CAPITOLO 53

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Daniel era dietro di me che mi stringeva il polso.
Nonostante tutto l'odio che provassi nei suoi confronti, i brividi mi percorsero tutta la spina dorsale.
"Dan,devo andare." Lui mi guardò negli occhi.
"Perché piccola? Non andare, resta qui, con me."
I suoi occhi azzurri erano bui, spenti, privi di emozioni.
Erano come quando l'avevo conosciuto, come quando mi ero innamorata di lui.
"Non voglio più soffrire Dan, e per non soffrire, devo andare via di qua."
I suoi occhi diventarono un po' più lucidi e io mi spezzai.
"Devo andare Dan..." Tolsi delicatamente la sua mano dal mio polso e iniziai a salire le scale dell'aereo.
Mi sentii prendere per il gomito, e in una frazione di secondo mi ritrovai con le sue labbra sulle mie.
Le nostre lacrime si mischiavano insieme, come noi d'altronde.
Mi era mancata tanto quella sensazione di benessere che solo con lui riuscivo a sentire.
Ero rientrata in quel vortice di passione e amore, ero rientrata nel mio mondo, nel nostro mondo, che ormai tanto 'nostro' non era più.
"Ciao Dan." Sussurrai sulle sue labbra. Lo sentii tiare su con il naso.
"Spero tu sappia che ti amo."
Aveva un mezzo sorriso sulle labbra e lacrime immense negli occhi.
Lo guardai senza rispondere.Stavo piangendo.
Dovevo dirgli addio, invece gli avevo detto 'ciao'.
E me ne stavo pentendo, ero lì a guardarlo invece di odiarlo.
Dovevo dirgli addio senza mai più parlargli, non lasciargli la possibilità di sfiorarmi. Invece ero rimasta qui, con tutti i mezzi per urlargli che mi mancava.
Dovevo dirgli addio, invece continuavo a dirgli ciao.
Mi strinse la mano e io intrecciai le dita alle sua, non riuscivo ad andare.
"Piccola..." I suoi occhi azzurri mi entrarono dentro, ancora, e ruppero tutti i muri che avevo costruito solo il giorno prima.
"Mi ami?" Quella domanda mi sorprese. Il cuore iniziò a martellarmi nel petto.
"Mi ami Alyce?"
"Che domanda stupida." Gli risposi io.
"Ho bisogno che tu mi risponda se vuoi che ti lasci andare."
Sospirai. Lo amavo? Certo che lo amavo, Dio, come lo amavo!
"Amarti in silenzio forse non mi basta più, quindi si, ti amo Daniel."
"Mi scusi signorina, lei deve salire?" Guardai l'hostess che mi guardava in modo gentile e poi gli occhi supplicanti di Dan.
L'avevo scelto troppe volte, dovevo pensare per una volta a me.
"Si, mi scusi." Dissi guardando nella direzione di Daniel che era rimasto a bocca aperta.
Mi voltai e salii le scale per salire sull'aereo.
Non pensavo che mi sarei ritrovata su un aereo per tornare a casa, anzi, per scappare da questo mondo che mi aveva portato solo delusioni. New York non faceva per me, e neanche le persone che ci abitavano.
Mi aveva promesso che non mi avrebbe fatto del male, e invece, lui più di tutti, mi aveva distrutta, rovinata.
Prima che mettessi la modalità aereo mi arrivò un messaggio di Dan.
Avevo l'impressione che non sarei mai riuscita a lasciarlo andare.
'È tutto una merda senza di te, mi sento una merda e mi manchi come l'aria cazzo.'
Spensi il telefono e, con le cuffie nelle orecchie appoggiai la testa al finestrino.
Mi svegliai nel momento esatto in cui l'aereo era atterrato.
Ero così triste!
Mia mamma non sapeva che sarei arrivata, quindi quando mi trovò davanti a casa sua lei fu molto sorpresa.
"Ciao Alyce, cara, cosa ci fai qua?" Mi abbracciò forte e io ricambiai la stretta.
"Non ha importanza, volevo solo farti sapere che ritornerò nella mia vecchia scuola, e penso di tornare qui definitivamente."
"C'entra il tuo ragazzo? Quello con tutti i tatuaggi?"
Quella domanda mi spezzò il cuore. Perché tutti dovevano ricordarmi di lui?
"Ci siamo lasciati." Risposi secca entrando.
Andai dritta nella mia camera e mi lanciai letteralmente sul letto.
