AIUTAMI STRONZO!

31.Pesche caramellate.

La prima cosa che faccio una volta rientrata in casa, è cambiarmi con una maglia oversize e pantaloni da yoga, ed infine, consultare il mio oroscopo.
Ho bisogno di certezze e chi meglio di Trashity me ne può dare?
Insomma, se Taylor Swift può avvalersi di una squadra di supporto, posso averlo anche io.
Di cosa Lucas possa aver pensato quando mi ha visto filare via come una saetta su per le scale, non mi interessa.
Un problema alla volta.
Allora vediamo un po'.

Sagittario:
"La tua curiosità potrà giocare brutti scherzi, ma ogni tanto bisogna uscire dal proprio guscio e lasciarsi al fato. L'importante è la testa, non trascurare le tue responsabilità. Se superi questi limiti ti renderai conto di come una cosa bella può trasformarsi facilmente in un problema."

E ora che significa questo?
Chiudo il giornale fissando il muro della mia stanza più confusa di prima.
Quanto vorrei che Duncan James parlasse...
Dovrei fingere che sia stata solo un innocuo bacetto, ma la realtà è di gran lunga diversa.
Non sono una da relazioni informali.
E ora arriva quello stronzo, che con solo uno scocco di dita, mi trasforma in una disinibita ragazza di Mean Girl.
Devo ripristinare il normale ordine delle cose.
Magari Lucas potrebbe iniziare a frequentare qualcun'altra.
È chiaro che ho fatto un errore madornale a portarlo qui.
In genere non sono una che ci pensa troppo, ma stavolta non posso prescindere al dolore in fondo allo stomaco, dovuto all'immagine di Lucas in intimità con un'altra ragazza.
Questa è in assoluto una pessima idea che non si sposa per niente con i miei succhi gastrici.
Ma dei problemi digestivi me ne occuperò in un secondo momento...

Bussano alla porta e non faccio in tempo a dire 'avanti' che si apre rivelando proprio lui, in tutta la sua bellezza.

«Mi chiedo perché bussare se non vuoi aspettare che io risponda!?» domando riflettendo a voce alta.

«Devo sprecare una risposta?» ribatte guardandomi a lungo azzardando un sorriso subdolo.
Fisso le rughette che gli si formano agli angoli degli occhi.
Le labbra rosse e gonfie, come se non si fossero ancora riprese dal precedente scontro e mi eccito come una ragazzina.
Insomma mi sono proprio presa una cotta in stile 'adolescente in crisi amorosa'.

«Non ti scomodare ha fatto. Ci arrivo benissimo da sola. Hai bussato solo per rispettare la prassi, ma non ti interessa della risposta. Mi sbaglio?»
Mi domando perché ancora perdo tempo con lui.
Poi una domanda banale, ma al col tempo, a parer mio, di gran lunga più importante, mi spiazza.

«Tutto bene?»
Bella domanda.
Non lo so.
Tutta la situazione sembra un treno che deraglia e io sono lì lì per cadere.
Abbasso gli occhi, prendo la rivista che ripongo affranta nel cassetto del comò prima che occhi indiscreti arrivino dove non voglio.

«Umh, si» dico poco convinta.

«Sicura?» indaga troppo interessato.

«Sì, credo»
Lo conosco da quanto?
Due mesi, giù di lì?
Di lui non so nulla se non qualche sprazzo qua e là che, per forza di cose, ho scoperto, ma niente di così eclatante da farmi perdere la ragione.
Insomma è entrato nella mia vita con la stessa potenza di una mandria di mufloni e la dolcezza di una vipera sul punto di attaccare.
Per un attimo, travolta dai pensieri, ho chiuso fuori tutto il resto.
Non mi sono accorta che Lucas mi studia come se avessi quattro braccia.
Chiudo gli occhi, per pochi secondi, massaggiando le tempie prima di prendere in mano la situazione.

«La smetti di guardarmi così?»

«Non ti sto guardando in nessun modo» risponde proseguendo ad esaminarmi, al che alzo gli occhi al cielo chiedendo un aiuto divino.
Lascio correre non avendo le forze necessarie per combatterlo.