Ho sentito il bruciore familiare di delusione ardere il petto, e non avevo potuto fare altro che seguire il gesto della mano che mi scortava ad uscire dalla macchina.
È questo l'ultimo ricordo che ho di lui.I giorni successivi mi sono riunita solamente sul lavoro.
Il Flounder è stato un ottimo pungibal.
Ho rivisto ogni tanto Rodas, Miguel e Mayla e nessun altro
Non che ci tenessi a rivedere quello stronzo, ma almeno avrei potuto proseguire la supplica.
Ci tengo al mio orgoglio, ma la faccenda dei miei genitori ha la meglio.
Diamine che brutta fine.Rodas ha accennato ad Alice che è partito per risolvere problemi di lavoro.
Se ne è andato, senza accennarmi nulla chiudendo definitivamente il nostro discorso.
Che poi di nostro non ha mai avuto niente.
Avrei solo dovuto dire ai miei genitori che non esiste nessun Lucas e che vivo beatamente nella singletudine.
Oh, già sento i richiami di mia madre per aver detto una bugia e le prediche di mio padre su quanto Harry meriti una seconda possibilità.
Se non trovo una soluzione, tra pochi mesi avrò al dito, una scintillante fede nuziale, e un marito traditore.A peggiorare il mio umore è Trashity e le notizie fallate.
Oggi mi consiglia di placare la rabbia perché mi permetterà di avvicinarmi ai miei obiettivi.
Concentrarmi sulla persona giusta per scaricare questo sovraccarico di energia. Potrei aver voglia di cedere ma non è questa la giornata giusta per farlo.Eccellente.
Quando sarebbe arrivato il giorno giusto?
Sto seriamente perdendo la pazienza e non va a fatto bene.«Mar, vai a prendere la cassa di bottiglie d'acqua? È finita in frigo e ho i clienti da servire» La richiesta di Alice mi riporta con i piedi per terra.
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ChickLitMartha Johnson, un'esuberante ragazza dell'Ohio, con una bizzarra propensione a cacciarsi nei guai, in cerca di nuove esperienze, decide di andare a trovare la sua amica a Wrightsville Beach. Un bel posto per trascorrere le vacanze, ma dal suo arri...