Fu allora che accesi il telefono.
C'erano dei messaggi di Brandon, Al, Dylan e persino di Jessica.
'Buon viaggio Bambolina mia, già mi manchi! Stasera ti chiamo così ti faccio compagnia, so che non puoi stare senza di me!'
Brandon. Mi scese una lacrima che mi asciugai subito.
'Buon viaggio Alyce! Mi mancherai, puoi venire quando vuoi, non dimenticarlo mai.'
Allison.
Jessica e Dylan invece mi avevano inviato un video dove mi auguravano buon viaggio. Dovevo ammetterlo, erano davvero carini assieme.
Ci rimasi male quando non vidi nessun messaggio di Dan, ma infondo, molto infondo, mi andava bene così, dovevo voltare pagina.
Mi presi la testa tra le mani e feci un grosso sospiro.
Il telefono fece un trillo e il nome di Dan mi comparve tra le notifiche.
Non esitai e lessi subito il messaggio.
'Anche se hai deciso di andartene, io vengo comunque a riprenderti.
Non mi va di vedere questo mondo senza di te piccola.'
Risposi a tutti, tranne che a lui. Dovevo dimenticare.
Decisi di andarmi a fare una passeggiata per Londra cercando di schiarirmi le idee.
Andai nel mio solito parco, quello dove andavo da piccola e che frequentavo molto anche quando stavo ancora con Alan.
Rimasi li per un po' di tempo godendomi il tramonto.
Quando mi alzai, andai a sbattere contro qualcuno.
Alzai la testa per vedere chi era e mi ritrovai davanti Alan.
"Alan?" Lui inarcò un sopracciglio. "Alyce?"
"Che ci fai qui?" Domandammo insieme.
Scoppiammo a ridere e ci salutammo.
"È che non ci vediamo, come stai?" Gli chiesi.
"Bene dai, sono venuto qui a trovare i miei vecchi amici. Rimango a Londra fino a giovedì, tu invece, come te la passi ?"
"Una domanda di riserva?" Mi rabbuiai.
Lui lo notò e si avvicinò di più a me.
"Ehi.."
"Che ha combinato?" Rimasi sorpresa nello scoprire che aveva capito chi centrava in tutto questo peso che mi portavo dietro.
Mi conosceva davvero bene.
"Ci siamo lasciati, non vuole dirmi cosa gli sta succedendo. Penso sia tornato con la sua ex, si chiama Astrid."
Lui mi guardò cercando di leggermi dentro, poi, chiuse gli occhi.
"È un ragazzo molto difficile, non lo nego, ma sono sicuro che ritornerà. Ti ama Alyce, tanto. E devo dire che nei suoi occhi ho trovato tutto l'amore che io non sono riuscito a darti, e sono felice che quel suo amore sia solo ed esclusivamente per te.
Tornerà, perché anche lui è consapevole che solo tu puoi salvarlo dai suoi demoni.
Sarà la tua battaglia, la vostra battaglia, sarà molto difficile, non posso dire il contrario, ma ne uscirete insieme mano nella mano.
È strano che un ex dica queste cose, ma è la verità. Vi amate troppo per restare lontani."
Annuii. Aveva ragione.
"Grazie Alan." Lui mi sorrise e le sue guance si arrossarono appena.
"Figurati. Ora, però devo andare, i miei amici hanno organizzato una festa."
"Certo, vai pure, io invece ho un appuntamento in videochiamata con il mio migliore amico."
"Allora ci vediamo Alyce." Si allontanò sorridendo.
Lo salutai con la mano e mi incamminai verso casa.
Io e Dan eravamo strani, ne avevamo affrontate tante, ma ne eravamo sempre usciti insieme. Perché alla fine io e lui avevamo capito che lontani non potevamo stare, che prima o poi uno dei due sarebbe tornato. Insieme stavamo bene ma ci distruggevamo allo stesso tempo.
Quando arrivai a casa presi il telefono fra le mani e trovai un altro messaggio di Dan.
'Mi manchi.'
Non risposi.
'Vengo a riprenderti piccola.' Strabuzzai gli occhi.

Spazio autrice.
Ciao ragazze! Come avete letto, Alyce, nonostante il dolore che provava è partita.
-Cosa ne pensate?
-Ve lo aspettavate?
-Riuscirà a tornare a New York con le idee chiare?
Fatemelo sapere nei commenti e fatemi sapere con una ⭐️ se il capitolo vi è piaciuto!

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