CAPITOLO 9

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Dylan era davanti a noi. Dal suo sguardo capì subito che era incazzato.
Dopo 5 secondi di silenzio, sbottò.
Gli si piombò addosso urlando.
"Ti avevo detto di starle lontano cazzo!"
Gli diede un pugno in faccia, e Dan, barcollò all'indietro ma si ricompose subito.
Dan gli diede uno spintone. "Te ne avevo già parlato! Sai quanto io tenga a lei!"
Quelle parole mi fecero rabbrividire. Non sapevo cosa fare.
Cercai di fermarli ma sembravano persi in un mondo tutto loro.
Allora corsi da Allison.
"Al! Presto scendi! Daniel e Dylan si stanno picchiando!" Gridai.
La vidi scendere velocemente le scale.
Arrivata sulla soglia della porta iniziò ad urlargli contro.
"Basta con questa storia! Mi avete stufato! Si sta ripetendo tutto ancora una volta. Lei non se lo merita"
Si fermarono di colpo. Daniel sbiancò e Dylan rimase intontito per un attimo.
Quale storia? Cosa mi stavano nascondendo tutti?
"Di che storia state parlando?" Dissi io in silenzio.
Daniel mi venne in contro e ignorò tutti.
"Stai tranquilla Alyce, niente di cui tu debba preoccuparti" mi accarezzò un braccio.
Volevo saperne di più, ma al momento non avevo voglia di sentire altro.
Ero stanca, stanca di essere sempre l'ultima a scoprire le cose.
Sospirai. "Forse è meglio che tu te ne vada..."
Daniel mi guardò negli occhi. "Davvero Alyce?" Aveva uno sguardo preoccupato.
Dylan sogghignò.
"L'hai sentita Daniel? Vattene" lui si girò di scatto.
"Sta zitto cazzo!" Daniel sbottò.
Sospirai ancora. "Anche tu te ne devi andare Dylan." Sgranò gli occhi.
Daniel mi diede un bacio in guancia fin troppo lungo. "Va bene" disse, e se ne andò.
Dylan entrò in auto e se ne andò senza neanche salutare.
Al mi accarezzò la schiena. "Hai fatto la cosa più giusta Alyce."
Mi girai. Aveva ragione.
"Un giorno me ne parlerai, vero ?" Lei sorrise. "Certo Alyce, ma non ora." Mi guardò speranzosa "ti va di organizzare una festa ? Così ci distraiamo un po' ?"  Non ne ero molto sicura, ma l'idea di non pensare a niente non mi dispiaceva quindi accettai.
Al iniziò a mandare messaggi a tutti tranne che a Daniel e Dylan, non li volevo vedere.
Andai in bagno e mi preparai velocemente.
Mi misi un abito bianco e rosa con un corpetto di pizzo con la scollatura a cuore. Mi arricciai i capelli e mi truccai leggermene.
Quando Al mi vide rimase senza fiato.
"Caspita Al, sei splendida" arrossii.
Al invece aveva un semplice abito rosso molto corto e i suoi capelli erano raccolti in uno chignon perfetto.
"Anche tu sei fantastica".
Poco dopo arrivarono una marea di invitati, molti erano già ubriachi. Iniziarono subito a ballare a ritmo di musica.
Mentre ballavo insieme a Al qualcuno bussò alla porta.
"Al, vai ad aprire, è arrivato qualcun altro"
Lei corse ad aprire.
"Oddio..." disse Al.
Mi girai e li vidi. Rimasi senza fiato.
Daniel e Dylan varcarono la soglia della porta e si diressero dritti da me.
"Perché cazzo non ci hai invitato?" Disse Daniel a un millimetro da me.
"Vi ho detto che non vi volevo vedere" risposi io secca.
Lui, mi guardò negli occhi e mi sorrise.
"Sei tenera quando ti incazzi" diventai rossa.
Mi accarezzò la guancia. "Vuoi venire a ballare con me?"
Ero indecisa. Ma accettai comunque.
Intanto Dylan stava parlando con Al che cercava di fare pace con lui.
Dan mi trascinò in pista, mi prese per i fianchi e iniziammo a ballare.
Mentre ballavamo Daniel mi guardò negli occhi. Mi ci persi dentro.
Poco dopo mi squadrò e mi sorrise. "Sei bellissima.." diventai rossa.
"Grazie".
Avevo voglia di bere. Lo presi per un braccio e lo trascinai in cucina e mi scolai 5 bicchierini pieni di tequila.
Stavo per bermi il sesto ma me lo tolse dalle mani.
"Credo che possa bastare" feci il muso, mi ripresi il bicchiere e lo scolai tutto.
A un certo punto lo sentii prendermi in braccio e iniziò a salire le scale.
"LASCIAMI DAN" sghignazzò. Lo presi a pugni sulla schiena ma non mi lasciò finché non entrammo nella mia camera.
"Perché mi hai cacciato prima?" mi disse avvicinandosi.
"Non volevo vederti" gli dissi un po' triste.
"E adesso?" Esitò un attimo "adesso vuoi vedermi?"
Scoppiai a ridere, ero ubriaca.
"Beh, non ho altra scelta" mi guardò storto.
"Sei ubriaca Alyce" mi disse lui.
"Shhh.." gli misi un dito sulla bocca ridendo.
Poi, tornai seria.
"Baciami Dan" lui sgranò gli occhi. "Alyce, ma che dici ?sei ubriaca.." gli si mozzò il fiato quando mi avvicinai pericolosamente a lui.
"Non è importante, baciami, ti prego"
Dan si ritrasse. "Piccola, no, te ne pentirai domani"
Mi misi in punta di piedi per essere alta come lui.
Mi mise le mani sui fianchi.
"Beh, ma domani è domani, pensa ad adesso" dissi sempre più seria.
Ma che mi stava succedendo? Beh, qualsiasi cosa stessi combinando, ora non mi importava.
Alzò gli occhi al cielo. "Fanculo." Mi mise una mano dietro la nuca e a quel punto le nostre labbra si incontrarono per la prima volta.
Una scarica elettrica mi pervase tutto il corpo, le gambe mi tremavano e il cuore mi batteva all'impazzata.
Daniel mi prese in braccio e mi mise sul letto senza mai smettere di baciarmi.
Si mise sopra di me. Iniziò a baciarmi il collo e un brivido mi percorse la schiena, ormai non sentivo più l'alcol in corpo,quel mix di emozioni mi fece passare un po' la sbornia.
Ma, come tutto iniziò, tutto finì.
Qualcuno fece capolino nella mia camera urlando. Daniel si staccò. Ci misi poco a scoprire chi era.

L'amore più giusto è quello sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora