34.Mero senso di sopravvivenza.

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Ho sempre considerato poco verosimili quelle scene dei film in cui i protagonisti, dopo la prima notte di sesso, si addormentano intrecciati, con braccia e gambe come se fossero una cosa sola.
Ma a quanto pare, mai basarsi sulle sensazioni.

Ho il mio corpo completamente avvolto da un Lucas protettivo.

Fuori il cielo è ancora scuro, i numeri della sveglia, indicano le quattro del mattino.
I miei occhi si spalancano all'improvviso, a causa del prurito proprio sotto al naso dovuto allo sfregamento dei peli del petto che mi solleticano le narici.
A questo punto, il mio cervello inizia pian piano a rielaborare tutto quello che è accaduto solo qualche ora fa, e anche se dovrei riaddormentarmi, è l'agitazione a fare da padrona.

Provo a svincolarmi dalle sue presa resistente che esercita su di me, ma le sue braccia non mi permettono di portare a termine il mio piano.
È piacevole tutto quanto, ma solo ora mi sovviene un piccolo particolare...
Maledizione!
Lucas mi ha visto nuda.
Come farò a sopravvivere sapendo che ormai ha già visto tutto quello che c'è da vedere?

Non mi dispiace il mio aspetto.
Ma questo non significa che non sia a conoscenza delle mie imperfezioni.
Ora che anche lui le ha viste, mi sento terribilmente fuori luogo, soprattutto quando le prime luci del giorno metteranno, impietosamente, in risalto, tutti i miei difetti.
È anche vero che già mi ha vista in bikini o appena sveglia, ma la situazione è leggermente diversa.
Cielo...
Ho una cotta per Lucas e non ho voglia di sfigurare.

Stanotte abbiamo oltrepassato i confini, e quella che era considerata una banale conoscenza, adesso è scattata al livello successivo.
Rido, al pensiero di come mi ha etichettata davanti ai suoi genitori.
Conoscente.
Puah.

I miei occhi si sollevano scontrandosi con il suo viso addormentato.
Lucas è uno schianto qualunque cosa faccia.
Persino ora, steso, con la bocca leggermente socchiusa.
Mai mi sono ritrovata nel letto con l'emblema della perfezione.

Il mio corpo non riesce a stare ferma, eppure cerco lo stesso di non disturbare il sonno di Lucas, imponendomi di resistere alla tentazione di accarezzarlo.
Quasi sussulto, quando una mano mi stringe a vita, avvicinandomi maggiormente, come se fosse possibile.
Sono completamente spalmata su di lui.
Così presa dalle mie personali paranoie, che non mi sono nemmeno accorta che il suo respiro è mutato.

«Hai sempre un sonno così agitato?» sobbalzo sentendo la sua voce roca.
Il suo timbro mattutino è illegale, dico davvero.
Dovrebbero varare una legge che gli vieti di aprire bocca prima di aver abbandonato il letto.

«Sono come la principessa sul pisello. Non riesco a stare ferma quando c'è qualcosa di scomodo che mi dà fastidio» dico provando a giustificarmi.
Lo sento ridere direttamente sul mio collo e quelle vibrazioni...
Dio, muoio.

«Guarda che siamo sempre nello stesso letto» biascica sensuale.
Per tutti i rospi...
Non avrò mai vinta di fronte alla sua precisione.

«Ah già...» rido nervosa, sapendo benissimo che ha scovato la mia bugia.

«Stai andando in crisi?»
Il tono è palesemente ironico e mi sento violata visto che sa leggermi nel pensiero.
Deve aver ricordata la mia resistenza prima di buttarmi a capofitto nella nostra attività corporea.
Ho provato davvero a farlo ragionare, ma come si fa davanti a tutta quella sensualità?
Sospiro titubante.
E ora?
Che gli dico?
Che poi ha poco da sfottere.
Vorrei tanto vedere come si sarebbe comportato lui, se si fosse trovato al mio posto.

«No, perché dovrei?» mi fingo serafica, guardandolo fisso negli occhi scuri e profondi da farmi smarrire lì dentro.
Adotto la tecnica per cui mai abbassare la guardia.
Fissali e li stenderai con la tua determinazione.

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